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🌿 Villa Lante: l’arte di domare l'acqua e incantare il tempo

  • Immagine del redattore: Giano di Vico
    Giano di Vico
  • 18 apr
  • Tempo di lettura: 2 min

Aggiornamento: 22 lug

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In un angolo appartato di Bagnaia, a pochi minuti da Viterbo,esiste un luogo dove l’acqua non scorre libera,ma danza, canta, disegna geometrie di luce e silenzio.

Villa Lante non è solo un giardino.È un'idea rinascimentale:che la natura più selvaggia possa essere guidata dalla mente umana senza perderne la magia.

Un sogno scolpito nella pietra, modellato nei giochi d'acqua,e sospeso, ancora oggi, tra la terra e l'eternità.

🏛️ Un po’ di storia

La costruzione di Villa Lante inizia nel XVI secolo, su impulso del cardinale Gianfrancesco Gambara, che desiderava un rifugio estivo degno della sua carica (e delle sue ambizioni).

Affida l’impresa a Jacopo Barozzi da Vignola, lo stesso genio architettonico che aveva già trasformato Caprarola con il Palazzo Farnese.La villa, tuttavia, non nasce subito come la vediamo oggi: a differenza delle solite "grandi ville", Villa Lante si compone di due palazzine gemelle (Gambara e Montalto), speculari, discrete, affacciate sui giardini.

Il vero protagonista, però, non sono le palazzine.È il giardino all’italiana, un miracolo d’acqua, pietra e verde.

🌊 Il trionfo dell'acqua

L’acqua è l’anima viva di Villa Lante.

Arriva dalle sorgenti dei monti Cimini, incanalata in una serie di giochi d’acqua, fontane, cascate e ruscelli scolpiti con una maestria che sfida il tempo.

  • La Fontana dei Mori, al centro del giardino, è forse la più celebre: quattro giganti di basalto reggono i simboli del potere e della gloria.

  • La Catena d’Acqua: una scala liquida che accompagna il visitatore, gorgogliando dolcemente tra le pietre, come una nenia senza fine.

  • La Mensa del Cardinale: un lunghissimo tavolo di pietra con un canale d’acqua che corre al centro, dove un tempo si rinfrescavano cibi e bevande durante i sontuosi banchetti all’aperto.

🔍 Curiosità che pochi conoscono

  • Villa Lante non si chiama così per i suoi primi proprietari, ma dal cardinale Montalto, che subentrò ai Gambara e la completò nel XVII secolo.

  • È considerata uno dei modelli assoluti del giardino manierista: una fusione perfetta tra natura e architettura.

  • Nella simbologia rinascimentale, il percorso dell'acqua rappresentava l’ordine cosmico: dalla sorgente primordiale fino alla civiltà.

  • Le palazzine non erano pensate per residenza continua, ma come "scatole di delizie", rifugi temporanei per la mente e i sensi.


🛶 Scheda pratica: Visitare Villa Lante

📍 Dove si trova:

  • Bagnaia (VT), a circa 5 km dal centro storico di Viterbo.

🗓️ Quando visitarla:

  • Aperto quasi tutto l’anno (chiusure straordinarie solo in alcuni periodi invernali o per eventi).

  • Orari standard: 8:30 – 19:30 (controllare sempre il sito ufficiale o il comune di Viterbo per aggiornamenti).

🎟️ Biglietti:

  • Prezzo intero: circa 5-8 euro.

  • Ingresso gratuito ogni prima domenica del mese (iniziativa "Domenica al Museo").

🚗 Come arrivare:

  • Da Viterbo: 10 minuti in auto.

  • Bagnaia è anche servita da autobus locali.

  • Parcheggi disponibili vicino all'ingresso.

🧭 Consigli pratici:

  • Scarpe comode (terreno a tratti irregolare).

  • Andare al mattino presto o al tramonto per godere della luce più bella e della minor affluenza.

  • Non dimenticare la macchina fotografica o il cellulare: ogni angolo è poesia pura.

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