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👻Civita Invisibile: Storie, Spiriti e Stranezze della città che svanisce

  • Immagine del redattore: Giano di Vico
    Giano di Vico
  • 6 mag
  • Tempo di lettura: 3 min



Si dice che chi arriva a Civita di Bagnoregio, perda un pezzo di presente.

Non è solo il borgo a sbriciolarsi lentamente, ma anche il tempo, la logica, la fretta. In quel silenzio sospeso si annidano voci antiche, apparizioni gentili e stranezze che nessun cartello turistico racconta.


Ecco le leggende, le storie dimenticate e le curiosità più misteriose del borgo etrusco che si consuma nell’aria.




👼 Il bambino miracolato e il frate venuto dal nulla



Civita è il luogo natale di San Bonaventura, ma pochi conoscono la leggenda che ruota attorno alla sua infanzia. Malato fin dalla nascita, Giovanni di Fidanza – questo il suo vero nome – fu portato a San Francesco d’Assisi, che si trovava in visita nel Lazio.


“O buona ventura!”, esclamò il santo dopo aver pregato per lui. Il bambino guarì all’istante. Quel nome, Bonaventura, gli restò addosso come una profezia.


Ma qui il racconto si fa più oscuro. Da secoli si narra che il frate con le stigmate sia tornato più volte, apparendo nei sogni degli abitanti per avvertirli di frane imminenti. Alcuni giurano di averlo visto camminare sul ponte, pochi istanti prima che un pezzo di rupe crollasse.




👻 La donna vestita di scuro



D’estate, alle prime luci dell’alba, c’è chi racconta di una figura femminile che si aggira tra i vicoli. Porta un abito scuro dell’Ottocento, non parla, non guarda nessuno. Attraversa la piazzetta centrale e sparisce dietro una casa senza mai riapparire.


Non fa paura, ma la sua presenza è tale da far gelare l’aria anche a luglio. I vecchi la chiamano la Signora della Frana. Secondo alcuni, è l’ultimo spirito di una famiglia scomparsa nel crollo del 1695, quando metà paese sprofondò nel nulla.




🏺 Il tesoro etrusco mai trovato



Civita fu un’importante città etrusca. Sotto i suoi pavimenti, si snoda ancora una rete di gallerie scavate nel tufo. Molte sono chiuse, altre conducono a stanze senza uscita. Ma una leggenda, trascritta da un prete del Settecento, parla di una cripta sotterranea piena d’oro e di offerte votive, sigillata dai sacerdoti etruschi per sfuggire ai Romani.


Nessuno l’ha mai trovata. Ma ogni tanto, qualche curioso giura di aver sentito un canto lieve provenire dal sottosuolo.




🎟️ Il biglietto d’ingresso che vale una maledizione (o una benedizione)



Civita è l’unico borgo in Italia dove si paga per entrare. Un euro e cinquanta. Molti lo fanno con fastidio, senza sapere che… quel gesto ha un potere antico.


Secondo una leggenda recente (nata nel 2009), chi varca il ponte pagando con gratitudine, riceverà un’idea brillante nei tre giorni successivi. Chi invece entra lamentandosi del biglietto, tornerà a casa con una piccola sfortuna da risolvere.


Il Comune non ha mai smentito ufficialmente.




🪦 I morti che non vogliono partire



Durante alcuni lavori in una cappella del borgo, furono trovate due sepolture etrusche mai aperte. Ma appena si tentò di spostare i resti, l’impalcatura crollò inspiegabilmente, e due operai si rifiutarono di continuare. Da allora, quelle tombe sono lasciate dov’erano, sotto vetro.


Un cartello recita semplicemente: “Non disturbare”. Non si sa se rivolto ai visitatori… o agli spiriti.




✨ Civita è più viva di quanto sembri



Chi dice che Civita di Bagnoregio è la città che muore, sbaglia di poco. È la città che cambia forma, che si nasconde sotto la pietra, che si rifugia nei racconti. È la città che parla piano, e solo a chi vuole davvero ascoltarla.



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