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🎶 Festival Barocco Alessandro Stradella: la Tuscia che suona d’antico e di futuro

  • Immagine del redattore: Giano di Vico
    Giano di Vico
  • 1 set
  • Tempo di lettura: 2 min
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C’è un momento, quando le note si alzano tra le pietre dei borghi e rimbalzano sotto le volte di chiese secolari, in cui la Tuscia sembra tornare al Seicento. È allora che prende vita il Festival Barocco Alessandro Stradella, un intreccio di musica, ricerca e racconto che ogni anno trasforma Viterbo, Nepi e i loro dintorni in un palcoscenico diffuso.




👤 Alessandro Stradella, il genio inquieto



Nato a Nepi nel 1639, Stradella è stato uno degli spiriti più liberi e visionari del Barocco italiano. Precursore del concerto grosso e dell’aria da capo, affascinò corti e teatri con una musica vibrante, colta e al tempo stesso popolare. La sua vita fu breve e avventurosa, segnata da passioni e duelli, fino alla morte violenta a Genova nel 1682. Oggi, grazie al festival che porta il suo nome, la sua eredità artistica torna a parlare al pubblico contemporaneo.




📍 Un festival diffuso tra borghi e ville



Il festival non è un semplice cartellone di concerti: è un viaggio tra luoghi e atmosfere. Le musiche di Stradella e dei suoi contemporanei risuonano:


  • nelle chiese romaniche di Viterbo,

  • nelle sale eleganti del Palazzo Farnese di Caprarola,

  • nei cortili rinascimentali di Nepi,

  • tra i giardini geometrici di Villa Lante a Bagnaia,

  • fino ai piccoli borghi come Tuscania, Ronciglione, Civitella d’Agliano.



Ogni sede diventa un tassello di un mosaico barocco che unisce storia, architettura e paesaggio.




🎼 Programma e atmosfere



Il Festival Stradella alterna oratori sacri, opere in forma scenica, concerti strumentali e contaminazioni con danza e teatro. Non mancano i percorsi tematici:


  • “Santa Rosa di Viterbo” di Alessandro Melani, inaugurazione solenne nel 2023.

  • “An Angel of Paradise – The Orrigoni Songbook” (2025), tributo al celebre castrato Marc’Antonio Orrigoni.

  • Progetti su repertori meno noti, come il barocco romano per violoncello, le tradizioni popolari o la riscoperta di partiture dimenticate.



Ogni edizione è un’esperienza unica: tra candele accese, riverberi di corde antiche e voci che sembrano aprire portali nel tempo.




🎓 Stradella Project & Y-Project



Non solo concerti, ma ricerca e formazione.


  • Lo Stradella Project, ideato dal direttore artistico Andrea De Carlo, esplora la prassi esecutiva del XVII secolo, con particolare attenzione alla vocalità e alla fonetica.

  • Lo Stradella Y-Project coinvolge giovani musicisti internazionali in residenze artistiche, mettendo in scena opere e oratori poco conosciuti. Un ponte generazionale che rinnova la tradizione barocca.





🎉 Comunità e accoglienza



Il festival è anche un’occasione per vivere la Tuscia in una chiave nuova. Dopo i concerti, il pubblico si riversa nelle piazze, nelle osterie, nelle vie dei centri storici. È musica che non resta chiusa in una sala, ma che diventa incontro, dialogo e festa.




🌟 Perché venire



Il Festival Barocco Alessandro Stradella non è un evento per specialisti: è un invito a scoprire la bellezza totale – musica, luoghi, persone. È l’occasione per ascoltare un’aria barocca mentre fuori profuma di peperino e vino nuovo, per scoprire come una nota scritta quattro secoli fa possa ancora scuotere chi ascolta oggi.



✨ A Viterbo e nei suoi borghi, il barocco non è un capitolo di storia: è una lingua viva che ogni settembre torna a farsi sentire. E chi partecipa non è solo spettatore, ma parte di un racconto che unisce passato e futuro.



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