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Il lusso di chi non fa la fila

  • Immagine del redattore: Giano di Vico
    Giano di Vico
  • 7 set
  • Tempo di lettura: 1 min

C’è un’idea sbagliata che ci portiamo dietro da tempo: pensare che il lusso sia solo una camera con vista o una cena stellata. In realtà, il vero lusso oggi è non dover condividere la meraviglia con una folla distratta.


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È camminare dentro un borgo rinascimentale e avere la sensazione che sia lì solo per te. È sedersi davanti a un affresco medievale e poterlo guardare senza il rumore di cento voci che scattano foto. È scendere in un sotterraneo etrusco e provare quel brivido da “pioniere”, come se fossi il primo a scoprire il segreto custodito dalla pietra.


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La Tuscia questo lusso lo offre, e non perché si è inventata un marketing esclusivo: ma perché vive ancora fuori dal turismo di massa. Non è Roma, non è Firenze, non è Venezia. Qui non fai la fila, qui ti siedi e respiri.


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Chi viene nella Tuscia lo capisce subito: non sei in un parco a tema, non sei nel set di un film, non sei nell’ennesima località da social. Sei in un territorio che ti guarda e sembra chiederti: “hai davvero tempo per me?”


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E la risposta, se decidi di darla, è un privilegio. Perché non avrai la sensazione di “visitare” ma di scoprire, come se ogni chiesa, rovina o vicolo ti fosse stato affidato in segreto.


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Ecco il vero lusso: non l’ostentazione, ma l’intimità. Non la coda alla biglietteria, ma l’ingresso silenzioso in una meraviglia che diventa solo tua.


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