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🏰Fabrica di Roma: il borgo che unisce Tuscia, falisci e meraviglia

  • Immagine del redattore: Giano di Vico
    Giano di Vico
  • 6 mag
  • Tempo di lettura: 3 min


Nel cuore dell’Agro Falisco, tra i profumi del bosco, i tuoni lontani dei Monti Cimini e la quiete operosa delle colline viterbesi, sorge Fabrica di Roma, un borgo dove la storia si respira nei vicoli e l’arte sboccia tra castelli, chiese e tradizioni antiche. Poco distante dal Lago di Vico, questo centro di oltre 8.000 abitanti conserva un’anima autentica e sorprendente, in cui convivono l’eredità dei Falisci, le architetture medievali e la passione instancabile dei suoi abitanti.




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Origini millenarie e spirito falisco



Fabrica di Roma ha radici profondissime. I Falisci, popolo raffinato e autonomo, furono tra i primi a colonizzare la zona. Ancora oggi, località come Le Molelle, Ponte Sodo e Materano restituiscono grotte, tombe e reperti che parlano di un passato vivo, di riti antichi e commerci lontani.


Il sito archeologico di Faleri Novi, a pochi chilometri dal centro, rappresenta una delle più affascinanti testimonianze della romanizzazione: una cinta muraria imponente, un foro ancora leggibile, e soprattutto la splendida chiesa romanica di Santa Maria in Falleri, immersa in un silenzio che tocca.




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Un borgo scolpito nel peperino



Il centro storico di Fabrica di Roma è un piccolo capolavoro di architettura medievale, disegnato dal peperino e dalla pietra locale.



I luoghi simbolo:



  • Castello Farnese (La Rocca): costruito nel XIII secolo, fu rinnovato da Pier Luigi Farnese nel 1539. Oggi è il cuore nobile del borgo.

  • Palazzo Cencelli: sede del Municipio, esempio elegante di architettura rinascimentale.

  • Chiesa Collegiata di San Silvestro Papa: il “Duomo”, che custodisce affreschi spettacolari dei fratelli Torresani, tra cui una delicatissima Ultima Cena.

  • Chiesa di Santa Maria della Pietà: a pianta ottagonale, è un piccolo scrigno d’arte tra tardo gotico e rinascimento.



Ogni scorcio del borgo racconta storie antiche, rintocchi di campane e vite silenziose.




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Natura e paesaggio: l’anima verde del borgo



A 296 metri d’altitudine, Fabrica di Roma è circondata da colline vulcaniche, boschi fitti e campi coltivati. Il terreno è fertile, il clima gentile, e i sentieri che portano verso il Lago di Vico o il Parco Falisco offrono esperienze immersivenella natura. Ideale per chi ama camminare, esplorare e respirare.




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Tradizioni, sagre e cucina del territorio



Il cuore della comunità pulsa forte nelle feste popolari e nei piatti serviti in trattorie e osterie. Qui il cibo è ancora legame con la terra e identità collettiva.



Eventi da non perdere:



  • Sagra del Fagiolo Carne (novembre): un legume unico, antico, presidio della Tuscia.

  • Sagra della Pecora (luglio): transumanza, arrosti e convivialità autentica.

  • FDB Festival (agosto): birra, musica e giovani che animano il centro.

  • Festa di San Matteo (21 settembre): il patrono, la devozione, la festa.



Tra le specialità: cazzotti fabrichesi, pasta fatta in casa, porchetta, funghi porcini, vino locale e tozzetti alle nocciole. Da provare la Trattoria Antonella, per un pranzo che sa di casa e memoria.




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Curiosità e leggende



  • Il nome “Fabrica” viene dalla laboriosità dei suoi abitanti, da sempre artigiani, contadini e costruttori.

  • Una leggenda racconta che la contesa su Faleri Novi fu decisa dalla scelta di una vacca, che puntò verso Fabrica, assegnandole così la vittoria.





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Cosa vedere nei dintorni



Fabrica è punto di partenza ideale per esplorare:


  • Faleri Novi

  • Il Lago di Vico

  • La frazione di Faleri

  • Il Parco Falisco

  • I boschi dei Monti Cimini



Tutto a pochi chilometri, tutto ricco di meraviglia.




Conclusione: il segreto della Tuscia si chiama Fabrica



Fabrica di Roma è un borgo che non urla, ma affascina. Non cerca la ribalta, ma offre bellezza, autenticità e profondità. È un viaggio tra epoche, un abbraccio tra storia e natura, un’esperienza che sa di pane caldo, pietra antica e occhi sorridenti.

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