🏛️ Palazzi Chigi - I due volti dei Chigi nella Tuscia
- Giano di Vico

- 29 set
- Tempo di lettura: 3 min
Palazzo Chigi a Viterbo e Palazzo Chigi Albani a Soriano nel Cimino
La Tuscia è una terra di palazzi nobiliari che raccontano secoli di intrecci familiari, ambizioni politiche e raffinatezze artistiche. Tra i più affascinanti spiccano Palazzo Chigi a Viterbo e Palazzo Chigi Albani a Soriano nel Cimino: due dimore diverse nello stile, ma unite dallo stesso filo dinastico, quello della potente famiglia Chigi, che da Siena giunse fino al cuore del Lazio lasciando un’eredità monumentale.

🏰 Palazzo Chigi a Viterbo
📍 Via Chigi 17
Origini Caetani: costruito nella seconda metà del Quattrocento sui resti di edifici medievali dalla famiglia Caetani, mercanti di allume che dominarono l’economia viterbese.
Un Rinascimento senese in Tuscia: il palazzo fu venduto ai Chigi nel 1510. I cortili colonnati ricordano il modello di Palazzo Medici Riccardi di Firenze, simbolo di potere e modernità rinascimentale.
Affreschi preziosi: all’interno si trovano opere di Antonio del Massaro (la “Madonna con Bambino”) e di Antonio Tempesta, manierista di fama legato ai Medici e ai Chigi, autore delle scenografiche “Sala di Afrodite” e “Sala di San Paolo”.
Curiosità: nel cortile resiste un pozzo rinascimentale con lo stemma Chigi. Secondo la tradizione, da qui si diramavano passaggi segreti verso via San Lorenzo, utili a fughe improvvise o incontri riservati.
Vita attuale: parte del palazzo ospita oggi l’Associazione Musicale Muzio Clementi, che anima le stanze storiche con concerti e rassegne culturali. La proprietà è passata nel tempo alla famiglia Egidi.

🌊 Palazzo Chigi Albani a Soriano nel Cimino
📍 Piazza Vittorio Emanuele
Se Palazzo Chigi a Viterbo profuma di Rinascimento urbano, quello di Soriano nel Cimino è un trionfo di natura e architettura barocca.
Un progetto ambizioso: voluto dal cardinale Cristoforo Madruzzo a metà Cinquecento, affidato all’architetto Ottaviano Schiratti da Perugia. Nei secoli fu ampliato dagli Albani e infine ereditato dai Chigi grazie a clausole matrimoniali (1852).
Fontana Papacqua 💧: il ninfeo monumentale, scolpito nella roccia, è un inno all’acqua, simbolo di abbondanza e rinascita. Qui si intrecciano loggiati, statue mitologiche e giochi d’acqua che sorprendevano gli ospiti durante feste e ricevimenti.
Aneddoti: il nome Papacqua deriva dall’abbondanza delle sorgenti considerate “miracolose”, capaci – secondo la tradizione – di curare malattie e ridare vigore ai pellegrini.
Vanvitelli e il Barocco: nel Settecento, l’architetto Luigi Vanvitelli contribuì ad arricchire il complesso con elementi scenografici barocchi.
Vita mondana e sacralità: il palazzo ospitò papi, sovrani e nobiltà romana. Nei giardini all’italiana si svolsero feste raffinate con fontane che zampillavano a sorpresa, giochi d’acqua destinati a stupire e divertire.
Esoterismo e simboli nascosti 🔮: tra le statue e i sotterranei si celerebbero simboli rinascimentali legati all’acqua e alla rinascita spirituale.
Oggi, dopo importanti restauri curati dal Ministero della Cultura, Palazzo Chigi Albani continua a incantare con i suoi giardini e la sua architettura monumentale.
👑 Le grandi famiglie della Tuscia: Chigi, Albani e Caetani
I Chigi: banchieri senesi, elevarono il loro potere fino al papato con Alessandro VII nel Seicento. A Viterbo e Soriano lasciarono il segno architettonico e simbolico.
Gli Albani: famiglia albanese di origine, si intrecciò con il papato e con la Tuscia, dando vita a una stagione di splendore artistico.
I Caetani: mercanti di allume, influenzarono l’economia di Viterbo nel Quattrocento, lasciando tracce in diversi palazzi cittadini.
✨ Curiosità e leggende
Nel giardino di Palazzo Chigi Albani i giochi d’acqua nascosti sorprendevano gli invitati con improvvisi zampilli.
Nei sotterranei si parlava di riti iniziatici e simboli esoterici legati all’acqua, forza vitale del Rinascimento.
A Viterbo, il pozzo di Palazzo Chigi è rimasto nei secoli al centro di racconti popolari su fughe segrete e congiure.
🎶 Due palazzi, una sola eredità
Palazzo Chigi a Viterbo e Palazzo Chigi Albani a Soriano nel Cimino non sono soltanto splendidi edifici: sono capitoli di un’unica storia, quella delle grandi famiglie che hanno intrecciato i loro destini nella Tuscia. Tra stemmi nobiliari, affreschi manieristi, ninfei barocchi e leggende popolari, questi luoghi continuano a parlarci con la voce del passato, ricordandoci che ogni pietra custodisce una memoria da ascoltare.




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