🏚️ Faleria Antica – Il fantasma sospeso tra tufo e memoria
- Giano di Vico

- 24 ago
- Tempo di lettura: 2 min

✨ Tra gli scoscesi speroni tufacei della Tuscia, Faleria Antica emerge come un sussurro dal passato—un borgo dove il tempo si è fermato, restituendoci l’eco di radici falische e trame medievali.
📜 Origini e stratificazioni
L’antico borgo sorge su uno sperone tufaceo a forma di cuneo, un baluardo naturale che ha favorito l’insediamento umano fin dall’Età del Ferro (X–IX sec. a.C.).
La sua particolare conformazione ha dato vita a una stratificazione unica:➡️ dal quartiere moderno di Piazza Garibaldi➡️ al borgo rinascimentale➡️ al cuore medievale➡️ fino al nucleo falisco di Piedicastello.
⛏️ Il declino e l’abbandono
La fragilità del tufo su cui poggia Faleria Antica ne ha segnato il destino, proprio come a Civita di Bagnoregio.
🧱 Nel 1290 fu costruita una cinta muraria con una sola porta d’accesso, simbolo della difesa medievale.⚠️ Ma nei secoli successivi, frane e crolli resero l’area sempre più instabile e inabitabile.
Il borgo, lentamente, si svuotò.
👻 Oggi: la città fantasma della Tuscia
Oggi Faleria Antica appare come una città fantasma, un luogo sospeso tra malinconia e bellezza.
Alcune zone sono interdette per rischio crolli
Altre mostrano ancora segni vitali di un passato che resiste
🌄 Questo contrasto tra rovina e memoria crea un’atmosfera unica, capace di emozionare chi vi si avventura.
🛡️ Muri, porte e silenzi
Le pietre scaldate dal sole raccontano la vita di generazioni.
I vicoli silenti parlano di un tempo interrotto.
I resti delle mura del 1290 ricordano la lotta dell’uomo per resistere all’instabilità della natura.
🌟 Perché visitare Faleria Antica
Non è solo un rudere, ma una pagina di storia aperta:
📖 Un invito a leggere e custodire la memoria.
🏺 Un luogo che intreccia Falisci, Medioevo e Rinascimento.
🌳 Un’esperienza di viaggio che non cerca il frivolo, ma la profondità.
✨ Conclusione poetica
“Faleria Antica non è un borgo da vedere, ma da sentire:è la voce di un passato che resiste,che ti sfiora,e ti ricorda che la storia non è solo ciò che resta,ma ciò che ancora respira tra le sue pietre.”
✍️ Di Giano di Vico – Viterbolandia




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