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🚶‍♀️ Sulla Francigena, verso Viterbo: il passo lento che fa bene al tempo

  • Immagine del redattore: Giano di Vico
    Giano di Vico
  • 20 ott
  • Tempo di lettura: 3 min

Aggiornamento: 21 ott

Ogni tanto l’Italia torna a camminare.Non in fila, ma in silenzio. Non per arrivare, ma per ritrovarsi.La Via Francigena — quel filo d’Europa che lega Canterbury a Roma — è tornata a pulsare forte nella Tuscia, dove i pellegrini diventano viaggiatori e il viaggio, esperienza.

Negli ultimi anni il flusso è cresciuto a doppia cifra: +20% nel 2024, con arrivi da oltre 50 Paesi e un dato sorprendente — un pellegrino su cinque ha meno di 25 anni.Il cammino non è più solo preghiera: è un ritorno all’essenziale.E chi arriva a Viterbo, oggi, trova una città viva, che ha imparato a rallentare senza fermarsi.


📊 I numeri non mentono


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Nel secondo trimestre 2025, Viterbo segna +17,16% presenze turistiche e +10,25% pernottamenti rispetto al 2024.I turisti arrivati sono stati 52.721, con la tassa di soggiorno salita da 130.000 a 166.000 euro.Una crescita reale, misurabile, sostenuta da chi percorre la Francigena, ma anche da chi la racconta, la cura, la ospita.

Nei comuni di Proceno,Acquapendente, Bolsena, Montefiascone, Vetralla e Sutri, l’accoglienza si moltiplica: piccoli ostelli, agriturismi, dimore di charme.Un ecosistema che respira insieme, spinto da una filosofia semplice: camminare è un atto economico, culturale e umano.



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🌿 Le ragioni del rinascimento

Dietro a questi numeri non ci sono miracoli, ma scelte.Il Ministero del Turismo ha stanziato 1,7 milioni di euro per la messa in sicurezza e la valorizzazione del percorso, mentre il Comune di Viterbo lavora sulla manutenzione e sull’accessibilità dei tratti locali, sul coordinamento tra le varie strutture e servizi dedicati, potenziamento della segnaletica e tanto altro, perche' sia un viaggio magnifico e una forte esperienza interiore. E intanto cresce una rete di operatori privati che credono nel turismo lento come investimento sul futuro, non come moda.

Camminare qui significa attraversare boschi, terme, pietra e silenzi.Ogni passo porta con sé una storia, un accento, un piatto caldo.E a fine giornata, ciò che serve davvero è un luogo che accolga il corpo stanco e la mente leggera.


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Chi giunge a Viterbo lungo la Francigena scopre che non tutte le soste si somigliano.Il Nazareth Residence, a due passi dal quartiere medievale di San Pellegrino, è una di quelle che restano impresse.Non per lusso, ma per equilibrio: ampie camere, spazi verdi, silenzio, una grande chiesa annessa e servizi pensati per chi viaggia a piedi o in gruppo.

Qui si può dormire, ma anche respirare, partecipare a momenti di condivisione, preparare la tappa successiva o restare qualche giorno in più, come spesso fanno i pellegrini che finiscono per chiamarlo “casa di passaggio”.Un luogo che interpreta perfettamente lo spirito della Francigena: ospitalità, misura e autenticità.


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🔭 Cammini che disegnano futuro

Le stime per il 2026 confermano il trend in crescita e spingono verso un obiettivo condiviso: un osservatorio stabile sul turismo della Francigena e la candidatura a Patrimonio dell’Umanità UNESCO.Ma la vera rivoluzione è già iniziata.È nei passi che ogni giorno attraversano la Tuscia, nei racconti che diventano itinerari, e in chi sa accogliere con semplicità e senso del tempo.


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✍️ Viterbolandia riflette

La Francigena non ha mai smesso di parlare, siamo noi che abbiamo ricominciato ad ascoltarla.E forse Viterbo, con i suoi muri antichi e la sua calma sapiente, era il posto giusto per farlo.Perché qui il cammino non finisce: si trasforma in accoglienza, in racconto, in respiro condiviso.


📚 Fonti principali

TusciaUp · Quotidiano La Voce · Corriere di Siena · VieFrancigene.org · AEVF Stats · Comune di Viterbo · Ministero del Turismo · Trekking.it · Sloways · CNA Viterbo · Atti ASITA

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