🪨 Grotte di Castro: millenni scolpiti nel tufo, affacciati sul lago
- Giano di Vico 
- 1 set
- Tempo di lettura: 4 min
C’è un’ora, tra il tardo pomeriggio e la sera, in cui Grotte di Castro sembra trattenere il respiro. Il tufo si scalda d’oro, le ombre si allungano come dita affettuose sui gradini, e dal lago arriva un soffio leggero che sa di mentuccia e legna arsa. Le case si stringono tra loro come a raccontarsi segreti antichi, e una campana distante prova a dare il tempo a chi si è perso a guardare.
Cammini piano: dal portale in peperino a una finestra di nenfro, da un cortile che profuma di pane a un vicolo dove la pietra conserva, ostinata, la memoria di chi è passato. Qui le stagioni non fanno rumore: l’inverno lucida l’aria, la primavera accende i pergolati, l’estate stende lenzuola bianche sui balconi, l’autunno versa vino nuovo nei bicchieri.
E poi il lago là sotto—ampio come una promessa—che di notte riflette i desideri e di giorno parla la lingua discreta dei pescatori. In mezzo, il paese: saldo, gentile, capace di offrire una carezza al viaggiatore che arriva senza fretta. A Grotte di Castro non si visita: ci si lascia accadere.

Piccolo solo sulla carta, Grotte di Castro (2.387 abitanti, 467 m s.l.m.) è un compendio di storia: Etruschi, Roma, Medioevo, Rinascimento farnesiano. Qui l’archeologia dialoga con palazzi d’autore e con una tradizione agricola che ha fatto scuola (ciao, Patata dell’Alto Viterbese IGP).
📜 Origini (con prove alla mano)
⛏️ Etruschi: la Civita di “Tiro”
- Antica città etrusca sulla Civita: posizione strategica tra Vulci e Volsinii. 
- VII–VI sec. a.C.: apogeo, necropoli diffuse e artigianato raffinato. 
- Le cavità naturali della rupe non erano solo rifugi: spazi rituali e tecnologie di scavo d’avanguardia. 
🦅 Roma, poi le incursioni
- IV–III sec. a.C.: integrazione nell’orbita romana. 
- VIII sec. d.C.: invasioni longobarde → distruzione dell’antico centro; restano toponimi come “valle muje” (eco di un trauma collettivo). 
🕯️ Nascita del borgo
- Riparo nelle grotte della rupe tufacea → da qui il nome. 
- 1077: prima menzione come Castrum Criptarum (donazione Matilde di Canossa). 
🏰 Età di pietra, ferro e… Farnese
🛡️ Medioevo “forte”
- Contese tra Orvieto e la Chiesa; 1186: saccheggio di Arrigo VII → cinta muraria e urbanistica da castello. 
👑 Rinascimento con firma d’autore
- 1537: i Farnese inseriscono Grotte di Castro nel Ducato di Castro. 
- Jacopo Barozzi il Vignola lascia il segno con il palazzo oggi sede del Museo Civita. 
- 1649: crolla Castro per volere di Innocenzo X; Grotte rientra nello Stato Pontificio fino al 1871. 
🌋 Geografia e geologia che contano
- Siamo sull’orlo settentrionale del vulcano Vulsinio: il Lago di Bolsena è una caldera riempita d’acqua. 
- Tufi, nenfro, pomici: un manuale a cielo aperto di vulcanologia laziale. 
- Morfologie a terrazzi, fossi stagionali, colline modellate dal vento → agricoltura favorita (minerali + microclima). 
🧭 Cosa vedere (itinerario ragionato)
🏛️ Museo Civita (Palazzo del Vignola)
- Allestimento chiaro, reperti eccellenti, ricostruzione di tomba a camera in scala reale. 
- Focus su vita quotidiana etrusca: ruoli, artigianato, commercio, potere. 
- Architettura del palazzo: portale in peperino, scale scenografiche, finestre in nenfro. 
🪦 Le Necropoli (tre stop intelligenti)
- Centocamere: rete di tombe collegate (VII sec. a.C.), fino a tre ordini di sepolture; una “suite” da 16 m con 5 camere. 
- Pianezze: dromos lungo, atrio rettangolare e camere perimetrali; la Tomba Rossa (VI sec. a.C.) è una lectio magistralis di architettura ipogea. 
- Vigna la Piazza: tombe a circolo, rarissime nell’area. 
⛪ Basilica Santuario di S. Maria del Suffragio
- Cantiere 1625–1672 (Rainaldi → Selvi): barocco sobrio con cupola ovoidale. 
- Statua lignea della Madonna del Suffragio (XVII sec.), culto identitario: ogni 10 anni la “Discesa” mobilita l’intero borgo. 
🧱 Altri segni del tempo
- Palazzo Orzi (XIX sec., neorinascimentale). 
- Castello Santa Cristina (dimora nobiliare in campagna, legami con Pio XII). 
- Fontana Grande (1886): la modernità arriva nell’acqua. 
🎎 Fede, riti, comunità
- Madonna del Suffragio: 8 settembre ogni anno; decennale “Discesa” (prossima: 2028). 
- San Flavio martire (donazione reliquie 1656): patrono con Santa Faustina. 
🍽️ Gastronomia (senza trucco)
🥔 Patata dell’Alto Viterbese IGP
- Terreni vulcanici + lago = polpa gialla perfetta. 
- Filiera organizzata (C.C.OR.A.V., CO.P.A.VIT. per IV gamma), disciplinare serio, semina 15/2–15/5, raccolta 15/6–30/9. 
- In tavola: gnocchi vellutati, teglie croccanti, frittate da manuale. 
🫒 Olio EVO
Tuscia DOP
- Leccino, Frantoio, Canino: profilo pulito, amaro-piccante elegante. 
🐟 Lago & zuppe
- Sbroscia (coregone, persico, luccio, mentuccia e olio a crudo): comfort food lacustre. 
- Acquacotta vera: acqua, pane, verdure, uovo a piacere, olio buono. 
🍬 I “Gravioli”
- Ravioli dolci di ricotta e alchermes, cotti al forno e spolverati di zucchero e cannella. 
- Gara del Graviolo a maggio: orgoglio casalingo. 
🌿 Natura e trekking (a due passi)
🌳 Riserva Naturale
Selva del Lamone
- Bosco “vero” su antiche colate: cerri, carpini, noccioli; anfibi, rapaci, tracce di vie romane. 
- Cascata del Salabrone e Pelicotonno: set fotografici naturali. 
- Archeostoria: Sorgenti della Nova (Bronzo finale), abbazia cistercense di S. Maria di Sala. 
🚶♀️ Itinerari consigliati
- Anello Civita–Centocamere: archeologia + belvedere sulla caldera. 
- Pianezze al tramonto: luce radente sulle tombe, atmosfera da film. 
- Castello S. Cristina attraverso poderi e muretti a secco. 
🗓️ Eventi che valgono il viaggio
- Sapori del Borgo (estate): percorso di degustazioni nel centro storico. 
- Sagra della Patata (agosto): ritorno in grande stile, tradizione e filiera. 
- Piccolo Festival Civico (fine agosto): laboratori, installazioni, rigenerazione partecipata. 
💼 Economia & prospettive (niente fumo)
- Dati demografici: calo pluriennale, saldo naturale negativo, ma saldo migratorio positivo (qualità della vita e costi competitivi attraggono). 
- Driver economici: agricoltura evoluta (IGP, DOP, IV gamma), turismo culturale e naturalistico, piccole ospitalità esperienziali. 
- Linea d’azione consigliata: - Pacchetti museo + necropoli + Lago (mezza giornata “smart”). 
- Storyliving: laboratori su patata IGP, olio, cucina lacustre. 
- Eco-trail certificati con segnaletica unificata e QR. 
 
🚗 Info pratiche (salvati la vita, e il tempo)
- Come arrivare: SS/Provinciali verso Lago di Bolsena; 45 km da Viterbo, ~145 km da Roma. 
- Parcheggi: aree a ridosso del centro storico; il borgo si gira a piedi. 
- Tempi ideali: primavera e inizio autunno; d’estate puntare mattina presto/sera. 
- Dress code: scarpe con grip (tufo = scivoloso), torcia per ipogei. 
- Bon ton dei siti: non toccare superfici scavate, no flash in ipogeo, camminare sui tracciati. 
🧠 Mini-FAQ
- Si visita con bambini? Sì, ma alle necropoli serve mano ferma: scalini e pendenze. 
- Serve guida? Fortemente consigliata per Centocamere e Pianezze: capisci il 300% in più. 
- Cosa compro? Patate IGP (sacchi piccoli), olio DOP, dolci secchi, erbe lacustri essiccate. 
- Quanto tempo serve? 
- • “Essenziale”: 4–5 ore (Museo + una necropoli + centro). - • “Bello pieno”: 1 giorno. - • “Con Lamone”: 2 giorni. 




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