🌾 I Gioielli della Terra: Patate, Legumi e Cereali dell’Alto Viterbese
- Giano di Vico
- 14 mag
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 19 mag
L’Alto Viterbese è un territorio generoso, solcato da colline fertili, altipiani ventosi e borghi che custodiscono da secoli i segreti dell’agricoltura contadina. In questa fascia di terra tra il Lago di Bolsena e l’Alta Tuscia, i legumi e i prodotti agricoli non sono solo fonte di nutrimento, ma memoria viva di una cultura del cibo semplice, genuina e sostenibile.
🥔 La Patata dell’Alto Viterbese
Coltivata in tutti i comuni dell’area, la Patata dell’Alto Viterbese è il simbolo della ruralità locale. A pasta bianca o gialla, resistente alla cottura, è protagonista di piatti popolari come gli gnocchi, le zuppe e le patate arrosto con erbe di campo. Non manca mai sulle tavole delle sagre paesane, dove il suo gusto pieno racconta la storia di una terra che resiste.
🫘 Il Fagiolo del Purgatorio di Gradoli
Piccolo, dalla buccia sottilissima e dalla consistenza cremosa, il Fagiolo del Purgatorio prende il nome da un piatto tradizionale servito nel giorno delle anime. Oggi è uno dei prodotti più apprezzati della Tuscia, perfetto per zuppe, contorni o piatti in umido. A Gradoli, ogni anno, gli si dedica una sagra che profuma di tradizione.
🌾 La Lenticchia di Onano
Rustica, resistente e saporita, la Lenticchia di Onano è considerata una delle più pregiate d’Italia. Coltivata in terreni vulcanici e poveri, ha un gusto intenso e si presta a preparazioni semplici, come la classica zuppa con cipolla, olio extravergine e pane tostato. Un piatto umile che scalda il cuore.
🌱 Il Cece del Solco Dritto (Valentano)
Antico, quasi scomparso, il Cece del Solco Dritto prende il nome dalla celebre festa contadina che inaugura la semina. Piccolo, tondeggiante, dal gusto deciso, viene coltivato ancora oggi da pochi agricoltori appassionati che ne difendono la biodiversità .
🌾 Il Farro del Pungolo (Acquapendente)
Ultimo ma non meno importante, il Farro del Pungolo è un cereale di origine etrusca, coltivato sui pendii di Acquapendente. È usato per preparare minestre, insalate e persino dolci. Ricco di fibre, è un superfood ante litteram, che unisce gusto e salute.
🧺 In conclusione
Questi prodotti raccontano l’identità agricola dell’Alto Viterbese. Acquistarli nelle botteghe locali o nei mercatini contadini significa sostenere un’economia fatta di rispetto per la terra, biodiversità e comunità . È un gesto d’amore verso una terra che ha ancora molto da raccontare — e da offrire.
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