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- 🌿Arlena di Castro – Il Borgo della Tuscia tra Storia, Leggende e Rinascite
Un Nome che Profuma di Origini Antiche Arlena di Castro non è un semplice borgo: è un palinsesto di storie , scritto su un pianoro di tufo e inciso dalle mani di Etruschi, Romani, Farnese e contadini resilienti. La sua radice affonda nell’antico insediamento etrusco di Contenebra , cancellato dai Romani ma mai davvero dimenticato. Da quelle ceneri nacquero due nuovi nuclei, Arlena e Civitella di Arlena, che nel tempo si unirono a formare l’attuale borgo. 📜 Le prime tracce 823 d.C. – pergamena che cita donazioni di Walperto di Rofano ai monaci del San Salvatore. 1258 – bolla di Papa Alessandro IV che nomina “Arnena”. Il Mistero dell’Abbandono Nel XV secolo , gli abitanti abbandonarono il borgo “in fretta e furia” rifugiandosi a Civitella d’Arlena . Nessuna fonte spiega il perché: guerra? pestilenza? catastrofi naturali? Resta un enigma che avvolge Arlena in un alone leggendario. La Rifondazione Farnesiana Il borgo rinacque nel Cinquecento , quando il Cardinale Alessandro Farnese (nipote di Papa Paolo III) richiamò famiglie da Allerona (Orvieto) promettendo terre e privilegi. 📌 È da questi coloni che, secondo la tradizione, deriva il nome Arlena . Sotto il Ducato di Castro Dal 1537 , Arlena entrò nei possedimenti del Ducato di Castro , dominio dei Farnese. Per oltre un secolo fu parte di uno dei feudi più potenti dello Stato Pontificio, fino al 1649, quando Castro fu distrutta e i territori tornarono sotto il diretto controllo della Chiesa. Monumenti e Pietre Parlanti Tesori Etruschi Necropoli di Ararella – tombe a fossa scavate nel tufo. Tomba Dipinta di La Piantata (IV sec. a.C.) – affreschi in rosso e nero con scudi e l’iscrizione caea: satnas . Castelli e Ruderi Castelvecchio – ruderi medievali, soprannominati dal 1630 “Roccaccia di sopra” per lo stato di abbandono. Chiese e Spiritualità San Giovanni – soffitto ligneo e due tele preziose. San Rocco – facciata in tufo e statua del santo patrono. Oratorio del Santo Sepolcro – decorato con scene della Passione. Chiesa Collegiata – centro religioso del borgo. Feste, Leggende e Tradizioni 🎉 Festa di San Rocco (16 agosto) Palio delle contrade con somari. Corteo storico dedicato al Ducato di Castro. Processione solenne e fuochi d’artificio. 🌾 Altre tradizioni: Festa di San Giovanni Battista (giugno). Riti della Settimana Santa . Sagra del Lombrichello , pasta tipica locale. Un Terremoto nella Memoria Il 6 febbraio 1971 , un terremoto (magnitudo 5.2) colpì Tuscania e Arlena. Tuscania contò oltre 20 vittime, Arlena riportò gravi danni. Lo Stato rispose con la Legge 1155/1971 , che consentì ai giovani arlenesi di sostituire la leva militare con la ricostruzione del borgo. Lo Sapevi Che… Il borgo sorge a 260 metri d’altitudine , su un pianoro di tufo che domina vallate e ruscelli. Il territorio è ricco di asparagi e produce olio Canino DOP . L’impianto urbanistico mantiene l’impronta farnesiana del Cinquecento. L’Arlena di Oggi Oggi Arlena di Castro conta circa 800 abitanti . Un borgo piccolo, ma con una storia immensa. Passeggiare ad Arlena significa viaggiare nel tempo: dalle necropoli etrusche ai ruderi medievali, dai fasti farnesiani alle ferite del terremoto. È un luogo dove il passato non è mai davvero passato, ma continua a vivere tra le vie silenziose, le sagre d’estate e lo sguardo orgoglioso della sua comunità. 🌟 Consiglio di Viaggio Arlena di Castro è perfetta per un itinerario lento tra Tuscania e il Lago di Bolsena. Portati scarpe comode per visitare necropoli e ruderi, e non perderti ad agosto la festa di San Rocco: lì, più che mai, il borgo mostra la sua anima autentica.
- 🏺 Le Necropoli Etrusche di Cerveteri e Tarquinia: un viaggio tra vita, memoria e management culturale
Di Giano di Vico – Viterbolandia Nel cuore della Tuscia, dove il verde del tufo si confonde con l’azzurro del Tirreno, esistono città invisibili. Non sono città di uomini ma di memorie: necropoli etrusche che da millenni raccontano una storia di nove secoli. In queste “città dei morti” la vita degli Etruschi è scolpita nella pietra e affrescata nella roccia. Oggi il Parco Archeologico di Cerveteri e Tarquinia invita a un viaggio business‑oriented: perché la cultura, cari lettori, è l’unica start‑up che non conosce crisi. 🌳 Banditaccia – la città di tufo Cominciamo da Cerveteri. La necropoli della Banditaccia (197 ettari) riproduce la struttura urbanistica di una città con strade, piazze e quartieri. Camminare qui è come sfogliare un manuale di urbanistica dell’età del ferro. Ogni tumulo è un villino unifamiliare, ogni corridoio una via d’accesso. Nei secoli VII–IV a.C. la necropoli contava circa 20 000 tombe a camera scavate nel tufo. Il modello abitativo è replicato con cura: le tombe a capanna evocano le prime case in legno; i grandi tumuli circolari, con camere multiple, celebrano clan aristocratici. I nostri archeo‑manager etruschi non badavano a spese: 🏺 Tomba dei Vasi Greci – custodisce ceramiche importate e testimonia intense relazioni commerciali. 🏛️ Tomba dei Capitelli – riproduce una domus con colonne e capitelli. 🎭 Tomba dei Rilievi – capolavoro della famiglia Matuna, con tredici nicchie matrimoniali e rilievi in stucco colorati. Sembra una showroom di design: armi, utensili, cuscini rossi e animali domestici scolpiti ricordano che l’aldilà è solo un’altra stanza della casa. L’impressione complessiva? Di trovarsi in una città reale, divisa in isolati e quartieri, dove la memoria non è malinconia ma architettura. Anche i Renaissance influencers lo capirono: Michelangelo visitò Cerveteri e ne trasse ispirazione. Altro che brainstorming in coworking! 🎨 Monterozzi – il teatro dipinto Dal tufo passiamo al colore. A Tarquinia, la Necropoli dei Monterozzi si estende per 75 ettari e custodisce circa 200 sepolcri dipinti. Queste camere ipogee sono vere gallerie d’arte: affreschi che catturano banchetti, cacce e giochi, permettendoci di entrare nelle case etrusche, guardare i banchetti con i commensali sdraiati sui klinai mentre musicisti suonano e schiavi servono. È un documentario ante‑litteram che accompagna il defunto nel viaggio verso l’aldilà. Tra i capolavori spiccano: 🦁 Tomba delle Leonesse (IV sec. a.C.) – una stanza con tetto a doppio spiovente dove leonesse maculate vegliano su scene di danza, uccelli e delfini. 🎣 Tomba della Caccia e della Pesca – celebra il piacere della vita terrena con uomini che pescano e cacciano tra onde e rocce. 👑 Doganaccia – nel cuore della necropoli sorge quest’area con i tumuli del Re e della Regina (diametro 40 m), testimonianza della potenza aristocratica del VII secolo a.C. Tarquinia era la Hollywood degli etruschi e, come ogni hub creativo che si rispetti, attirò visitatori illustri: oltre a Michelangelo, anche Johann Winckelmann vi rimase estasiato dai colori che hanno resistito per oltre 2 500 anni. 💡 Perché contano – valore e visione Perché dovremmo interessarci a dei cimiteri? La risposta è nel ROI – Return On Imagination. Queste necropoli sono l’unica testimonianza completa della civiltà etrusca. Rappresentano la nascita della cultura urbana nel Mediterraneo occidentale e hanno insegnato ai Romani a progettare strade, abitazioni e rituali. Le pitture di Tarquinia sono capolavori di creatività; i tumuli di Cerveteri trascrivono in pietra la stessa planimetria delle città dei vivi. Da manager del patrimonio culturale, dobbiamo riconoscerne il valore strategico. Questi siti generano un flusso costante di visitatori, creano occupazione locale e posizionano la Tuscia sulla mappa mondiale. Ma sono fragili: l’erosione e il turismo di massa possono danneggiare affreschi e strutture. Per questo le autorità hanno definito rigide politiche di conservazione, con accessi contingentati e controlli microclimatici. Un approccio ESG ante litteram. 🧰 Come organizzare la visita – toolkit per viaggiatori Ogni progetto vincente ha un action plan. Ecco qualche consiglio pratico per trasformare il vostro interesse in una visita memorabile. 📍 Dove si trovano 📍 Banditaccia: Cerveteri (RM), a circa 50 km da Roma e un’ora di auto da Viterbo. 📍 Monterozzi: Tarquinia (VT), 80 km a nord di Roma e 20 km da Civitavecchia. 🕒 Quando andare Le necropoli sono aperte tutto l’anno, ma gli orari variano. In estate visitatele al mattino presto o al tramonto per evitare il caldo e godere di una luce perfetta. Alcune tombe dipinte di Tarquinia sono accessibili solo su prenotazione e con ingressi contingentati. 🎟️ Biglietti Il Parco Archeologico offre biglietti cumulativi che includono la necropoli e il Museo Archeologico Nazionale Cerite (Cerveteri) o il Museo Archeologico di Tarquinia. Verificate sempre prezzi e riduzioni sul sito ufficiale. 🚗🚆 Come arrivare 🚗 In auto: da Roma prendete l’A12 verso Civitavecchia; uscite a Cerveteri–Ladispoli per la Banditaccia e a Tarquinia per Monterozzi. 🚆 In treno: linee regionali Roma–Civitavecchia (stazione di Marina di Cerveteri + bus) e Roma–Pisa (stazione di Tarquinia). 🚌 In bus: servizi Cotral collegano Viterbo con Cerveteri e Tarquinia. 🧳 Consigli pratici 🥾 Indossate scarpe comode e portate acqua, cappello e crema solare. 📷 Non toccate gli affreschi e non usate il flash: la luce intensa danneggia i pigmenti. 🎧 Utilizzate l’audioguida o affidatevi a una guida esperta per cogliere ogni dettaglio. 🧡 Siate rispettosi: siete ospiti in case antiche di oltre duemila anni. 📜 Conclusione Le necropoli di Cerveteri e Tarquinia non sono solo antichi cimiteri; sono incubatori di cultura e database emotivi dove la vita quotidiana si intreccia con l’aldilà. Ci ricordano che le nostre città, i nostri rituali e perfino il nostro modo di progettare spazi pubblici devono qualcosa a un popolo scomparso. Venite a camminare tra queste pietre, ascoltate le storie che sussurrano. La memoria non è mai un costo, ma un investimento sul futuro. — Giano di Vico
- 🏰 Antiche Scuderie Odescalchi – Eleganza Ottocentesca sul Lago di Bracciano
🌿 Tra storia, natura e ospitalità da sogno , le Antiche Scuderie Odescalchi ti accolgono sulle rive del Lago di Bracciano , a pochi km da Roma e nel cuore della Tuscia. Un luogo nato dal sogno di un principe visionario e oggi tra le location più ambite per matrimoni, ricevimenti ed eventi di prestigio . 📜 Una storia che profuma di nobiltà A fine Ottocento, il Principe Baldassarre III Odescalchi – politico, collezionista e appassionato di cavalli – trasformò la sua passione equestre in un progetto ambizioso: costruire scuderie moderne e raffinate accanto al Castello di Bracciano. 🐎 Stalle eleganti per cavalli di razza 🛠 Architettura funzionale e all’avanguardia 🌊 Posizione strategica vicino al lago e a Roma 🏛 Architettura con anima Le scuderie sono un perfetto esempio di architettura ottocentesca specializzata : ✨ Ampie arcate e soffitti con capriate in legno ✨ Pavimenti originali ✨ Restauro conservativo che ne ha preservato l’autenticità 🎉 La location oggi: charme e versatilità Spazi Interni: 🏛 Salone delle Carrozze e Salone delle Selle 🔥 Caminetti d’epoca e soffitti a vista 👨🍳 Cucina professionale 👥 Capienza fino a 500 ospiti Spazi Esterni: 🌳 Giardini all’inglese e fontanili storici 🌊 Accesso diretto al lago 🚗 Ampio parcheggio 💍 Perché sceglierle 💒 Matrimoni civili e religiosi 🍽 Ricevimenti gourmet 🎤 Eventi aziendali e culturali 🏆 Manifestazioni sportive e spettacoli 📌 Dove si trovano Le Antiche Scuderie Odescalchi si trovano a Bracciano , in posizione strategica: 🗺 A soli 40 km da Roma 🏞 Nel cuore della Tuscia 🏘 Vicino ad Anguillara Sabazia, Trevignano Romano e Sutri 📍 Guarda su Google Maps: 👉 Vedi posizione delle Antiche Scuderie Odescalchi 💡 Curiosità Sapevi che le scuderie facevano parte della Tenuta di Vigna Grande , oltre 50 ettari di campi e boschi? Un tempo riservata all’allevamento di cavalli di razza, oggi è un’oasi verde per eventi esclusivi. ✨ Prenota la tua esperienza 📲 Scopri di più sul sito ufficiale: www.scuderieodescalchi.it Trasforma il tuo evento in un ricordo indimenticabile tra storia, natura e charme senza tempo.
- 🍒Mangiare e Bere a Roccalvecce e Sant’Angelo: dove il gusto incontra la fiaba
Nel cuore verde e silenzioso della Tuscia, tra i sentieri dei calanchi e i colori incantati del Paese delle Fiabe , Roccalvecce e la sua frazione Sant’Angelo offrono un’esperienza gastronomica semplice ma autentica. Pochi locali, ma scelti con cura, dove si mangia con calma, si beve con piacere e si viene accolti come a casa . Che tu venga a scoprire i murales di Alice , Pinocchio e Don Chisciotte , o a camminare lungo i sentieri medievali tra Roccalvecce e Celleno , sappi che una tavola calda e genuina ti aspetta, pronta a raccontarti la Tuscia con ogni piatto. 🍷 Hostaria MastroCiliegia – La tappa imperdibile del Paese delle Fiabe 📍 Via delle Fiabe, Sant’Angelo di Roccalvecce (VT) ☎️ 338 302 3699 🍽️ Osteria e vineria con cucina tipica Nata nel cuore del borgo fiabesco, MastroCiliegia è molto più di un ristorante: è un progetto di comunità. È il primo punto di ristoro nato dentro il Paese delle Fiabe , e subito diventato un punto di riferimento per famiglie, escursionisti e viaggiatori incantati dai murales. 🌿 Cosa si mangia: Antipasti rustici con bruschette, salumi e formaggi locali Lombrichelli ai funghi porcini e salsiccia (pasta tipica fatta a mano) Tagliatelle al ragù di cinghiale Salsicce alla brace , coniglio porchettato , spezzatino di cinghiale Dolci casalinghi : tiramisù, crostata, biscotti rustici Selezione vini locali , anche al calice 👨👩👧👦 Atmosfera e servizi: Arredi in legno, atmosfera fiabesca e rilassata Menù per bambini, opzioni vegetariane su richiesta Ampio spazio per famiglie, passeggini e piccoli gruppi Parcheggio a 3 minuti a piedi Prenotazione consigliata nei weekend e durante gli eventi “Un posto perfetto per fermarsi dopo una passeggiata tra Alice, Mowgli e Hansel e Gretel.” 🍽️ Dove mangiare nei dintorni: sapori a portata di fiaba Se desideri proseguire l’esperienza gastronomica anche nei borghi vicini, ecco alcuni indirizzi facilmente raggiungibili in auto. 🍖 Ristorante San Rocco – Celleno 📍 Via Roma, 1, Celleno (VT) – ☎️ 0761 780048 Ristorante tradizionale con menù viterbese e pizze cotte a legna. Da provare : Pappardelle al cinghiale, carne alla brace, pizza con porcini. 🍞 Panificio Fratelli Oddo – Graffignano 📍 Via Umberto I, 13 Perfetto per uno spuntino veloce : pane croccante, pizza al taglio, dolci caserecci. Ideale per una pausa pranzo leggera durante l’escursione nei calanchi. 🍷 Trattorie e agriturismi a Civita di Bagnoregio e Celleno In questi borghi, a 10-15 minuti di auto, si trovano diverse osterie e agriturismi che offrono cucina casereccia, ingredienti locali e menù stagionali, spesso accompagnati da vini della Tuscia e olio EVO del territorio . 🍝 Cosa assaggiare a Roccalvecce e dintorni ✔️ Lombrichelli fatti a mano ✔️ Ragù di cinghiale e sughi ai funghi ✔️ Coniglio porchettato e salsicce alla brace ✔️ Formaggi e salumi locali , accompagnati da vino rosso ✔️ Tiramisù, crostate e biscotti rustici ✔️ Confetture di ciliegie , in onore della sagra estiva di Sant’Angelo ☕ Bar, spuntini e dolcezze Sebbene non ci siano grandi bar o enoteche, la zona è ideale per: Picnic vista murales con panini del forno di Graffignano Aperitivo rustico a base di vino rosso, salumi e pane caldo Merende d’autore sotto il murale di Alice, con biscotti e crostata alla ciliegia 💡 Consigli per i viaggiatori Prenotare sempre nel weekend, specialmente all’Hostaria MastroCiliegia Verificare apertura in caso di pioggia o fuori stagione Portare contanti : alcuni locali non accettano carte In estate : da non perdere la Sagra delle Ciliegie e gli eventi legati ai murales ✨ Conclusione: a tavola tra storie, sapori e panorami Mangiare a Roccalvecce e Sant’Angelo non è solo un’esperienza gastronomica: è un viaggio nel cuore della Tuscia più vera e poetica. Tra un piatto di pasta e una parete dipinta, tra un bicchiere di vino e un murale di fiaba, scoprirai che qui la tavola è parte del racconto , e ogni sapore ha un retrogusto di storia e fantasia. “In questo borgo, anche il cinghiale sa di leggenda.”
- 🌊 Il Lago di Mezzano: Tesoro Nascosto che Lascia Senza Fiato
🏞️ L’Ultimo Paradiso Incontaminato della Provincia di Viterbo Tra dolci colline e confini che sfiorano la Toscana, esiste un piccolo specchio d’acqua che sembra non avere fretta: il Lago di Mezzano . Di origine vulcanica, è rimasto miracolosamente immune al cemento e alla modernità, conservando un fascino primordiale che riporta indietro di quattromila anni . ⏳ Un Viaggio nel Tempo: Dalle Palafitte Preistoriche alle Leggende Medievali 📜 Il Lacus Statoniensis degli Antichi Gli storici identificano il lago con l’antico Lacus Statoniensis , citato da Seneca e Plinio . Il nome, “lago delle costruzioni”, anticipa la scoperta di villaggi palafittici oggi sommersi. 🏺 La Scoperta del 1972 Il destino volle che Fortunato Sonno , pescando, agganciasse due orci dell’Età del Bronzo. Da lì, nel 1973, iniziarono le ricerche guidate da Lamberto Ferri-Ricchi , portando alla luce Mezzano I e Mezzano II : due insediamenti subacquei a 3-12 metri di profondità. 💎 Tesori Sommersi Gli scavi hanno restituito reperti dal III millennio a.C. al XII secolo a.C. : 🏺 Ceramiche di ogni forma e dimensione ⚔️ Oggetti in bronzo : asce, spade, fibule 🌳 Manufatti in legno intatti ✨ Due spade rituali dorate Oggi si possono ammirare al Museo della Preistoria della Tuscia e Rocca Farnese di Valentano . 🏰 Il Mistero di Pia de’ Tolomei e il Castello Perduto Sulle sponde occidentali, tra i boschi di Monte Rosso , riposano le rovine del Castello di Mezzano , di origine longobarda. La leggenda vuole che qui fu rinchiusa e uccisa Pia de’ Tolomei , la nobildonna senese resa immortale da Dante : “ Ricorditi di me, che son la Pia / Siena mi fé, disfecemi Maremma ”. 🌳 La Quercia dei Miracoli A 1,5 km dal lago svetta una roverella monumentale di oltre 300 anni , alta 25 metri e larga 5 di circonferenza. Dichiarata monumento naturale dal WWF , è uno degli alberi più antichi del Lazio, custode silenzioso della memoria etrusca. 🐦 Un Santuario della Biodiversità 🦆 L’Oasi degli Uccelli Acquatici Tra i canneti e i salici vivono: 🐦 Porciglioni , folaghe , gallinelle d’acqua 🐟 Martin pescatori 🪶 Aironi di varie specie 🦅 Il raro falco di palude 🛡️ Un Ecosistema Protetto Dal 2013 è Sito di Interesse Comunitario (SIC) , parte della rete Natura 2000 , per preservare habitat e specie uniche. 🚶 La Magia dell’Accessibilità Difficile Nessuna strada asfaltata: per arrivare serve camminare per 2 km tra campi e boschi, nella Caldera di Latera . Questa “scomodità” è il segreto che lo ha salvato dal turismo di massa. 💧 Le Acque Cristalline e i Segreti del Fondale 🌋 Un Cratere Perfetto Superficie: 47,50 ettari Diametro: 800 m Profondità: 36 m Altitudine: 452 m Il lago si alimenta solo con sorgenti e piogge ; l’emissario è il fiume Olpeta . 🌦️ Le Variazioni del Tempo Le ricerche mostrano che il livello dell’acqua cambiò nei millenni per variazioni climatiche , sommergendo più volte gli insediamenti. 🕊️ Un Luogo Sacro fin dall’Antichità L’area, al crocevia di lucumonie etrusche, era ricca di reperti votivi e probabilmente ospitava un Fanum dedicato alla Dea Madre . Era parte di una vera “valle dei templi” insieme a Sorgenti della Nova , Rofalco e Crostoletto del Lamone . 🧭 Consigli per la Visita 📍 Partire da Valentano e visitare il museo 🚶♂️ Proseguire a piedi lungo la SP 118 🌅 Andare al mattino presto o al tramonto 🎒 Portare scarpe comode, binocolo, macchina fotografica e rispetto per l’ambiente ❤️ Un Patrimonio da Proteggere Il Lago di Mezzano è un mosaico di storia, natura e mistero . Visitarlo significa entrare in un racconto millenario che vive ancora, e che merita di essere tramandato con cura.
- 🏰 Il Mistero di Pia de’ Tolomei e il Castello Perduto: Tra Storia, Leggenda e Memoria
📖 Una Storia che Attraversa i Secoli C’è un verso di Dante che non si dimentica: “Ricorditi di me, che son la Pia / Siena mi fé, disfecemi Maremma.” In sei righe scarse, nel V Canto del Purgatorio , Dante consegna all’eternità la figura di Pia de’ Tolomei : una donna misteriosa, vittima di un delitto domestico, simbolo di quello che oggi chiameremmo femminicidio. La sua storia si intreccia con due luoghi e due narrazioni: il Castel di Pietra in Maremma e il Castello di Mezzano nella Tuscia . 🏯 Due Castelli, Una Leggenda 📍 Il Castello di Mezzano: la versione della Tuscia Secondo la tradizione popolare viterbese, Pia fu imprigionata e uccisa nelle rovine del Castello di Mezzano , tra i boschi di Monte Rosso affacciati sull’omonimo lago. Costruito in epoca tardo-longobarda e distrutto nel XIV secolo, controllava la via tra la Tuscia e la Toscana meridionale. Oggi le sue rovine, immerse tra roverelle e cerri secolari, sono il palcoscenico naturale di leggende e racconti. 🏰 Castel di Pietra: il luogo storico del dramma Le fonti storiche, invece, puntano altrove: al Castel di Pietra , nel territorio di Gavorrano in Maremma. Qui viveva Nello dei Pannocchieschi , signore del castello e figura politica di primo piano nel XIII secolo, più volte podestà e capitano in varie città toscane ed emiliane. 👑 Nello dei Pannocchieschi: Potere e Ombre 📜 Volterra, 1248 circa – Castel di Pietra, dopo il 1322 Podestà di Volterra, Sassuolo e Lucca Capitano del popolo a Massa e Modena Controllava la via del sale e le rotte minerarie di piombo, argento e ferro. Il castello dominava la valle del fiume Bruna: una posizione strategica, e forse, un teatro di tragedia. 🕵️ Il Mistero delle Tre Mogli I documenti attestano tre mogli, ma nessuna di nome Pia : Una prima consorte non identificata (forse la “Pia” letteraria) Margherita Aldobrandeschi di Sovana Bartola della Tosa (citata nel testamento del 1322) Da Margherita nacque Binduccio , morto a 13 anni, annegato in un pozzo per mano di sicari degli Orsini: il “Pozzo dell’Innocente” di Massa Marittima. 🧩 Le Ipotesi Moderne 🪶 Pia Malavolti Secondo alcuni studiosi, Pia non era una Tolomei ma Pia Malavolti , moglie di Tollo di Prata . Nello sarebbe stato garante delle nozze, ma Tollo fu assassinato nel 1285 per motivi politici, e la sorte della moglie rimase avvolta nel silenzio. La leggenda di Pia de’ Tolomei sarebbe nata come depistaggio , per spostare l’attenzione da un delitto politico a un dramma privato. 🏗️ Castel di Pietra: Architettura e Rovine 🏰 XI secolo : prima torre documentata 🏯 XII secolo : ampliamento in castello 👑 XIII secolo : dominio Pannocchieschi 🏛️ 1328 : passa al Comune di Massa Marittima Oggi restano torri, ruderi di palazzo e mura. Una di queste, la torre orientale , si affaccia sullo strapiombo noto come “Salto della Contessa” : il luogo dove, secondo la leggenda, Pia sarebbe stata gettata nel vuoto. 🎭 Il “Salto della Contessa” Ogni primo sabato di agosto , a Gavorrano, la leggenda rivive in una rievocazione storica. Il pubblico assiste alla condanna e alla caduta, tra costumi medievali, fiaccole e il suono cupo dei tamburi. 🎨 Pia nella Cultura e nell’Arte Letteratura : da Matteo Bandello a Carolina Invernizio, fino a Marguerite Yourcenar Musica : l’opera di Donizetti ( Pia de’ Tolomei , 1837) e il concept album di Gianna Nannini ( Pia come la canto io , 2007) Cinema : film muti e pellicole del dopoguerra Arte : il celebre dipinto di Dante Gabriel Rossetti (1868), icona preraffaellita di malinconia e bellezza. 🔍 Due Castelli, Una Verità Che il dramma sia avvenuto in Maremma o nella Tuscia, la vicenda di Pia è un simbolo universale : della fragilità femminile nel Medioevo dell’ingiustizia mascherata da onore della forza della letteratura nel tenere viva la memoria. ❤️ Un Ricordo che Non Svanisce La Pia di Dante, con il suo “Ricorditi di me”, attraversa otto secoli e parla ancora oggi di violenza di genere, dignità e memoria. E mentre le rovine dei due castelli continuano a sorvegliare i loro paesaggi, la leggenda si fa eco di un monito: la storia non si dimentica .
- 💌Perché Viterbolandia non è un blog turistico
Un diario aperto di emozioni, memorie e visioni C’è un momento, nella vita di chi scrive, in cui non basta più guardare un luogo: si sente il bisogno urgente di raccontarlo . Non con l’obiettività sterile della guida turistica, ma con la verità incantata di chi lo ha vissuto, amato, assaporato. Così nasce Viterbolandia. Non è un progetto editoriale. È una dichiarazione d’amore . ✨ La Tuscia come battito La Tuscia non è solo una terra: è un cuore che batte lento , scandito dal passo delle processioni, dal rintocco delle campane, dal silenzio dorato di una piazza alle sei del pomeriggio. Noi non vogliamo elencarne le bellezze. Vogliamo farle sentire . Perché ogni borgo ha un odore, ogni pietra ha una voce, ogni festa ha un’emozione che non si può spiegare, ma solo rivivere insieme . E Viterbolandia è proprio questo: un invito a condividere quel battito. 🎭 Non cronaca, ma teatro Ogni articolo è un piccolo atto teatrale. Scriviamo come se Viterbo fosse un palcoscenico a cielo aperto , dove la storia non dorme nei libri ma cammina accanto a noi, vestita a festa o con i panni del quotidiano. Che sia il Palio del Saracino, la Sagra delle Fettuccine, o una sera d’estate al Caffeina Festival, non vogliamo “parlare dell’evento”, ma trasportare il lettore dentro la scena , tra risate, odori, costumi, e meraviglia. ❤️ L’amore che non vende nulla Non ci interessa attrarre turisti frettolosi. Vogliamo parlare a chi viaggia con il cuore. A chi cerca una destinazione che lo cambi un po’. A chi sa fermarsi a guardare un tramonto tra i tetti o a leggere il nome di un vicolo consumato dal tempo. Ogni parola che pubblichiamo è un gesto d’amore verso questa terra. Non è marketing, è memoria. Non è promozione, è poesia applicata al reale. 🌟 La magia delle piccole cose Crediamo che la magia esista. Ma non nelle leggende, bensì nei gesti quotidiani: In una signora che impasta fettuccine da cinquant’anni. In un artigiano che riapre la bottega del nonno. In un bimbo che applaude ai cavalli in piazza, come fosse uno spettacolo eterno. Viterbolandia trasforma la normalità in racconto , perché è lì, nelle pieghe della semplicità, che si nasconde la vera grandezza della Tuscia. 📖 Un diario collettivo Abbiamo chiamato questa sezione Diario Aperto perché qui non si scrive per dimostrare, ma per condividere. Con chi vorrà far parte del nostro viaggio. Con chi crede che le terre vadano amate lentamente, come si fa con le persone: imparando a riconoscerne la voce, i silenzi, le rughe. 🕯️ Non visitate la Tuscia. Amatela. Viterbolandia non chiede di essere letta. Chiede di essere sentita . Non guida, ma invoca . Non illustra, ma canta . Perché la bellezza vera non si fotografa: si racconta. E noi, con le nostre parole, non cerchiamo follower. Cerchiamo compagni di stupore . Benvenuti.
- 🌟Estate a Blera 2025: Tradizione, Gusto e Passione
Un borgo che sa ancora raccontare, accogliere e sorprendere Nel cuore selvaggio della Tuscia, Blera si trasforma ogni agosto in un palcoscenico a cielo aperto. Quattro eventi principali, tra gastronomia, cavalli, musica e storia, raccontano un paese che non ha mai smesso di vivere con orgoglio la propria identità . Ecco la guida completa a tutte le feste dell’estate blerana 2025 . 🍝 Sagra delle Fettuccine al Tartufo – Civitella Cesi 📅 11–14 agosto 2025 📍 Civitella Cesi, frazione di Blera 🎉 XXVIII Edizione Oltre un quarto di secolo di tradizione per l’evento gastronomico più atteso dell’estate. 📌 Dove : lungo la storica tavolata che si snoda da Piazza della Vittoria fino al Castello Torlonia , nel borgo medievale di Civitella Cesi. ⏰ Orari : stand aperti dalle 16:30 alle 23:00 🍽️ Menù : fettuccine al tartufo locale, carni degli allevatori della zona, olio extravergine della Cooperativa Colli Etruschi. 🧱 Atmosfera : le file scorrono lente lungo un suggestivo viottolo scavato nel tufo, tra risate, vino e profumi antichi. 🏛️ Organizzazione : Polisportiva Civitella Cesi 🎫 Consiglio : arriva presto. L’attesa può superare l’ora… ma ogni forchettata vale l’attesa. 🤝 Festa del Volontariato e Sagra delle Maccarone Biedane 📅 1–3 agosto 2025 📍 Centro storico di Blera 🎉 XXI Edizione Una festa che unisce la comunità, tra storia, memoria e tanta buona cucina. 📖 Origine del nome : “Biedane” potrebbe derivare da Beida , antico nome di Blera, o dal torrente Biedano. 🚶♂️ Cosa troverai : visite guidate gratuite (con prenotazione, a cura di Antico Presente), mostre, giochi popolari, serate country e piatti tradizionali. 👨👩👧👦 Atmosfera : autentica e partecipata, una festa “di paese” nel senso più bello del termine. 🌱 Nota di cuore : qui si celebra il valore del volontariato come motore silenzioso della comunità. 🐎 Cavalli in Piazza 📅 9–10 agosto 2025 📍 Via dei Pozzi 34, Sede Comunale – Blera ⏰ Dalle 15:00 alle 23:50 Un tuffo nella cultura equestre della Tuscia, dove il cavallo è ancora compagno e simbolo. 🎭 Spettacoli equestri : armonia tra cavallo e cavaliere, acrobazie e momenti di stupore. 🎈 Per i più piccoli : laboratori creativi e giochi all’aperto. 🍲 Stand gastronomici : fettuccine al tartufo e specialità della tradizione blerana. 🐴 Organizzazione : Associazione Amici del Cavallo di Blera 💡 Da non perdere : il momento in cui il sole cala dietro il profilo dei cavalli in corsa — pura poesia rurale. 🎸 Blera in Rock 📅 22–24 agosto 2025 📍 Piazza Papa Giovanni XXIII, Blera 🎉 XVIII Edizione 🎟️ Ingresso gratuito Quando la quiete della Tuscia incontra il volume degli amplificatori. 🎶 Line-up : band nazionali e internazionali, suoni che spaziano dal rock classico all’alternative. 🎯 Non solo musica : giochi popolari, animazione già dal pomeriggio, stand gastronomici e birra a fiumi. 🌌 Atmosfera : la piazza vibra, il borgo ascolta. Un mix perfetto tra festa e identità. ⚠️ Tip da locals : portati una sedia pieghevole o una coperta… e lasciati trasportare dal ritmo! ❤️ Un’estate da vivere, non da guardare Blera è uno di quei luoghi che vanno ascoltati camminando , tra un piatto di pasta e una chitarra in piazza. Le sue feste non sono solo eventi: sono riti collettivi , memorie in divenire , inviti gentili a rallentare . Se vi piace la Tuscia più vera, meno cartolina e più cuore… questo è il vostro agosto.
- 🏞️ Blera: Il Borgo Segreto della Tuscia tra Tufo, Grotte e Natura
Non la troverai nelle guide patinate. Ma se cerchi il respiro della terra, la storia scolpita nel tufo e il profumo del pane fatto in casa… allora Blera ti aspetta, silenziosa e vera, nel cuore selvaggio della Tuscia. 🏛️ Un Viaggio nel Tempo: Dalle Origini Etrusche al Medioevo Blera è antica come la roccia su cui poggia . Le sue origini risalgono all’VIII secolo a.C., con una potente presenza etrusca testimoniata da: Necropoli rupestri Vie Cave misteriose Tombe a dado immerse nei boschi I suggestivi Ponti del Diavolo e della Rocca, testimoni della via Clodia Nel Medioevo, il borgo divenne una roccaforte: ancora oggi si possono ammirare Porta Marina e le mura. Il centro si snoda tra Via Roma e Via Claudia, tra profferli , vicoli in tufo e silenzi pieni di storie. ⛏️ Blera Sotterranea: Grotte, Cunicoli e Cantine Sotto le case, un mondo nascosto : Blera è un alveare di grotte, ex tombe etrusche riutilizzate come cantine, stalle, magazzini… e oggi trasformate in luoghi conviviali e culturali . Scendere in questi cunicoli è come entrare nel ventre della storia , tra pareti che trasudano secoli e botti che profumano di mosto. 🌳 Natura e Trekking nella Valle del Biedano Chi ama camminare in silenzio, troverà qui il paradiso del trekking lento . I sentieri nella Valle del Biedano e lungo l’antica Via Clodia si snodano tra: Boschi di felci e querce Cascate e sorgenti Tombe etrusche, chiesette rupestri, colombari , antichi guadi Luoghi ideali per escursioni, birdwatching e fotografia naturalistica. Non una semplice passeggiata, ma un’immersione nella Tuscia più pura e nascosta . ⛪ Arte, Fede e Tradizioni Blera custodisce il culto di San Vivenzio , il patrono, e la sua tomba si trova nella Chiesa di Santa Maria Assunta , accanto a un pittoresco pozzo cinquecentesco . Le altre chiese, come la Madonna delle Lacrime e la Madonna della Selva , raccontano la profonda fede popolare. 📅 Non perdere la processione di settembre verso la Selva e le sagre contadine che animano il borgo con musica, tradizione e cibo vero. 🍽️ Gastronomia e Prodotti Tipici Blera è sinonimo di cucina rustica e sostenibile . Il re della tavola è il coniglio leprino viterbese è un Prodotto Agroalimentare Tradizionale (P.A.T.) Durante eventi come “Blera in Tavola” , potrai assaggiare: Pappardelle al sugo di leprino Zuppe contadine di legumi e verdure di stagione Vini locali e dolci fatti in casa Show cooking e laboratori sulla cucina della Tuscia Il tutto condito da un’ospitalità semplice, genuina, vera. ✨ Concludendo: Blera, la Bellezza che Non Fa Rumore Blera non si mostra, si rivela . È il luogo per chi cerca il tempo lento, le radici nella terra, i suoni della natura e una storia che non ha bisogno di effetti speciali. 👉 Vieni a perderti tra i suoi sentieri e a ritrovarti nelle sue grotte. Scoprirai che i tesori più preziosi non si trovano dove tutti guardano, ma dove pochi ascoltano.
- 🏝️ Le Isole del Lago di Bolsena: Mistero, Storia e Leggende
Nel cuore della Tuscia, emergono dalle acque vulcaniche due gemme di rara bellezza: le Isole Bisentina e Martana , ricche di storia millenaria, intrighi e antiche leggende. 🌳 Isola Bisentina – Gioiello Architettonico e Misterioso 🏛️ Storia e Proprietari 📜 Abitata fin dall’epoca etrusca e romana, fu rifugio dalle invasioni saracene. 🔒 Nel 1261 Papa Urbano IV ne fece una prigione templare. 👑 Proprietà dei Farnese, fulcro del Ducato di Castro. 🌺 Passata tra nobili casate (Piatti, Spada Potenziani, Del Drago) fino agli attuali proprietari, la famiglia Rovati . ⛪ Le sette Chiese Ognuna orientata verso un borgo sul lago. La chiesa SS. Giacomo e Cristoforo ha una cupola del Vignola. La Rocchina : miniatura della Rocca Farnese di Capodimonte. 🔮 La “Malta dei Papi” – Mistero Esoterico Grotta ipogea forse etrusca, citata da Dante nella Divina Commedia. Considerata un accesso al leggendario regno di Agarthi . 🎬 Cinema e Letteratura Set cinematografico di film come “Le meraviglie” di Alice Rohrwacher. Citata nel romanzo “La natura è innocente” di Walter Siti. 🍃 Biodiversità 230 specie botaniche spontanee rendono l’isola un paradiso naturalistico. 🌙 Isola Martana – L’Isola della Regina Amalasunta 📖 Storia e Proprietari Menzionata fin dall’852 d.C. Fu feudo del conte Guittone e poi tornò alla Chiesa. Attualmente proprietà privata, chiusa al pubblico. 👑 Il Mistero della Regina Amalasunta Nel 535 d.C., Amalasunta, regina degli Ostrogoti, fu assassinata qui in circostanze misteriose. Leggende locali narrano che il suo spirito appaia durante la luna piena, e nelle giornate di tramontana si possano udire ancora le sue urla disperate. 🌊 Leggende sommerse Una strada sommersa collegava l’isola alla terraferma. La Casa di Tomao : secondo tradizione, il pescatore che trasportò la regina abitava a Marta, in via Amalasunta 106. 🙏 Ordini Monastici Benedettini, Agostiniani, Paolotti e Minimi di San Francesco di Paola si sono succeduti in monasteri oggi abbandonati. 🗺️ Geografia e Natura Forma di mezzaluna, è il residuo emerso di un antico cratere vulcanico. Pareti rocciose e boschi di ulivi caratterizzano il paesaggio. ⚓ Curiosità Comuni 🏰 Il Ducato di Castro Le isole facevano parte di questo antico ducato farnesiano, distrutto da Papa Innocenzo X nel 1649. 🚢 Navigazione Storica Nel 1884 il primo battello a vapore, chiamato “Santa Cristina” , solcò il lago. 🔒 Status Attuale La Bisentina è visitabile con tour guidati; la Martana resta misteriosa e chiusa al pubblico, visitabile solo circumnavigandola con battelli da Capodimonte e Bolsena. ✨ Conclusione Le isole del Lago di Bolsena sono un patrimonio unico di storia, bellezza naturale, spiritualità e leggenda. Una meta per chi cerca emozioni autentiche in luoghi dove il tempo sembra essersi fermato.
- 🏰Castello di Santa Cristina– Dove la Storia Cavalca tra i Boschi
📍 Grotte di Castro (VT) – Al confine tra Lazio, Toscana e Umbria ✨ Un rifugio nobiliare tra natura e tradizione Nel cuore dell’Alta Tuscia, circondato da 100 ettari di natura incontaminata , sorge il Castello di Santa Cristina , dimora storica del XVII secolo appartenente alla famiglia Caterini. Oggi è un agriturismo di charme che unisce il fascino aristocratico alla semplicità autentica della vita di campagna. Un luogo dove il tempo sembra sospeso, e ogni pietra racconta una storia. 🏛️ Una storia intrecciata al destino della Chiesa 👑 Le radici nobiliari Il castello fu scelto nel 1848 come residenza dal Cardinale Prospero Caterini , influente consigliere di Papa Pio IX, e divenne rifugio sicuro durante i moti risorgimentali. Proprio qui il Cardinale custodì il tesoro di San Pietro mentre il Papa fuggiva da Roma. 📜 Legami con Papa Pacelli Tra le mura di Santa Cristina trascorse le sue estati anche Eugenio Pacelli , il futuro Papa Pio XII , quando era ancora un giovane seminarista. L’aria salubre della Tuscia era considerata balsamo per l’anima e per il corpo. 🧑🌾 Oggi: un’accoglienza familiare, autentica e raffinata Il castello è oggi gestito con passione da Antonio Mancini Caterini e sua moglie Cristina , che vivono nella dimora e accolgono personalmente gli ospiti. Antonio, detto affettuosamente Antonello , è anche guida equestre certificata ENGEA , con oltre 12 anni di esperienza nel turismo a cavallo. 🛌 Un borgo ospitale: camere, appartamenti e cottage 🛏️ Capacità Totale: 42 posti letto 14 camere B&B nel borgo rurale 8 appartamenti indipendenti con camino e cucina 3 cottage esclusivi immersi nella natura 🏡 Tipologie e comfort Gli alloggi, ricavati dalle antiche case rurali, conservano mobili d’epoca del castello e offrono: Bagno privato con set cortesia TV satellitare, camino e cucina (negli appartamenti) Vista sul giardino o sulla tenuta 🌲 I Cottage Esclusivi: Capodimonte e Marta – con piscina privata Monte Amiata – villa solitaria nel bosco per il massimo della privacy 🐴 Centro Ippico Internazionale Una vera eccellenza, perfetta per principianti e cavalieri esperti: 21 cavalli selezionati (Maremmano, Murgese, Anglo-Arabo…) 2 maneggi , paddock, box e personale qualificato Escursioni guidate sul Sentiero dei Briganti Campi estivi per ragazzi a partire dai 9 anni Certificato Centro Internazionale di Turismo Equestre 🏊 Piscine e Sport all’aria aperta Piscina panoramica principale (16x6,5 m) Piscina bambini (2x2 m) Piscina privata per gli ospiti dei cottage Marta & Capodimonte 🗓️ Aperte da giugno a settembre ⚽ Altre attività: Campo da tennis e calcetto E-bike di ultima generazione Trekking, Nordic walking, escursioni in jeep Biliardo, ping-pong, biliardino nella taverna comune Possibilità di noleggiare barche sul Lago di Bolsena 💍 Matrimoni da sogno tra i boschi e le mura Il castello è una location d’eccellenza per matrimoni ed eventi : Cerimonie sotto il gazebo della torre medievale Ricevimenti nelle ex-scuderie restaurate Possibilità di usare la cappella privata per cerimonie religiose Fino a 150 invitati – da €145 a €180 a persona 🍷 Ristorazione e sapori della Tuscia ☕ Colazione Buffet italiano servito nella sala comune o all’aperto d’estate. 🍽️ Ristorante (su prenotazione) Piatti della cucina tipica locale Ingredienti della propria azienda agricola (farro, lenticchie, fagioli del purgatorio) Corsi di cucina per appassionati 📍 Dove si trova e come arrivare 📌 Strada del Podarello – Loc. Santa Cristina, Grotte di Castro (VT) 🌍 Coordinate GPS: 42°40’27.25”N – 11°49’45.73”E 🚗 Distanze principali Roma: 90 km | Orvieto: 34 km | Bolsena: 10 min Viterbo: 40 km | Siena: 110 km | Aeroporto FCO: 115 min 🧭 Transfer da/per aeroporti su richiesta 🧭 Esperienze nei dintorni ⏳ Entro 30 minuti: Civita di Bagnoregio , la città che muore Pitigliano, Sorano, Sovana – borghi etruschi Lago di Bolsena – relax e natura Tuscania e Acquapendente ⏳ Entro 1 ora: Viterbo , città papale e termale Parco dei Mostri di Bomarzo Terme di Saturnia Tarquinia, Vulci, Pienza 📞 Contatti e info utili 📱 Cellulare: +39 339 8605166 ☎️ Tel/Fax: +39 0763 78011 📧 Email: info@santacristina.it 🌐 Sito web: www.santacristinacastle.com 📸 Instagram: @castello_santacristina (12K followers) Parcheggio gratuito WiFi gratuito Animali ammessi Lingue parlate: 🇮🇹 🇬🇧 Chiusura stagionale : novembre–febbraio 🌟 Cosa dicono gli ospiti 🗨️ “Location da favola immersa nel verde” 🗨️ “Antonio e Cristina ti accolgono come amici” 🗨️ “Cavalli splendidi, natura viva, atmosfera autentica” 🗨️ “Una connessione profonda con la terra e la storia” 📈 Voto Booking.com : 8.8/10 📈 TripAdvisor: 4.5/5 – N.1 a Grotte di Castro 🏅 Riconoscimenti ✅ Membro di Residenze d’Epoca ✅ Certificato come Centro Ippico Internazionale ✅ Leader del turismo equestre in Italia centrale ❤️ Perché scegliere Santa Cristina Il Castello di Santa Cristina non è solo una struttura ricettiva: è un viaggio nella memoria , un abbraccio della natura, un luogo dove si può ancora respirare autenticità . Dimora storica con radici nobiliari reali Natura selvaggia e dolce su 100 ettari privati Ospitalità sincera e familiare Un mondo a parte, tra boschi, cavalli, e quiete vera 🌿 Per chi sogna un’Italia segreta, fatta di silenzi che raccontano e di esperienze che restano.
- 🏰 Il fascino senza tempo del Castello di San Michele
📍 San Michele in Teverina (VT) Categoria : Ospitalità di lusso – Dimora storica con certificazione d’eccellenza ✨ Una gemma rinascimentale tra le nuvole della Tuscia Tra i calanchi di Civita di Bagnoregio, sospeso sul tufo e affacciato su un paesaggio quasi lunare, si erge il Castello di San Michele , autentico scrigno di storia, arte e ospitalità. Edificato nel 1164 e ricostruito nel 1569, oggi rappresenta una delle dimore storiche più prestigiose d’Italia , insignita della Corona d’Oro 2025 da Residenze d’Epoca . 🏡 Ospitalità esclusiva: camere d’epoca e appartamenti indipendenti 🛏️ 12 camere di charme nel palazzo principale (per 25 ospiti) 🏠 5 appartamenti indipendenti + 1 villa nelle ex-scuderie (fino a 50 ospiti totali) 🎩 Suite del Principe di Montholon – con affreschi originali e arredi napoleonici 🌄 Vista panoramica sulla Valle dei Calanchi Ogni ambiente è arredato con mobili antichi, soffitti affrescati, e atmosfera da sogno. Alcune suite dispongono di terrazze private con affaccio mozzafiato. 🛎️ Servizi di prestigio 🏊 Piscina a sfioro con vista sulla valle 🛁 Jacuzzi nel giardino privato 🎱 Sala da biliardo rinascimentale con soffitti affrescati 📚 Sala del Trono , biblioteca storica e terrazze panoramiche 🥐 Colazione italiana tradizionale e ristorante con cucina stagionale 🍷 Degustazioni vini in collaborazione con la Cantina Mottura 🧘♀️ Yoga, 🐎 escursioni a cavallo, 🧖 massaggi benessere 🗺️ Una posizione privilegiata 📌 A 27 km da Viterbo e 110 km da Roma 📍 A soli 10 minuti da Civita di Bagnoregio 🕍 Vicino a Orvieto, Bolsena, Bomarzo, e il quartiere medievale di Viterbo 🌄 Situato a 288 metri di altitudine su uno sperone tufaceo 🌍 Vista sulla Valle dei Calanchi (candidata UNESCO) Il borgo di San Michele in Teverina, raggiungibile solo da un ponte in pietra, mantiene il suo fascino medievale intatto. 📜 Un viaggio nella storia 🔹 Costruito da Pietro di Mugnano nel 1164 come “Castel di Piero” 🔹 Ricostruito nel 1569 dal Conte Alberto Baglioni 🔹 Affreschi e terrazze progettati da Virginia Baglioni 🔹 Appartenuto ai Medici , Farnese e al Principe di Montholon , amico di Napoleone 🔹 Oggi restaurato con eleganza dai proprietari Cecile e Philippe Ogni pietra racconta otto secoli di intrighi, amori e trasformazioni. 💬 Recensioni entusiastiche 🌟 9.2/10 su Booking.com 🫶 «È come viaggiare indietro nel tempo» 🛌 «Camere stupende, atmosfera magica» 🧖 «La jacuzzi è da sogno» 🏊 «La più bella infinity pool che abbia mai visto» Ospiti da tutto il mondo elogiano l’accoglienza personalizzata e l’attenzione ai dettagli dei padroni di casa. 💍 Eventi e matrimoni da favola 💒 Il castello è perfetto per: Cerimonie intime Matrimoni aristocratici Eventi privati 🎻 Possibilità di usare: Sala del Trono, terrazza panoramica, giardino con piscina 💶 Prezzi da €2.500 a €10.000 per eventi esclusivi 📞 Come prenotare il tuo soggiorno da sogno 🌐 Sito ufficiale : castellodisanmichele.it 📩 Email : reservation.ilcastellodisanmichele@icastelli.net 📞 Telefono : +39 02 56 56 77 71 🅿️ Parcheggio gratuito 📶 WiFi in tutte le aree 🚖 Transfer su richiesta da Fiumicino, Ciampino e Perugia 📅 Aperto tutto l’anno (piscina attiva da giugno a fine settembre) 🌿 Intorno al castello: meraviglie della Tuscia 📍 Civita di Bagnoregio – La città che muore 📍 Orvieto – Duomo gotico e Pozzo di San Patrizio 📍 Viterbo – San Pellegrino e Terme dei Papi 📍 Bomarzo – Parco dei Mostri 📍 Lago di Bolsena – Relax e natura 🍇 Eventi locali: Festa della Castagna, Tuscia Film Fest, degustazioni DOC 🏅 Un’eccellenza certificata ✅ Corona d’Oro 2025 – Residenze d’Epoca ✅ Iscritto al Registro delle Dimore Storiche Italiane ✅ Controlli qualità mensili superati con punteggio massimo 🖋️ Conclusione: vivere da principi Il Castello di San Michele non è solo un luogo dove dormire: è un’esperienza immersiva , un romanzo storico da vivere in prima persona. Qui il tempo rallenta, la bellezza si fa dimora, e l’ospite diventa protagonista di un racconto che intreccia lusso, memoria e poesia. Chi cerca autenticità e incanto, troverà tra queste mura un rifugio senza tempo.
- 🏰 Il Palazzo dei Papi: dove Viterbo cambiò il destino della Chiesa
Se le pietre potessero parlare,quelle del Palazzo dei Papi di Viterbo racconterebbero storie di potere, intrighi e ostinazione.E non sarebbero storie leggere. Perché qui, dietro gli archi severi della Loggia delle Benedizioni ,è successo qualcosa che ha cambiato per sempre il volto della cristianità. 📜 Una città al posto di Roma Correva l'anno 1257 .Roma era in tumulto, ostile, pericolosa.Papa Alessandro IV decise che era ora di trovare un rifugio più sicuro per sé e per la Curia.Scelse Viterbo : forte, fedele, e strategicamente perfetta. Inizia così la grande stagione viterbese: per 24 anni la città fu il cuore pulsante della Chiesa.Il Palazzo dei Papi venne ampliato, fortificato, nobilitato. Non più solo un rifugio: una fortezza spirituale e politica , pronta a dominare il destino d’Europa. 🛡️ Il primo conclave… a forza di carestia Nel 1268 , muore Papa Clemente IV.Si apre il conclave più lungo e drammatico della storia. Trentatré mesi .Tre anni di litigi, strategie, alleanze, tradimenti. I viterbesi, esasperati, chiusero a chiave i cardinali nella Sala del Conclave .Ridussero le razioni di cibo.E — secondo la leggenda — scoperchiarono persino il tetto per lasciarli sotto pioggia e sole, pur di accelerare la decisione. Alla fine, stremati, i cardinali elessero Papa Gregorio X . Così nacque il concetto stesso di "conclave" : cum clave , chiusi a chiave. ✨ Tra pietra, cielo e mistero Il Palazzo dei Papi non è solo storia:è un monumento vivente . La Loggia delle Benedizioni , con le sue sette arcate gotiche leggere come ali, sembra ancora attendere una folla in preghiera. La Sala del Conclave è uno spazio solenne e spoglio, dove il silenzio pesa come piombo e il tempo sembra sospeso. Dalla loggia si apre una vista mozzafiato: Viterbo distesa ai tuoi piedi , come un mosaico di tetti antichi e campanili sonnolenti. E in fondo, passeggiando per i cortili e i corridoi,non puoi non pensare a quei cardinali affamati, sudati, disperati...e sorridere, un po'. 🛶 Scheda pratica: Visitare il Palazzo dei Papi 📍 Dove si trova: Piazza San Lorenzo, nel cuore del centro storico di Viterbo. 🗓️ Quando visitarlo: Da aprile a novembre: tutti i giorni 10:00–19:00. Da dicembre a marzo: orari ridotti; chiuso il martedì. 🎟️ Biglietti: 10 euro, audioguida inclusa. 🚗 Come arrivare: In auto: circa 1,5 ore da Roma. In treno: Roma-Viterbo linea FL3. 📸 Consigli pratici: Visita anche il Museo del Colle del Duomo (compreso nel biglietto!). Salta le ore di massimo afflusso (13–15) per goderti la Loggia in quasi solitudine. Porta una fotocamera: la luce del tardo pomeriggio è pura magia .
- 🃏La ceramica racconta: l’universo di Cinzia Chiulli
Viterbo non la dimentichi, perché in ogni angolo del suo centro storico c’è una traccia della sua arte. Perché nelle sue ceramiche non c’è solo l’argilla: c’è il tempo che prende forma. Nel cuore pulsante del quartiere medievale di Viterbo, dove le pietre raccontano storie e ogni vicolo sembra dipinto a mano, Cinzia Chiulli ha scelto di far sbocciare la sua officina dell’anima. Non un semplice studio, ma un crocevia di linguaggi artistici dove la ceramica, la pittura e il restauro si fondono con la storia profonda della Tuscia. 🎓 Una formazione che unisce sapere e intuizione Diplomata al liceo artistico, con studi in architettura a Roma, Cinzia ha fatto dell’apprendimento continuo la sua filosofia. I suoi viaggi, dall’Accademia del Superfluo di Roma ai corsi di tornio e pittura a Ndola, in Zambia , raccontano di un’artista che ha cercato il fuoco creativo nei luoghi più inattesi. Ma è nel restauro archeologico e nello studio della ceramica antica che ha trovato il suo tempio: la memoria come materia viva. 🃏 Gli Arcani di Faul: quando la ceramica diventa oracolo Tra le opere più emblematiche, spiccano “Gli Arcani di Faul” : tarocchi scolpiti e dipinti in ceramica che raccontano il territorio attraverso archetipi universali. Non semplici oggetti, ma reliquie simboliche che intrecciano l’invisibile alla storia locale. Sono le carte di un destino viterbese, dove ogni segno ha un significato e ogni colore un messaggio. 🔄 Vado, Giro, “Tornio”: la forma come memoria della tradizione Con un titolo che è già poesia e movimento, questa sua creazione celebra il gesto rotante del tornio , antico e ancora presente nelle mani degli artigiani della Tuscia. Cinzia non si limita a riproporre forme: le reinventa , come un’eco che vibra tra passato e futuro. 👣 Impronte che restano Chiunque abbia percorso la Via Francigena e si sia fermato a Viterbo, può aver lasciato una “impronta” in ceramica nello studio di Cinzia. Un rito artistico e spirituale che trasforma il passaggio in testimonianza. Un piccolo segno per l’eternità. 🏛 Il Monumento al Pellegrino: Viterbo abbraccia chi cammina Fra i progetti più significativi, emerge la sua ideazione del Monumento al Pellegrino , dedicato a chi attraversa la città lungo la storica via. L’opera è un abbraccio in terracotta, un invito a fermarsi e ascoltare il respiro antico della Tuscia. 🌍 Un’artista che parla al mondo Cinzia Chiulli è anche una voce internazionale dell’arte viterbese . Con l’associazione Artistica , da lei co-fondata, ha diffuso la cultura creativa in Italia e all’estero. Le sue opere hanno varcato confini, viaggiando fino al Taj Mahal e venendo raccontate in programmi come il francese Journal de 13 heures . E quando la sua arte incontra il pubblico, vince: come nel caso del doppio premio – giuria e pubblico – ricevuto per l’opera “Forme e colori”. 📚 Restauro come gesto d’amore Nell’arte del restauro ceramico archeologico , Cinzia ha trovato la sua voce più silenziosa e potente. Non si tratta solo di riparare, ma di ricucire il tempo . I suoi interventi restituiscono dignità agli oggetti feriti, trasformandoli in testimoni sopravvissuti del passato . 💬 Dicono di lei… Non è raro trovare articoli, recensioni e menzioni dedicate a Cinzia. La sezione “Dicono di Cinzia Chiulli” sul suo sito è un mosaico di riconoscimenti, collaborazioni e racconti, che fanno emergere non solo l’artista, ma la persona generosa, autentica e appassionata . ✨ Conclusione: una custode della bellezza, tra tufo e fuoco Cinzia Chiulli è molto più che un’artista locale : è una custode della bellezza della Tuscia. Una donna che ha scelto di vivere e creare a Viterbo, mettendo le mani nella terra e gli occhi nelle stelle. Ogni sua opera è un ponte tra epoche, ogni sua iniziativa è un invito a non dimenticare chi siamo . E Viterbo, silenziosa ma grata, la riconosce come una delle sue voci più limpide e tenaci. Perché nella ceramica di Cinzia, la Tuscia non è solo rappresentata. Respira. 📍 Dove trovarla Laboratorio Artistico di Cinzia Chiulli Via San Pellegrino, 27 – 01100 Viterbo (VT) 📞 Telefono : 328 877 1171 🕰 Orari di apertura : Tutti i giorni, dalle 10:00 alle 21:00 🚶♂️ Tempo di percorrenza dal centro : circa 8-18 minuti a piedi 📍 Provincia di Viterbo
- 🏨 Rifugi Senza Tempo di Viterbo Alla Scoperta dei B&B Più Antichi e Suggestivi per un Soggiorno Indimenticabile
Viterbo si rivela come uno scrigno di storia viva. E per chi cerca un viaggio autentico, nulla è più affascinante che dormire in una casa che ha visto secoli passare. Ecco la nostra guida definitiva ai B&B più antichi e suggestivi di Viterbo , per viaggiatori raffinati, amanti della bellezza e della storia. 🏛️ B&B dei Papi Boutique Hotel Periodo Storico: XIII secolo 📍 Indirizzo: Via Del Ginnasio, 8 – 01100 Viterbo (VT) 🌐 Sito Web: www.bbdeipapi.com 📞 Tel: +39 349 566 2076 📧 Email: bbdeipapi@gmail.com Valutazione Ospiti: 9.7 / 10 Caratteristiche distintive: Residenza d'epoca nel cuore del centro storico Pavimenti in cotto e parquet originali, tetto a punta Suite con lucernario, spa interna, Wi-Fi veloce, parcheggio gratuito Cosa lo rende unico: L'atmosfera è quella di una dimora d'altri tempi, dove l'eleganza architettonica incontra l'accoglienza più attenta. Gli ospiti parlano di soggiorni magici , colazioni spettacolari e un'accoglienza calorosa che fa sentire a casa. 🏠 Torre di Vico Residenza d'Epoca Periodo Storico: XIII secolo / 1100 d.C. 📍 Indirizzo: Via San Lorenzo, 63 – 01100 Viterbo (VT) 🌐 Sito Web: www.torredivico.it 📞 Tel: +39 338 370 2691 📧 Email: info@torredivico.it Valutazione Ospiti: 9.1 / 10 Caratteristiche distintive: Torre medievale con certificazione "Corona d'Argento" Terrazza panoramica, giardino interno segreto Colazioni con prodotti locali, suite con idromassaggio Cosa lo rende unico: Non è solo un alloggio, è una casa di famiglia , tramandata da generazioni. La storia pulsa nei muri e negli arredi. Ogni suite ha il suo nome e la sua anima, e gli ospiti vengono coccolati dalla proprietaria Giulia e da sua madre con dolci fatti in casa. 🏡 B&B Viterbo Antica (Albergo Diffuso) Periodo Storico: XIII secolo 📍 Indirizzo principale: Via San Tommaso, 73 – 01100 Viterbo (VT) 📍 Altri indirizzi: Via San Pellegrino, 97 e Via Sant’Orsola, 4 🌐 Sito Web: www.bb-viterboantica.it 📞 Tel: +39 328 633 4468 📧 Email: info@bb-viterboantica.it Caratteristiche distintive: Strutture indipendenti in pieno quartiere medievale Architettura originale, materiali autentici post-restauro Colazioni fatte in casa con opzioni per intolleranze alimentari Cosa lo rende unico: Un vero e proprio viaggio nel tempo distribuito in più dimore storiche . Ogni alloggio è curato nei minimi dettagli e si integra nel tessuto urbano come se fosse sempre stato lì. Atmosfera serena, accoglienza attenta, esperienza immersiva nella Viterbo medievale . 🏚 Medieval House Viterbo Periodo Storico: 1100 d.C. 📍 Indirizzo: Via Sant’Andrea, 78 – 01100 Viterbo (VT) 🌐 Sito Web: www.medievalhouse.it 📞 Tel: +39 328 841 2583 📧 Email: medievalhouse.vt@gmail.com Valutazione Ospiti: 9.6 / 10 Caratteristiche distintive: Casa restaurata in pietra, con travi a vista e pavimenti originali Camere arredate con gusto tra antico e moderno Colazione locale strepitosa, accordo con le Terme dei Papi Cosa lo rende unico: Gestito con amore da Matteo e Noemi, questo rifugio medievale è un perfetto equilibrio tra comfort moderno e fascino antico . Ideale per chi vuole dormire in una casa dell’anno Mille senza rinunciare a nessuna comodità. 🌿 Viverla, non solo dormirci Soggiornare in questi B&B è più di una semplice notte fuori casa : è un viaggio nella memoria, una camminata tra epoche, un’immersione nell’identità autentica di Viterbo. E tutto questo a pochi passi da: 🏠 Il Palazzo dei Papi 🏫 Il quartiere di San Pellegrino 🌺 Le Terme dei Papi 🌽 La cucina locale e le botteghe artigiane 🌿 Gite al Lago di Vico e al Lago di Bolsena 📅 Consigli per viaggiatori raffinati Prenota in anticipo : le gemme antiche vanno a ruba! Porta scarpe comode : il centro è tutto da esplorare a piedi Chiedi sempre informazioni sull’accessibilità Fidati degli host : ti apriranno porte e cuori della città Assapora tutto : colazioni, trattorie, terme, vino, arte 🎭 Conclusione Scegliere uno di questi B&B vuol dire entrare nel cuore pulsante di Viterbo , accarezzare la sua pietra viva, respirare secoli di storie. Lasciati avvolgere da questi rifugi senza tempo e trasforma il tuo soggiorno in un racconto che merita di essere vissuto e ricordato. Il tempo a Viterbo non si misura in ore. Si misura in emozioni.















