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  • 🏰 Tuscia.. luci, boschi e presepi

    🎅 Viterbo Christmas Village – fino al 6 gennaio 2025 Il quartiere medievale di San Pellegrino si trasforma in un villaggio fiabesco fino al 6 gennaio 2025 : Casa di Babbo Natale Presepe vivente tra vicoli e piazzette Pista di pattinaggio Mercatini natalizi Novità di quest’anno: “Il Mondo di Ghiaccio” in piazza San Carluccio , con orsi polari, pinguini danzanti e scenografie innevate da fotografia compulsiva. 🌲 Il Bosco di Natale Un bosco urbano fatto di isole verdi: 4 aree da 190 mq, 85 mq, 80 mq e 50 mq Abeti Abies Nordmanniana , scelti per resistenza ed eleganza È il lato “nordico” di Viterbo: un bosco vero in città, da attraversare tra una cioccolata calda e una foto. 🍽️ Villaggio delle Meraviglie (Piazza Giuseppe Verdi) – fino al 6 gennaio 2025 Nella ex chiesa di San Giacomo e Martino , ogni sabato e domenica fino al 6 gennaio 2025 : Laboratori di educazione alimentare per bambini Show cooking per adulti In collaborazione con Slow Food Viterbo e Tuscia Qui il Natale ha il sapore delle cose serie: pane madre, olio buono, prodotti locali raccontati come storie. ✨ Presepe Vivente della Quercia – 26 dicembre, 1 e 6 gennaio , ore 17:00–19:00 Più di venti quadri viventi su circa 1000 mq , illuminati solo da centinaia di fiaccole . Date da segnare: 26 dicembre 2024 1 gennaio 2025 6 gennaio 2025 orario: 17:00–19:00 🤝 Presepe della Solidarietà (Piazza San Faustino) – 26 dicembre, 1 e 5 gennaio Un presepe che diventa gesto concreto: 26 dicembre 2024 1 gennaio 2025 5 gennaio 2025 orario: 17:00–19:30 I proventi sostengono l’ AIPD – Associazione Italiana Persone Down, sezione di Viterbo . 👑 I Presepi Viventi nei borghi della Tuscia Qui la Natività non è una scenografia: è il paese intero che si mette in scena. ⭐ Civita di Bagnoregio – la tradizione che non crolla mai A Civita il presepe vivente è una tradizione trentennale . Il borgo intero si trasforma in Giudea: Date e orari: 26 dicembre 2024 29 dicembre 2024 1 gennaio 2025 4 gennaio 2025 5 gennaio 2025 6 gennaio 2025 orario: 16:00–20:00 Ingresso: 5 € . È uno di quei posti dove si capisce perché questa terra viene definita “magica” senza bisogno di slogan. 🌊 Bolsena – Presepe nel Quartiere Castello Nel quartiere Castello, tra vicoli, cantine e stradine: Circa 200 figuranti in costume Scene diffuse, assaggi ovunque Date: 26 dicembre 2024 1 gennaio 2025 6 gennaio 2025 Lungo il percorso ti attendono: caglio appena fatto, formaggi, salsicce alla brace, bruschette, vin brûlé, caldarroste e la celebre “sbroscia” , la zuppa di lago che scalda più di una stufa. 🎭 Corchiano – il Presepe “spettacolo” Il presepe vivente di Corchiano è alla 55ª edizione ed è una vera rappresentazione teatrale all’aperto, con: Musiche di Nicola Piovani Voce narrante di Gigi Proietti (registrata) Date: 25 dicembre 2024 26 dicembre 2024 30 dicembre 2024 1 gennaio 2025 6 gennaio 2025 7 gennaio 2025 ⛰ Montefiascone – “Il Mistero della Natività” Alla Rocca dei Papi , IX edizione del presepe “Il Mistero della Natività”. Date e orari: 26 dicembre 2024 29 dicembre 2024 6 gennaio 2025 orario: 16:30–19:30 Percorso: Giardini della Rocca → Cantina Sciuga → Largo Plebiscito → arrivo in Piazza Vittorio Emanuele con degustazione gastronomica. Ingresso: 5 € . 🛡 Bassano in Teverina – dal 1200 all’Anno Zero Oltre 120 figuranti in costume danno vita a un percorso che parte dal 1200 e arriva all’Anno Zero. Date: 26 dicembre 2024 29 dicembre 2024 1 gennaio 2025 6 gennaio 2025 Tra musici, focolieri, arcieri e antichi mestieri (calzolaio, fabbro, candelaio, falegname), è uno dei presepi più “cinematografici” della Tuscia. 🌾 Vetralla – la Natività nell’Ottocento Vetralla mette in scena una rappresentazione storica ambientata nella Vetralla dei primi dell’Ottocento , tra: Antichi mestieri Cantine umide Sapori e odori “di una volta” È la 36ª edizione : non vengono indicate date specifiche, ma il presepe si colloca nel periodo tra Natale e l’Epifania. 🏺 Tarquinia – Presepe nel Quartiere San Martino Nel quartiere più antico della città etrusca, tra vicoli e piazze: Date: 26 dicembre 2024 29 dicembre 2024 6 gennaio 2025 🕊 Castel Sant’Elia – giardini del Santuario Presepe vivente nei giardini del Santuario, in una cornice già di per sé scenografica. Data unica: 28 dicembre 2024 🔔 Vejano – Presepe tra tufo e archi Partenza dall’ Arco dei Granai e percorso tra vicoli e scorci nascosti. Date e orari: 26 dicembre 2024 1 gennaio 2025 6 gennaio 2025 orario: 17:00–19:00 🎁 Mercatini, villaggi e luci di Natale 🎄 Soriano nel Cimino – Mercatini & Magico Villaggio di Babbo Natale Nel borgo dominato dal castello, per tutto il periodo natalizio: Mercatini con stand artigianali Food tipico Animazione per bambini Magico Villaggio di Babbo Natale con laboratori e incontri per i più piccoli 🎅 Vetralla – Il Regno di Babbo Natale Più che un mercatino, un mondo parallelo: Oltre 8000 mq dedicati al Natale Decorazioni, ambientazioni, oggettistica da tutta Europa È uno di quei posti dove entri “per dare un’occhiata” e ne esci ore dopo, con l’auto piena di scatole. 🏡 Capranica – Il Villaggio in Miniatura – fino al 15 gennaio 2025 Il Villaggio in Miniatura (XII edizione) è un universo in scala ridotta, costruito con materiali Lemax : Luci, musiche, trenini, mongolfiere, scenette in movimento Resta aperto fino al 15 gennaio 2025 , perfetto anche per chi ama prolungare il clima natalizio oltre l’Epifania. 🏰 Nepi – Forte dei Borgia illuminato Per tutto il periodo natalizio fino al 6 gennaio 2025 : Presepi esposti Il Forte dei Borgia illuminato da video-mapping e giochi laser Mercatini, concerti, visite guidate 🌊 Tarquinia – Mercatini e trenino di Natale Tra Piazza Matteotti e Piazza Nazionale : Mercatini natalizi Trenino di Natale Nelle chiese del centro, itinerario dei presepi, in coincidenza con l’avvio del Giubileo 🎶 Eventi speciali, musica e tradizioni ⛪ Acquapendente Concerto di Natale del coro polifonico SS. Salvatore e Coro Vox Antiqua Giochi della tradizione popolare nelle vie del paese Le date precise variano, ma gli eventi si collocano a ridosso delle feste natalizie. 🕯 Farnese – Vigilia e Santo Stefano 24 dicembre 2024 (Vigilia) – in Piazza della Rocca Babbo Natale scende in piazza tra bambini e famiglie 26 dicembre 2024 (Santo Stefano) – nella chiesa SS. Salvatore concerto della banda musicale di Santa Cecilia 🎼 Latera – Zampognari in processione 24 dicembre 2024 (Vigilia) – Gli zampognari della Santissima Trinità percorrono le vie del paese, con breve concerto sotto l’albero di Natale in piazza Un frammento di Italia che molti pensano scomparsa, e invece è ancora qui. 🎲 Vignanello – La tombola vivente A Vignanello va in scena la tombola vivente vignanellese , una delle tradizioni più originali della zona. L’evento è indicato come “ domenica ” nel periodo natalizio (senza data precisa), ma vale la pena informarsi sul giorno esatto: è uno spettacolo che mescola piazza, teatro e dialetto. 👸 Capodimonte – Giulia Farnese “la Bella” – 28 dicembre 2024 Il 28 dicembre 2024 viene inaugurato il monumento a Giulia Farnese “la Bella” , a chiusura delle celebrazioni per il V centenario della sua morte. Un omaggio a una delle figure più affascinanti della storia farnesiana, affacciato sul lago. 🍷 Show cooking & sapori della Tuscia Nella ex chiesa di San Giacomo e Martino a Viterbo (Villaggio delle Meraviglie) vanno in scena appuntamenti dedicati al gusto: “Il Natale con la chiocciola” Prodotti caseari, pane a pasta madre, olio evo DOP Tuscia “Il Capodanno ha il sapore di Tuscia” Pamparito di Vignanello , legumi, mosto cotto, zafferano, nocciole, ciliegia di Celleno “L’anguilla di Martino IV” Rivisitazione che unisce anguilla, castagna dei Monti Cimini e vino Est! Est!! Est!!! di Montefiascone Le date variano nell’arco delle festività, spesso concentrate tra fine dicembre e inizio gennaio, ma il filo rosso è chiaro: raccontare il territorio attraverso i piatti. 🎁 La Befana in Tuscia – 6 gennaio 2025 Il 6 gennaio 2025 chiude le feste, ma non l’atmosfera: A Viterbo , Befana itinerante tra via Marconi, piazza dei Caduti, piazza delle Erbe e piazza della Repubblica , dalle 15:00 A Civita di Bagnoregio , ultima rappresentazione del presepe vivente (già in calendario il 6 gennaio 2025 ) Befane e iniziative speciali anche a Vetralla, Montefiascone e in molti altri borghi 🧭 Perché venire (o restare) in Tuscia a Natale Perché qui il Natale non è solo “addobbo”, è rituale : I presepi viventi non sono un’attrazione, ma una forma di teatro popolare che resiste da decenni I borghi medievali non fanno scenografia: sono autentici Il cibo non è gadget, è memoria Natale 2024 – Epifania 2025 nella Tuscia è un invito silenzioso: prendersi tempo, camminare, entrare nei paesi, perdersi nei dettagli. 📌 Fonti principali: ViterboToday, Ontuscia, Viterbo News 24, Eventi della Tuscia, Viterbochristmas, TusciaUp

  • 🎄DICEMBRE IN TUSCIA 2025

    Il mese in cui i borghi diventano presepi e la luce si fa più antica di Giano di Vico – Viterbolandia Dicembre in Tuscia non è un mese: è un sentimento. È l’odore di vin brulé che si alza dalle piazze, i mercatini che scintillano lungo vicoli di pietra, i castelli che tornano a brillare come nei secoli lontani. È il canto dei cori nelle basiliche, il legno delle bancarelle, le luci sospese tra archi medievali. Il territorio intero si trasforma in un presepe diffuso. Ecco tutti gli eventi da non perdere nel dicembre 2025 , uno per uno. 🎄 Viterbo Christmas Village 📅 15 novembre 2025 – 6 gennaio 2026 📍 Centro storico di Viterbo – Quartiere San Pellegrino È l’evento più scenografico del Centro Italia. Il quartiere medievale diventa un mondo parallelo fatto di luci, neve artificiale, installazioni immersive e magia autentica. Attrazioni principali 2025: 🛷 Slitta Express VR : volo virtuale con Babbo Natale 🎅 Casa di Babbo Natale a Palazzo degli Alessandri ❄️ Mondo di Ghiaccio con orsi polari e pinguini animati 👨‍🎨 Presepe vivente in ex Zaffera 💚 La Dimora del Grinch nella Torre Scacciaricci 🎁 Mercatini di Natale (Via Marconi, 6 dic – 6 gen) ⛸️ Lago ghiacciato per pattinaggio a Largo Benedetto Croce Ingresso al centro storico: gratuito Attrazioni: prezzi invariati dal 2024 Info: viterbochristmas.it 🎅 Il Regno di Babbo Natale – Vetralla 📅 Aperto tutti i giorni dal 19 ottobre, 9:30–19:30 📍 Vetralla – Via Cassia 8.000 mq dedicati al Natale, completamente al coperto. Perfetto anche durante pioggia e vento. Laboratori, elfi, la stalla di Rudolph, aree tematiche, negozio scenografico enorme. Ingresso gratuito. Info: ilregnodibabbonatale.it 🏰 Natale al Castello – Soriano nel Cimino 📅 7 dicembre 2025 – 6 gennaio 2026 (solo weekend) 📍 Castello Orsini – Soriano nel Cimino Un mese di festa dentro uno dei castelli più iconici della Tuscia. Le mura si illuminano, i cortili si riempiono di spettacoli, artigianato, musica e proposte per bambini. Ingresso gratuito. Info: prolocosoriano.it 🎵 BolsenArte Winter – Dicembre 2025/26 📍 Bolsena – Teatro San Francesco, Basilica di Santa Cristina, Piccolo Teatro Cavour Tema: “Maschere e verità” Tutti gli spettacoli sono gratuiti . Gli eventi di dicembre: 7 dicembre, 17:30 – Paola Bugiotti, piano : Liszt, Schönberg, Debussy, Gershwin, Skrjabin 13 dicembre, 21:15 – Gospel autentico : Cedric Shannon Rives & Unlimited Praise Gospel Singers 20 dicembre – Orchestra Scarlatti Young, dir. Stefano Pagliani + violinista Ilya Grubert 21 dicembre, 17:30 – Antonio Di Cristofano, piano : Omaggio a Chopin e al Romanticismo 27 dicembre – Commedia “Anselmo, Anastasia e Genoveffa” con Patrizia Pellegrino, Angela Melillo, Salvo Buccafusca (regia Insegno) 28 dicembre, 18:00 – Basilica di Santa Cristina – Grande concerto di ottoni, coro Testaccio, Corale Romana – programma: Charpentier Te Deum + canti natalizi Info: visitbolsena.it/eventi 🎭 Stagione Teatrale Viterbo – Dicembre 2025 📍 Teatro dell’Unione & Teatro San Leonardo Programma del mese: 4 dicembre — “Viro” (Abbondanza/Bertoni) 6 dicembre, ore 19:00 — “Povero Ulisse” (San Leonardo) 7 dicembre — “La grande magia” (Balasso, Di Mauro) 19 dicembre, 21:00 — “The Idiot” (San Leonardo) 31 dicembre, 22:30 — Capodanno al Teatro San Leonardo : “Sognando gli anni 60” Info: teatrounioneviterbo.it | ticketitalia.com 🎨 Mostra su Santa Rosa 📅 Fino al 20 dicembre 📍 Monastero di Santa Rosa – Viterbo Un’occasione unica per vedere documenti, reliquie, opere sacre e testimonianze dedicate alla patrona della città. Ingresso gratuito. 🔗 ARTICOLI CORRELATI SU VITERBOLANDIA ✨ Feste dell’Olio della Tuscia 🍇 La Tuscia che nutre 🏛️ Il Palazzo dei Papi 🧭 CONSIGLI DI GIANO Temperatura: 5–12°C , spesso secco ma freddo serale. I luoghi più affollati: Viterbo Christmas Village e Regno di Babbo Natale . Prenotare con anticipo spettacoli e concerti. Per i weekend di festa: arrivo al mattino è la scelta migliore. Auto consigliata per soriani, vetralla, Bolsena.

  • 🍂 NOVEMBRE IN TUSCIA 2025

    Il mese che profuma di castagne, olio nuovo e vino che nasce di Giano di Vico – Viterbolandia Novembre non arriva: scende. Scende dai boschi dei Cimini come un velo d’ambra, entra nei vicoli medievali con odore di castagne e camini, si posa sui borghi come una carezza lenta. È il mese in cui la Tuscia dà il meglio di sé: autentica, silenziosa, intensa. Ecco tutti gli eventi da segnare in agenda , uno per uno. 🎭 Festival della Cultura e dell’Economia 📅 21–23 novembre 📍 Viterbo, Palazzo dei Priori La Regione Lazio riporta a Viterbo il festival che unisce cultura, impresa, territorio e istituzioni. Tre giorni di dibattiti, prospettive, decision maker e visioni sul ruolo della cultura come motore economico. → Ingresso libero – consigliato prenotare per i panel più richiesti. 📅 Fino al 21 novembre 📍 Viterbo, varie location La città si riempie di note blu, improvvisazioni, jam session, piccoli club trasformati in galassie sonore. Vent’anni di jazz che non invecchia mai. → Perfetto per le sere d’autunno, quando il freddo invita al ritmo caldo. 🍷 Sagra della Polenta – Proceno 📅 22–23 novembre 📍 Proceno Polenta in ogni sua forma: classica, ai funghi, al sugo, alla brace. Il confine tra Lazio e Toscana è un profumo che cuoce lentamente. → Evento iconico per chi ama la convivialità di paese. 🎬 VITERBOshort – Festival del Cortometraggio 📅 15–17 novembre (concluso) 📍 Teatro San Leonardo, Viterbo Cinema essenziale, registi emergenti, storie brevi che restano. Un piccolo festival che parla la lingua del futuro. → Da tenere d’occhio per il 2026. 🎶 BolsenArte Winter Musica Festival 📅 Da novembre 2025 📍 Bolsena – Teatro San Francesco & Basilica di Santa Cristina Tema: Maschere e verità Dal jazz al gospel, dal teatro alla musica colta, passando per l’omaggio a Casanova e San Francesco. Gli eventi sono gratuiti e immersi in location straordinarie. → Uno dei festival invernali più affascinanti del Lazio. 🍽️ Ogni mosto diventa vino – Blera 📅 7–9 novembre (concluso) 📍 Blera Cantine antiche, vino novello, vin brulé e piatti medievali. Il famoso skeck (vino + gassosa) è una dichiarazione d’identità locale. → Un salto indietro di secoli, con gusto. 🐟 Fish Heritage – Tarquinia 📅 7–9 novembre (concluso) 📍 Tarquinia, Piazza Cavour Chef stellati, show cooking, Slow Food, degustazioni gratuite. Il mare raccontato attraverso mani esperte e pescato locale. → Un evento che rafforza il legame tra Tuscia e Mediterraneo. 🎭 Notte di Mezzo – Viterbo 📅 31 ottobre – 9 novembre 📍 Quartiere San Pellegrino, Viterbo Streghe, Mercoledì Addams, Harry Potter, incantesimi, architetture che diventano teatro. Un fantasy-cittadino che incanta bambini e adulti. → Da vivere con spirito giocoso e cappotto caldo. 🎻 Beethoven Festival Sutri 📅 16 novembre 📍 Sutri, Chiesa di San Francesco Recital del pianista Marco Vincenzi in omaggio a Maria Tipo. Un tempio di pietra che fa vibrare ogni nota. → Ingresso gratuito – arrivo consigliato 30 minuti prima. 🔗 LINK UTILI – Da Viterbolandia 📌 Feste dell’Olio della Tuscia – Tradizioni, frantoi, degustazioni. 📌 La Tuscia che nutre – Sapori, percorsi, territori. 📌 Estate Montaltese – Teatro Lea Padovani – La stagione invernale del litorale. 🧭 CONSIGLI DI VIAGGIO (di Giano) Novembre è perfetto: borghi meno affollati, clima mite, eventi autentici. Muoversi in auto è l’opzione giusta: molti borghi non sono collegati bene ai treni. Prenotare è saggio: soprattutto per spettacoli al chiuso e degustazioni. Vestirsi a strati: giornate tiepide, sere più decise.

  • Viterbo, la sosta che dà senso al Giubileo

    Roma è il cuore. Viterbo è il respiro. Perché fermarsi qui (senza girarci intorno) 🕊️ Stessa grazia, meno folla — Indulgenza plenaria anche nelle chiese giubilari della Tuscia. Si prega davvero, senza code infinite.👑 Città dei Papi — Palazzo dei Papi, Sala del Conclave: qui è nato il conclave moderno. Non un museo, ma un’istruzione per l’uso del potere spirituale.🛤️ Ultime tappe Francigena — Viterbo è base naturale per l’“ultimo miglio” del cammino verso Roma: credenziali, timbri, accoglienza.♨️ Terme dei Papi — Rito dell’acqua caldo e sobrio: il corpo scende, l’anima sale. Perfetto dopo San Pietro.🚌 Logistica intelligente — 90’ da Roma, costi più bassi, parcheggi per bus, ritmi umani. Cosa vedere a Viterbo (prima che cali il sole) 🏛️ Palazzo dei Papi & Duomo — La storia del conclave raccontata dove è successa.🏘️ San Pellegrino — Medioevo vivo: vicoli, case-torre, pietra che parla.⛪ Chiese giubilari — Luoghi di passaggio alla misericordia, senza rumore di fondo.♨️ Terme — Vasca monumentale al tramonto: il pellegrino riparte nuovo. Tuscia: cerchi concentrici attorno a Viterbo 🏞️ Sutri — Anfiteatro scavato nel tufo e Mitreo: pagine precristiane che spiegano il cristianesimo.🌋 Bolsena & Montefiascone — Lago, miracolo eucaristico, vino Est! Est!! Est!!!🌿 Caprarola — Palazzo Farnese: potere, geometria, affreschi. Capire Roma… da qui.🌳 Faggeta del Cimino (UNESCO) — Cammino silenzioso, terapia gratuita.🏰 Vitorchiano & Civita (soglia Tuscia) — Pietra sospesa, fotografia che non mente. Motivazioni forti (per gruppi, parrocchie, camminatori) 🧭 Compimento del viaggio — Fermarsi a Viterbo non è “invece di Roma”, è prima di Roma : raccogliersi, capire, ringraziare.🕯️ Qualità del tempo — Meno attese, più liturgia, più ascolto.🙌 Accoglienza concreta — Ospitalità abituata ai cammini: orari flessibili, spazi per gruppi, timbri, celebrazioni.💶 Efficienza economica — Dormi meglio, spendi meno, vivi di più. Mini-itinerari vendibili (plug-and-play) 1 giorno “Conclave & Acqua” Mattina: 🏛️ Palazzo dei Papi + Duomo Pomeriggio: 🕯️ visita a chiesa giubilare + 🏘️ San Pellegrino Sera: ♨️ Terme dei Papi 2 giorni “Francigena & Santuari” Giorno 1: 🛤️ tappe Francigena (Vetralla–Capranica–Sutri) + rientro a Viterbo Giorno 2: ⛪ celebrazione con comunità locale + ♨️ terme Weekend “Lago & Farnese” Sabato: 🌋 Bolsena + Montefiascone (miracolo e vino) Domenica: 🌿 Caprarola + passeggiata nella Faggeta del Cimino Check-list del pellegrino 📖 Credenziale timbrata • 🕯️ Orari celebrazioni locali • 🧴 Kit leggero (acqua, telo, sandali per terme) • 🗺️ Mappa tappe Francigena • 🧘 Tempo bianco (almeno 60’ in silenzio) Dove dormire & cosa mangiare (senza fronzoli) 🛏️ Strutture per gruppi e pellegrini a Viterbo città, con opzioni “early breakfast” e depositi per zaini.🍞 Cucina della Tuscia : acquacotta, lombrichelli, abbacchio, olio EVO serio. Niente “menu turistico”, qui si mangia come le persone. Come arrivare 🚆 Treno : Roma → Viterbo (linee FL3/regionale).🚌 Bus turistici : uscita A1 Orte/Viterbo, aree di sosta dedicate.🚶 A piedi : Francigena Nord → Vetralla → Viterbo → Vetralla/Sutri (variazioni possibili). Messaggio finale (da mettere in un box) 🔔 Roma salva. La Tuscia prepara. Viterbo è la sosta che allinea cuore, testa e passi. Entri da pellegrino, riparti credente — qualunque sia il tuo passo.

  • Tuscia Living Club: Nasce a Viterbo il Primo Long-Stay Hotel d'Italia per Senior Attivi

    Una Rivoluzione nella Ricettività: Libertà Alberghiera e Comunità per la Terza Età Nel cuore della Tuscia, a Viterbo, sta per aprire una realtà che promette di rivoluzionare il concetto stesso di ospitalità italiana per i senior. Parliamoci chiaro: non è una casa di riposo . È un hotel vero, con 47 camere modernizzate, classificato 3 stelle, dove sei cliente, non paziente. Dove esci quando vuoi, torni quando vuoi, e nessuno ti chiede permesso. Tuscia Living Club è il primo long-stay hotel della Tuscia pensato per senior attivi dai 65 agli 80 anni: persone autonome che non vogliono finire in una RSA ma nemmeno restare sole in case troppo grandi e costose da gestire. Persone che vogliono vivere, non sopravvivere. Oltre il Turismo Tradizionale: Un Nuovo Modo di Abitare il Territorio La formula è tanto semplice quanto rivoluzionaria: da un mese a periodi permanenti nell'antica città dei Papi, con tutti i servizi di un hotel di qualità ma con la libertà totale di una vera casa. Pensione completa, attività culturali, escursioni, assistenza 24/7, ma zero vincoli. Vuoi passare una settimana dai figli? Vai. Vuoi partire per un viaggio? Parti. Sei cliente di un hotel, non recluso di un'istituzione. L'idea nasce dalla trasformazione dell' Hotel Residenza Nazareth , struttura gestita dalla Famiglia Pericoli che vanta 50 anni di esperienza nell'ospitalità turistico-alberghiera. Non improvvisati del settore anziani, ma professionisti dell'accoglienza che hanno deciso di specializzarsi in una nicchia emergente e ancora scoperta in Italia. Perché Proprio la Tuscia? La scelta di Viterbo non è romantica, è strategica. E i numeri lo dimostrano: Costo della Vita -40% rispetto a Roma : Stessa qualità, prezzi umani. Una spesa che a Roma costa 100 euro, qui costa 60. E parliamo di prodotti di qualità, non robaccia. Collegamenti Perfetti : 50 km da Roma, treno diretto dalla stazione FS a 2 km dall'hotel. A1 a 15 km. Aeroporto di Fiumicino a 80 km, Ciampino a 90 km. Non sei isolato, sei strategico. Centro Storico UNESCO a 1 km : Il quartiere medievale di San Pellegrino, piazza del Plebiscito, il Palazzo dei Papi. Cultura millenaria (Etruschi, Papi) a portata di passeggiata, non di gita organizzata. Terme Naturali Gratuite a 5 km : E per la piscina termale, Tuscia Living offre servizio navetta incluso. Niente stress di guidare, ti portano e ti riprendono. Clima Mite : Inverni dolci, estate piacevole. Non crepi di caldo ad agosto né geli a gennaio. Puoi stare fuori 10 mesi l'anno. Civita di Bagnoregio a 25 km : Il borgo che muore, uno dei più belli d'Italia. E decine di altri gioielli medievali nel raggio di 30-40 km: Calcata, Bomarzo, Tuscania, Tarquinia. Sicurezza e Tranquillità : A Viterbo si gira ancora a piedi la sera. Zero criminalità, zero stress urbano. Ma con tutti i servizi di una città vera: ospedali, negozi, cultura. Tre Formule, Zero Fregature Tuscia Living Club propone tre formule chiare, con prezzi tutto incluso. Niente sorprese, niente costi nascosti: Tuscia Discovery (€97/giorno, 1-4 settimane) Per chi vuole conoscere la Tuscia prima di decidere: Pensione completa Tutte le attività del Tuscia Living Club incluse Escursioni guidate Camera singola con bagno privato Wi-Fi illimitato Winter Resident (da €2.112/mese per Founding Members, 1-6 mesi) La formula più popolare, perfetta per lo svernamento o lunghi periodi: Tutto incluso : pensione completa, attività, escursioni Camera singola con bagno (camere doppie: €1.300/persona, matrimoniali: €1.200/persona) Pulizie 2 volte a settimana Cambio biancheria regolare Assistenza 24/7 Wi-Fi illimitato Parcheggio incluso Lavanderia self-service Prezzo normale: €2.437/mese - Founding Members: €2.112/mese (-13%) Tuscia Home (da €1.868/mese per Founding Members, 6-12 mesi rinnovabile) Per chi vuole trasferirsi stabilmente: Tutto della formula Winter Resident + Camere doppie: €1.300/persona, matrimoniali: €1.200/persona Domiciliazione postale Pausa di 30 giorni all'anno (vai dove vuoi, quando vuoi) Ospitalità familiari fino a 14 giorni Priorità nelle prenotazioni Sconto fedeltà Prezzo normale: €2.193/mese - Founding Members: €1.868/mese (-15%) Nota importante : I prezzi possono diminuire per camere di dimensioni ridotte. Vale sempre la pena chiedere tutte le opzioni disponibili. Cosa Fai Tutto il Giorno? Quello che Ti Pare Le attività sono incluse, non obbligatorie. Partecipi se vuoi, stai per conto tuo se preferisci. Zero pressione, zero animatori tipo villaggio turistico. Attività Settimanali del Tuscia Living Club: Ginnastica Dolce : 2 volte a settimana. Niente acrobazie, solo movimento sano Escursioni e Terme : Settimanali. Con trasporto organizzato, guide competenti Conferenze Culturali : Mensili. Storia locale, arte, cultura (in collaborazione con Viterbolandia ) Cinema e Musica : Serali. Sala cinema dedicata Corsi Creativi : Vari. Pittura, ceramica, fotografia Aperitivo Sociale : Ogni venerdì. Per chi vuole, non per chi deve Spazi Comuni a Disposizione: Biblioteca e sala lettura Sala giochi e carte Parco attrezzato (panchine per leggere, doppi servizi, distributori bevande) Terrazza solarium Sala cinema ed eventi Tutte le attività e tutti gli spazi sono inclusi nel prezzo. Zero costi aggiuntivi. La tua giornata tipo? Ginnastica dolce al mattino, passeggiata in centro storico, pranzo in compagnia, conferenza culturale o escursione al pomeriggio, aperitivo con gli altri residenti. Oppure: alzarti quando vuoi, fare quello che ti pare, uscire con chi vuoi, tornare quando ti va. Libertà totale. L'Importanza dell'Innovazione nel Settore Turistico Questa nuova forma di ricettività non è filantropia, è business intelligente. E risponde a un bisogno reale che in Italia nessuno sta intercettando. I senior di oggi non sono quelli di trent'anni fa. Hanno 70 anni ma ne dimostrano 55. Usano smartphone, prenotano voli online, viaggiano, vanno a concerti. Hanno pensioni decenti e voglia di vivere. Ma l'offerta italiana cosa propone? O hotel per soggiorni da weekend (costosi, ripetitivi, senza relazioni), o RSA e case di riposo (per chi non è più autonomo). Il segmento intermedio è scoperto : senior autosufficienti che non vogliono più gestire casa, bollette, manutenzione, solitudine, ma che non hanno bisogno di assistenza medica continua. Persone che potrebbero spendere €1.800-2.200 al mese per vivere bene, senza pensieri, in un contesto stimolante. In Spagna e Portogallo questo modello funziona da anni. Migliaia di pensionati nord-europei passano 3-6 mesi d'inverno al sud, con formule long-stay che costano meno di casa loro e offrono clima migliore, servizi, comunità. L'Italia, con il suo patrimonio culturale infinitamente superiore, è rimasta indietro. Tuscia Living colma questo vuoto . E se funziona a Viterbo, il modello è replicabile in decine di città italiane di medie dimensioni: Ascoli Piceno, Urbino, Orvieto, Gubbio, Lucca, Mantova. Tutte potrebbero sviluppare offerte simili, creando una rete nazionale di destinazioni long-stay per senior attivi. Questo significherebbe: Destagionalizzazione del turismo (residenti tutto l'anno, non solo estate) Alto valore aggiunto (€1.800-2.200/mese per persona vs €100-150 per weekend) Rivitalizzazione dei centri storici che rischiano lo spopolamento Creazione di servizi che beneficiano anche i residenti locali Indotto economico diffuso (negozi, ristoranti, cultura, trasporti) Non è turismo estrattivo, è economia circolare: i senior vivono il territorio, il territorio offre qualità della vita, tutti ci guadagnano. Il Valore per la Comunità Locale Un ospite che soggiorna tre mesi non è un turista mordi e fuggi. Diventa parte della comunità, anche se temporanea: Spende nel territorio : Ristoranti, negozi, bar, mercati, servizi. Non solo l'hotel, ma tutto l'indotto locale Partecipa alla vita culturale : Eventi, conferenze, spettacoli. Pubblico pagante per iniziative che spesso soffrono di scarsa affluenza Crea relazioni : Conosce negozianti, frequenta gli stessi posti, diventa cliente abituale Porta altri turisti : Amici e parenti vengono a trovarlo, scoprendo a loro volta la Tuscia Può condividere competenze : Un architetto in pensione che partecipa a progetti culturali, un'insegnante che tiene corsi, un artigiano che trasmette saperi Non è retorica. È economia reale: un senior che spende €2.000/mese nell'hotel genera altri €500-800/mese di indotto nel territorio (ristoranti, shopping, cultura, trasporti). Moltiplicato per 40-50 residenti, sono €20.000-30.000 al mese che entrano nell'economia locale. Ogni mese, tutto l'anno. Per un territorio come la Tuscia, che fatica a trattenere giovani e servizi, avere 50 residenti temporanei che spendono, consumano cultura, e portano vitalità non è poco. È un modello di sviluppo sostenibile e intelligente. Chi C'è Dietro: La Famiglia Pericoli e 50 Anni di Ospitalità Tuscia Living Club non è un esperimento improvvisato. È il frutto di 50 anni di esperienza della Famiglia Pericoli nella gestione di strutture alberghiere e RTA. Non improvvisati del settore assistenziale che si sono inventati albergatori, ma il contrario: professionisti dell'accoglienza che hanno deciso di specializzarsi in una nicchia emergente. Hotel Residenza Nazareth è una struttura certificata 3 stelle con 47 camere modernizzate nel cuore del centro storico UNESCO di Viterbo. Licenze in regola, assicurazione RC professionale, staff formato specificamente per il senior care. Serietà, non promesse. Come dichiarano i proprietari: "Da 50 anni la nostra famiglia gestisce strutture alberghiere e RTA con passione e professionalità. Tuscia Living Club rappresenta la nostra nuova sfida: offrire ai senior attivi un'ospitalità di qualità che rispetti libertà e dignità, con tutta l'esperienza che ci contraddistingue." I Valori: Passione per l'ospitalità : Oltre 20 anni ad accogliere ospiti, trasformando ogni soggiorno in un'esperienza positiva Rispetto per le persone : Dignità e autonomia prima di tutto. Non assistiamo, accompagniamo Senso di comunità : Creare spazi dove nascono amicizie vere, non forzate Le Collaborazioni: Tuscia Living Club collabora con Viterbolandia per le attività culturali (conferenze, visite guidate, valorizzazione del territorio), ha convenzioni con medici locali per l'assistenza sanitaria, e organizza trasporto navetta per la piscina termale. Un network di servizi pensato per farti vivere bene, non solo sopravvivere. Una Visione Replicabile Se Tuscia Living funziona a Viterbo – e ci sono buone ragioni per credere che funzionerà – il modello è esportabile. Non serve reinventare nulla, serve copiare intelligentemente. Città ideali per replicare il modello: Dimensioni medie (40.000-100.000 abitanti) Centro storico ricco di patrimonio culturale Buoni collegamenti con grandi città Clima favorevole (almeno 9 mesi vivibili) Costo della vita contenuto Servizi sanitari adeguati Esempi concreti : Ascoli Piceno, Urbino, Orvieto, Gubbio, Lucca, Mantova, Matera, Siena, Perugia. Decine di città italiane che hanno tutto per attrarre senior long-stay, ma zero offerta strutturata. Il mercato potenziale è enorme: In Italia : 14 milioni di over-65, molti soli, con pensioni medie €1.200-1.800 In Europa : 90 milioni di pensionati, molti nord-europei cercano inverni al sud Tendenza crescente : La generazione baby-boomer (1945-1964) sta entrando nella terza età con aspettative completamente diverse dalle generazioni precedenti Non serve inventare, serve intercettare una domanda che esiste già ma non trova offerta adeguata. Tuscia Living fa da apripista. Se funziona qui, può funzionare ovunque ci siano le condizioni giuste. Conclusione: Una Soluzione Che Mancava Tuscia Living Club riempie un vuoto enorme nel mercato italiano. Non è per tutti: se vuoi assistenza medica h24, vai in una RSA. Se sei completamente autosufficiente e felice nella tua casa, resta lì. Ma se sei nel mezzo – autonomo ma solo, attivo ma stanco della gestione domestica, curioso ma senza voglia di organizzare tutto da solo – questa è la tua soluzione. Per la Tuscia è un'opportunità strategica : portare residenti temporanei di qualità che spendono nei negozi locali, frequentano ristoranti, partecipano a eventi culturali, invitano amici e parenti a trovarli. Un indotto economico distribuito tutto l'anno, non concentrato in estate. Turismo destagionalizzato e ad alto valore aggiunto. Per il settore dell'ospitalità è un esempio concreto di come si può evolvere: non più solo pernottamenti di una notte o weekend, ma soggiorni di qualità che generano relazioni, comunità, valore reciproco. Per i senior attivi è un'alternativa tra la solitudine domestica e l'istituzionalizzazione. Una terza via che rispetta la libertà e la dignità, offrendo sicurezza e comunità senza togliere autonomia. I numeri sono chiari: da €1.868/mese per i Founding Members, tutto incluso. Meno di quanto costa mantenere casa, bollette, spesa, badante part-time. Con in più attività, cultura, comunità, assistenza 24/7, zero pensieri.

  • 🏛️ ELOGIO DELLA LENTEZZA Quando la Diffidenza Diventa Saggezza

    Ovvero: perché Viterbo non ha bisogno di salvatori, ma di chi sa ascoltare C'è una frase che a Viterbo si sente spesso, pronunciata con un misto di frustrazione e sufficienza: "I viterbesi non capiscono". La si ascolta nei bar del centro storico, nelle riunioni pubbliche, nei progetti che promettono rivoluzioni. La dicono i giovani che vogliono andarsene, i politici che non vengono rieletti, gli imprenditori che falliscono, gli intellettuali che si sentono incompresi. E soprattutto la dicono quelli che tornano da fuori – da Roma, da Milano, dall'estero – carichi di esempi e paragoni, convinti che basti mostrare "come si fa altrove" perché Viterbo si svegli dal suo torpore millenario. Eppure, camminando per via San Pellegrino o sostando in piazza del Plebiscito, sorge un sospetto: e se fossero proprio loro a non capire? E se quella che viene liquidata come resistenza al cambiamento fosse in realtà una forma raffinata di intelligenza collettiva ? 🏺 La memoria lunga dei popoli antichi Viterbo non è nata ieri. Le sue radici affondano nell'epoca etrusca, quando queste terre già conoscevano l'arte della metallurgia e della ceramica, costruivano necropoli che ancora oggi stupiscono per ingegneria e bellezza, amministravano sistemi idraulici complessi. Quando Roma era ancora un villaggio di capanne sul Palatino, la Tuscia era già civiltà. Poi vennero i Romani, poi i Longobardi, poi i Papi. Viterbo è stata capitale dello Stato Pontificio, ha ospitato il conclave più lungo della storia (quello che elesse Gregorio X dopo quasi tre anni di stallo), ha visto nascere e morire imperi, mode, rivoluzioni. Ha attraversato 27 secoli senza mai scomparire. Questa longevità non è un caso. È il risultato di una capacità ancestrale: saper distinguere ciò che dura da ciò che passa . I viterbesi hanno imparato – a proprie spese, attraverso secoli di dominazioni, promesse mancate, progetti falliti – che non tutto ciò che luccica è oro. Hanno sviluppato un radar naturale per i ciarlatani , quegli entusiasti di passaggio che arrivano con soluzioni miracolose, parlano tanto, promettono molto, e poi svaniscono lasciando debiti e macerie. Questa diffidenza non è ignoranza. È saggezza sedimentata . 🔥 Santa Rosa: la tradizione che non delude mai Vogliamo parlare di continuità? Di un progetto che "funziona"? Santa Rosa , il 3 settembre, da 770 anni, non delude mai. Nessun comitato tecnico-scientifico, nessun consulente esterno, nessun "esperto di eventi". Solo Facchini, artigiani, volontari, quartieri che si tramandano il sapere di generazione in generazione. Novanta quintali di ferro, legno e cartapesta portati a spalla per le vie del centro storico, tra ali di folla che non mancano mai l'appuntamento. Un'organizzazione spontanea, democratica, popolare che ogni anno produce un capolavoro effimero di arte, ingegneria e devozione. Nessun brand manager potrebbe replicarlo. Nessun influencer potrebbe venderlo meglio. Funziona perché è autentico, perché è radicato, perché appartiene davvero alla comunità. Non ha bisogno di marketing: è già nella pelle di chi lo vive . Questo è il genio di Viterbo: quando qualcosa è vero, quando nasce dal basso, quando risponde a un bisogno profondo della comunità, allora dura . E dura secoli. 💎 Le nicchie di eccellenza: cultura che resiste al tempo Mentre il mondo corre verso l'omologazione – stessi negozi, stesse piazze, stesso cibo industriale ovunque – Viterbo conserva nicchie di eccellenza che altrove sono scomparse. La cultura etrusca : musei, necropoli, siti archeologici custoditi e studiati con cura. Non sono "attrazioni turistiche" da selfie compulsivo. Sono testimonianze di una civiltà che questa terra ha metabolizzato nel suo DNA. L'architettura medievale : un centro storico autentico, non ricostruito, non plastificato per turisti. Case, fontane, chiese, palazzi che hanno attraversato guerre, terremoti, mode architettoniche senza perdere la propria identità. Il profferlo viterbese, le scale esterne, le bifore, i loggiati: un linguaggio architettonico unico che parla ancora oggi. La cultura culinaria : acquacotta, fiori di zucca, lombrichelli, castagne, nocciole, olio extravergine. Non sono "prodotti tipici" confezionati per il mercato del folklore. Sono cucina vera, povera, stagionale, legata alla terra. Piatti che le nonne ancora preparano come cent'anni fa, tramandandosi ricette a voce, senza food blogger e stellette Michelin. Le arti e i mestieri : ancora oggi a Viterbo ci sono artigiani che lavorano la pietra, il ferro, il legno con tecniche antiche. Non per nostalgia, ma perché funzionano . Perché certi saperi manuali, certe conoscenze tecniche, non possono essere sostituite da app e tutorial su YouTube. Tutto questo non è "folklore per turisti". È identità viva , tramandata con cura precisamente perché i viterbesi hanno imparato a diffidare delle mode passeggere. 🐌 Lentezza come resistenza Nel mondo contemporaneo, la velocità è diventata un feticcio. Tutto deve essere "rapido": comunicazione, cibo, relazioni, successo. Le città competono per essere "smart", "innovative", "connesse". Si corre verso il futuro senza sapere bene dove si stia andando, pur di non restare indietro. Viterbo, invece, si prende il suo tempo . Non è pigrizia. Non è arretratezza. È una forma sottile di resistenza culturale . Mentre altrove i centri storici vengono svuotati e trasformati in musei a cielo aperto o in parchi giochi per turisti mordi-e-fuggi, Viterbo ancora ci vive dentro . Ci sono negozi di quartiere, botteghe artigiane, famiglie che abitano da generazioni negli stessi palazzi. Il centro storico non è un set cinematografico: è un organismo vivo. Questa lentezza preserva le relazioni umane. Il barista che ti conosce per nome. Il fornaio che sa cosa prendi di solito. L'anziano seduto sulla panchina che racconta storie. Sono questi piccoli gesti, queste reti invisibili di socialità, che fanno di un luogo una comunità . La fretta omologa. La lentezza differenzia. E in un mondo che sta scoprendo sulla propria pelle i costi della velocità a tutti i costi – ansia collettiva, depressione, perdita di senso, crisi ambientale, superficialità relazionale – forse la lentezza viterbese non è un difetto da correggere, ma un valore da proteggere . 🪤 La trappola della superficialità Ogni mese spunta un nuovo "evento" che promette di "mettere Viterbo sulla mappa". Arriva qualcuno con slide colorate, strategie social, partnership internazionali. Parla di potenziale inespresso, di occasioni perdute, di come "altrove" si fa meglio. I viterbesi ascoltano, educati. Sorridono. Annuiscono. Poi tornano a casa e aspettano. Aspettano di vedere se dietro le parole c'è sostanza. Se dopo l'evento di inaugurazione, ci sarà un lavoro quotidiano. Se chi promette tanto sarà ancora qui tra un anno, o se sarà già altrove a vendere la stessa ricetta miracolosa a un'altra città. Spesso, purtroppo, hanno ragione ad aspettare. Perché la superficialità contemporanea produce eventi, non istituzioni. Produce like, non relazioni. Produce entusiasmi stagionali, non progetti duraturi. I viterbesi lo sanno , perché lo hanno visto troppe volte. Per questo non si entusiasmano facilmente. Non perché siano cinici, ma perché hanno imparato – attraverso secoli di storia – che ciò che dura si costruisce lentamente, dal basso, con pazienza . 🔨 Chi critica, raramente costruisce C'è un paradosso interessante: quelli che più criticano "i viterbesi che non capiscono" sono spesso gli stessi che, passato l'entusiasmo iniziale, spariscono. Tornano a Roma, a Milano, all'estero. Lasciano progetti incompiuti, promesse mancate, disillusioni. Chi invece costruisce davvero – le associazioni che tengono vivo il tessuto sociale, gli artigiani che tramandano i mestieri, gli operatori culturali che organizzano eventi senza budget milionari, i ristoratori che difendono la cucina tradizionale, i Facchini che portano Santa Rosa – raramente critica . Perché chi lavora seriamente non ha tempo per lamentarsi. Fa, non parla . 🛡️ Conclusione: l'orgoglio discreto Viterbo non ha bisogno di essere "svegliata". Non ha bisogno di salvatori che arrivano da fuori con la soluzione pronta. Non ha bisogno di rinnegare la propria identità per inseguire mode passeggere. Ha bisogno, semmai, di riconoscere il valore di ciò che già possiede : una storia millenaria, tradizioni vive, eccellenze culturali e enogastronomiche, un tessuto sociale ancora coeso, una capacità di resistenza culturale che è una forma di saggezza. Ha bisogno di chi ascolta prima di parlare . Di chi studia prima di giudicare . Di chi costruisce invece di criticare . I viterbesi capiscono benissimo. Capiscono chi viene per fare davvero e chi viene per fare scena. Capiscono la differenza tra un progetto solido e un fuoco di paglia. Capiscono che la fretta è nemica della qualità. La loro diffidenza non è chiusura mentale: è intelligenza storica . E forse, in un mondo che corre sempre più veloce verso il nulla, la vera rivoluzione è proprio questa: resistere . Resistere alla superficialità.Resistere all'omologazione.Resistere alla fretta. Conservare, tramandare, proteggere ciò che ha valore. Andare piano, ma andare lontano. Come Viterbo ha sempre fatto. Come farà ancora per secoli. Giano di Vico per Viterbolandia

  • 🏰 Proceno, il piccolo tesoro della Tuscia

    C’è un borgo, lassù al confine tra Lazio e Toscana, che sembra uscito da un racconto antico. Proceno , sospeso tra la Valle del Paglia e i Monti Volsini , custodisce la memoria di un passato etrusco, il respiro dei castelli medievali e la calma gentile dei paesi che non hanno fretta. 📍 Dove si trova Adagiato su una collina a 418 metri di altitudine , Proceno appartiene alla provincia di Viterbo e conta poco più di 600 abitanti .Sorge vicino ad Acquapendente (3 km in linea d’aria) e dista 63 km da Viterbo .Il borgo domina la confluenza del fiume Paglia con il torrente Stridolone , in una posizione naturale che un tempo serviva a controllare i valichi tra Lazio, Toscana e Umbria.Oggi fa parte dei “Borghi Autentici d’Italia” , e il suo fascino discreto è rimasto intatto. 🚗 Come arrivare In auto: da Viterbo si percorrono circa 56 km (55 minuti) ; da Acquapendente bastano 3 km.Il casello A1 di Orvieto dista 30 km. In autobus: collegamenti giornalieri Cotral tra Viterbo e Acquapendente (circa 1h05), poi navette locali verso Proceno. In aereo: gli aeroporti più vicini sono Roma e Perugia , entrambi a circa 1h30 di viaggio. 🏺 Storia e leggende Le origini di Proceno si perdono nel tempo, tra storia etrusca e mito .Una leggenda narra che Porsenna , re di Chiusi e lucumone dell’Etruria, durante una battuta di caccia nei boschi tra il Paglia e lo Stridolone, affrontò un cinghiale leggendario .La bestia si immobilizzò in aria e cadde ai suoi piedi: segno della Dea Uni .Sul colle del prodigio, Porsenna innalzò una stele e fondò un insediamento chiamato “Procenum” . Nel 976 il borgo passò sotto Orvieto; fu poi fortificato da papa Gregorio V (997), distrutto dalle truppe di Enrico IV (1083) e ricostruito nel 1097 .Nel Cinquecento fu governato dagli Sforza , poi dai Mozzanti , Selvi e infine tornò allo Stato Pontificio , fino all’Unità d’Italia.Secondo la tradizione, Sant’Agnese Segni ricevette qui l’Ostia consacrata da un angelo — un episodio che ancora oggi vive nella devozione popolare. 🏰 Cosa vedere a Proceno 🏯 La Rocca Medievale Costruita su uno sperone di roccia vulcanica , la Rocca domina il paese con la sua architettura difensiva: mura merlate, tre torri, feritoie e una sola porta d’accesso .È uno dei pochi castelli medievali rimasti intatti nel Lazio.Dalla sommità, lo sguardo spazia sui boschi di castagni e funghi , fino al Monte Amiata e Civitella d’Agliano .Oggi ospita eventi e visite guidate che fanno rivivere la vita medievale del borgo. 🏛️ Palazzo Sforza Edificato nel 1550 dal cardinale Guido Ascanio Sforza , probabilmente su progetto di Antonio da Sangallo il Giovane , il palazzo conserva splendidi affreschi rinascimentali ispirati al Vecchio Testamento e alle leggende etrusche.Nei piani superiori è allestito il Museo della Civiltà Contadina , che racconta la vita rurale della Tuscia tra ‘800 e ‘900. ⛪ Le chiese Chiesa di Sant’Agnese : edificio circolare eretto sulle rovine di un antico monastero. Accanto, l’“ Orto del Monastero ” con un ulivo secolare, dove si dice che la santa ricevette dieci volte l’Eucaristia da un angelo. San Martino : semplice struttura gotica del XIII secolo in tufo con affreschi del XIV–XV secolo. Santa Maria del Giglio : costruita nel XVI secolo, custodisce resti di affreschi e frammenti di decorazioni più antiche. 🌳 Sentieri e natura Proceno è il punto di partenza per escursioni lente e panoramiche: Il Sentiero dei Mulini (8 km): segue il corso del fiume Paglia tra antichi mulini ad acqua, boschi e radure. Il Percorso delle Torri : collega Proceno ad altri borghi della Francigena, tra panorami mozzafiato e sentieri di cresta. Perfetti per chi ama il trekking lento e la fotografia d’autunno. 🍷 Tradizioni e sapori Proceno è famoso per il suo Aglio Rosso , presidio di autenticità e orgoglio contadino.Ha bulbi perfetti, un aroma intenso e un gusto deciso.Si usa in piatti tradizionali come l’agnello all’aglio rosso , il burro aromatizzato e i fagioli alla procenese .Tra i dolci, spicca il Biscotto di Sant’Antonio , intrecciato a mano e profumato di anice.Ogni anno, durante la Festa dell’Aglio Rosso , il borgo si riempie di profumi e stand gastronomici che raccontano l’identità del territorio. 🕊️ Proceno e la Via Francigena La Via Francigena attraversa Proceno come una vena di tempo antico.I viandanti possono scegliere tra due varianti : un percorso di valle , più dolce e scorrevole, o un percorso di monte , più impegnativo ma ricco di viste spettacolari. Proceno accoglie entrambi con ospitalità sincera e ritmo umano .Qui ogni pietra ricorda il passaggio di un pellegrino, ogni porta è un invito.Un luogo dove storia, natura e spiritualità si intrecciano in un’unica esperienza di autenticità medievale. ✍️ Viterbolandia riflette Proceno non chiede di essere scoperto: aspetta, come fanno i luoghi che conoscono il valore del tempo.Camminando per le sue strade, si percepisce la misura delle cose vere — la pietra, l’aria, il passo lento.E quando il viaggio lungo la Francigena conduce fin qui, l’impressione è di essere arrivati in un luogo che non finisce, ma continua a camminare dentro di te. 📍 Fonti principali: Borgoproceno · Lazio Nascosto · E-Borghi · Wikipedia · Comune di Proceno · Alisei Trek · VieFrancigene.org

  • 🚶‍♀️ Sulla Francigena, verso Viterbo: il passo lento che fa bene al tempo

    Ogni tanto l’Italia torna a camminare.Non in fila, ma in silenzio. Non per arrivare, ma per ritrovarsi.La Via Francigena — quel filo d’Europa che lega Canterbury a Roma — è tornata a pulsare forte nella Tuscia , dove i pellegrini diventano viaggiatori e il viaggio, esperienza. Negli ultimi anni il flusso è cresciuto a doppia cifra: +20% nel 2024 , con arrivi da oltre 50 Paesi e un dato sorprendente — un pellegrino su cinque ha meno di 25 anni .Il cammino non è più solo preghiera: è un ritorno all’essenziale.E chi arriva a Viterbo , oggi, trova una città viva, che ha imparato a rallentare senza fermarsi. 📊 I numeri non mentono Nel secondo trimestre 2025 , Viterbo segna +17,16% presenze turistiche e +10,25% pernottamenti rispetto al 2024.I turisti arrivati sono stati 52.721 , con la tassa di soggiorno salita da 130.000 a 166.000 euro .Una crescita reale, misurabile, sostenuta da chi percorre la Francigena, ma anche da chi la racconta, la cura, la ospita. Nei comuni di Proceno,Acquapendente, Bolsena, Montefiascone, Vetralla e Sutri , l’accoglienza si moltiplica: piccoli ostelli, agriturismi, dimore di charme.Un ecosistema che respira insieme, spinto da una filosofia semplice: camminare è un atto economico, culturale e umano. 🌿 Le ragioni del rinascimento Dietro a questi numeri non ci sono miracoli, ma scelte.Il Ministero del Turismo ha stanziato 1,7 milioni di euro per la messa in sicurezza e la valorizzazione del percorso, mentre il Comune di Viterbo lavora sulla manutenzione e sull’accessibilità dei tratti locali, sul coordinamento tra le varie strutture e servizi dedicati, potenziamento della segnaletica e tanto altro, perche' sia un viaggio magnifico e una forte esperienza interiore. E intanto cresce una rete di operatori privati che credono nel turismo lento come investimento sul futuro, non come moda. Camminare qui significa attraversare boschi, terme, pietra e silenzi .Ogni passo porta con sé una storia, un accento, un piatto caldo.E a fine giornata, ciò che serve davvero è un luogo che accolga il corpo stanco e la mente leggera. 🏡 Nazareth Residence: il riposo dopo la strada Chi giunge a Viterbo lungo la Francigena scopre che non tutte le soste si somigliano.Il Nazareth Residence , a due passi dal quartiere medievale di San Pellegrino , è una di quelle che restano impresse.Non per lusso, ma per equilibrio: ampie camere, spazi verdi, silenzio, una grande chiesa annessa e servizi pensati per chi viaggia a piedi o in gruppo . Qui si può dormire, ma anche respirare , partecipare a momenti di condivisione, preparare la tappa successiva o restare qualche giorno in più, come spesso fanno i pellegrini che finiscono per chiamarlo “casa di passaggio”.Un luogo che interpreta perfettamente lo spirito della Francigena: ospitalità, misura e autenticità . 🔭 Cammini che disegnano futuro Le stime per il 2026 confermano il trend in crescita e spingono verso un obiettivo condiviso: un osservatorio stabile sul turismo della Francigena e la candidatura a Patrimonio dell’Umanità UNESCO .Ma la vera rivoluzione è già iniziata.È nei passi che ogni giorno attraversano la Tuscia, nei racconti che diventano itinerari, e in chi sa accogliere con semplicità e senso del tempo. ✍️ Viterbolandia riflette La Francigena non ha mai smesso di parlare, siamo noi che abbiamo ricominciato ad ascoltarla.E forse Viterbo, con i suoi muri antichi e la sua calma sapiente, era il posto giusto per farlo.Perché qui il cammino non finisce: si trasforma in accoglienza, in racconto, in respiro condiviso. 📚 Fonti principali TusciaUp · Quotidiano La Voce · Corriere di Siena · VieFrancigene.org · AEVF Stats · Comune di Viterbo · Ministero del Turismo · Trekking.it · Sloways · CNA Viterbo · Atti ASITA

  • 🍁 "Foliage" “Quando gli alberi si spogliano, la Tuscia si riveste di magia”

    La stagione del respiro lento C’è un tempo dell’anno in cui la Tuscia sembra trattenere il fiato. Le colline ammorbidiscono i contorni, i boschi si tingono di rame e l’aria profuma di terra, di castagne e di pioggia.È l’autunno, la stagione in cui il foliage trasforma il paesaggio in un mosaico dorato e malinconico. Qui, tra Viterbo, Ronciglione, Caprarola e Torre Alfina , la natura si mette in scena come in un affresco rinascimentale: ogni foglia è una pennellata, ogni raggio di sole un gesto divino. La Faggeta del Monte Cimino: il cuore dorato d’Europa Salendo verso il Monte Cimino , i rumori svaniscono e il mondo si riduce al passo sul fogliame. I faggi, altissimi e solenni, filtrano la luce in mille sfumature di oro antico, ambra e carminio .Dichiarata Patrimonio Unesco , questa foresta primordiale è il tempio del silenzio: qui si entra in punta di piedi, quasi con devozione.Il sentiero che conduce verso l’antica acropoli protostorica è un viaggio nella memoria del mondo. Ogni curva apre scorci che sembrano usciti da un sogno nordico, ma con l’anima mediterranea che solo la Tuscia sa donare. Sedetevi un momento: ascoltate il respiro del vento. È la voce dell’autunno che passa tra i rami, la stessa da secoli. Monte Fogliano e il Lago di Vico: dove l’acqua riflette il tempo Sotto Monte Fogliano, il Lago di Vico diventa uno specchio che moltiplica la bellezza.Le faggete si piegano sull’acqua, tingendo la superficie di rossi, gialli e verdi cangianti . È un luogo di pace profonda, quasi intatta, dove il passo si fa lento e il cuore si disarma. Il sentiero che conduce all’ Eremo di San Girolamo è una piccola avventura spirituale: si sale tra pietre vulcaniche, muschi e radici contorte, fino a scoprire la quiete del romitorio scavato nella roccia nel XVI secolo .Chi ci arriva trova un silenzio che non è vuoto, ma pieno di memoria. Il vento racconta leggende di monaci e viandanti, e a tratti si sente l’eco del passato lungo le antiche vie romane che attraversano il bosco. Il Bosco del Sasseto: il giardino incantato del conte Cahen A Torre Alfina , ai confini con l’Umbria, si apre un mondo parallelo. Il Bosco del Sasseto è un luogo che non sembra appartenere a questa epoca: alberi storti e secolari si intrecciano con massi vulcanici coperti di muschio , mentre una nebbia leggera danza tra le radici. È un paesaggio da fiaba gotica, sospeso tra la vita e il sogno.Chi percorre i suoi sentieri scopre piccole tracce di un passato dimenticato — ghiacciali, sorgenti, pompe d’acqua — fino ad arrivare al mausoleo neogotico del conte Edoardo Cahen , che volle essere sepolto proprio lì, in mezzo agli alberi che amava.Il Sasseto non si attraversa: si contempla. È uno di quei luoghi che ti chiedono di restare in silenzio, come davanti a una preghiera. Un itinerario di luce e lentezza Tre luoghi, tre anime di una stessa terra.Il Cimino insegna la solennità, Fogliano la quiete riflessa, il Sasseto la meraviglia.Insieme raccontano la Tuscia d’autunno , quella che non si fotografa soltanto, ma si vive respirando piano, accarezzando le cortecce, ascoltando i rintocchi lontani dei borghi. Portate con voi un taccuino, una coperta e una bottiglia di vino locale. Fermatevi dove l’ombra incontra la luce.E se vi perdete tra i sentieri, lasciate che sia il bosco a ritrovarvi. 📍 Luoghi consigliati Faggeta del Monte Cimino – Caprarola Faggeta di Monte Fogliano – Ronciglione / Lago di Vico Bosco del Sasseto – Torre Alfina, Acquapendente 📸 Suggerimento per gli scatti: la luce delle 16:30, quando il sole filtra basso e le foglie diventano trasparenti come vetro antico. ✍️ Testo di Giano di Vico 🕯️ Viterbolandia – dove la Tuscia si racconta da sola.

  • 🩸 Il Santo Prepuzio di Calcata

    Storia di una Reliquia Scomparsa (e di un mistero ancora aperto) 📖 Origini sacre: la circoncisione di Gesù Secondo il Vangelo di Luca (2,21) , Gesù fu circonciso l’ottavo giorno dopo la nascita, come prevedeva la legge mosaica. Da quell’atto rituale – apparentemente marginale – nacque una delle reliquie più curiose e discusse della cristianità: il Santo Prepuzio . 👑 L’angelo, Carlo Magno e Roma La leggenda racconta che un angelo donò il prepuzio a Carlo Magno nell’anno 800, proprio il giorno della sua incoronazione imperiale a Roma. L’imperatore, devoto e stupito, lo consegnò come dono solenne alla città eterna, dove fu custodito nel Sancta Sanctorum , la cappella privata dei papi presso San Giovanni in Laterano. ⚔️ Il Sacco di Roma (1527): l’inferno sulla terra Nel maggio del 1527, 14.000 lanzichenecchi tedeschi e 6.000 soldati spagnoli – mercenari scontenti, affamati e molti di fede luterana – irruppero in Roma. Fu un’ecatombe: Oltre 30.000 morti Monasteri violati, reliquie distrutte La città devastata per 9 mesi Durante il caos, un lanzichenecco fu catturato mentre cercava di fuggire con una piccola reliquia avvolta in un panno prezioso… 🏰 L’arrivo a Calcata Quel soldato fu imprigionato nella Rocca di Calcata , un borgo arroccato tra le forre della Tuscia. Nella sua cella, nascose un oggetto misterioso. Morì senza mai rivelarne l’identità. Solo decenni dopo, nel 1557 , durante alcuni lavori, fu ritrovata una piccola teca con una reliquia e… un profumo inspiegabile – “un odore dolcissimo e celeste” , scrissero i testimoni. Era il Santo Prepuzio , o almeno così si credette. 🎉 Secoli di venerazione Per oltre tre secoli, Calcata visse ogni 1° gennaio una processione dedicata al Santo Prepuzio , nel giorno della Circoncisione del Signore . Chi si recava in pellegrinaggio riceveva 10 anni di indulgenze plenarie . Il reliquiario fu custodito in una teca d’oro nella chiesa parrocchiale, venerato con discrezione e stupore. 🙊 Il silenzio imposto: la scomunica Nel 1900 , la Chiesa decise che non si doveva più parlare del Santo Prepuzio . Un decreto pontificio ne vietava la diffusione sotto pena di scomunica latae sententiae . Motivo? Scetticismo crescente, imbarazzo teologico, timore di profanazioni. La reliquia però non fu rimossa … semplicemente dimenticata . 🕵️ La scomparsa del 1983: furto o occultamento? Nel 1983 , la reliquia – ancora custodita dal parroco Don Dario Magnoni – fu rubata misteriosamente . Nessun segno di effrazione. Nessuna richiesta di riscatto. Nessun sospetto. Le teorie si moltiplicarono: 🔒 Furto per il reliquiario d’oro , di immenso valore? ✝️ Occultamento da parte del Vaticano , per evitare scandali e polemiche? 👻 Oppure sparizione “provvidenziale” , orchestrata da forze invisibili? La verità non è mai emersa. E il Santo Prepuzio… si è dissolto nel mistero. 🌀 Il mistero continua… Oggi, a Calcata, nessuno può più parlare ufficialmente della reliquia . Ma nei vicoli del borgo, tra gli archi etruschi e le botteghe degli artisti, c’è chi ricorda. Chi sorride. E chi sussurra che forse, un giorno, tornerà. 📍 Dove andare se vuoi saperne di più: Calcata Vecchia – passeggia tra le case di tufo e chiedi ai vecchi del paese. Chiesa del SS. Nome di Gesù – dove fu custodita la reliquia fino al 1983. Museo Immaginario del Mistero (in progetto) – una stanza dedicata alla reliquia scomparsa? Chissà… 📌 Articolo curato da Giano di Vico per Viterbolandia 👁️‍🗨️ Immagini evocate con intelligenza artificiale ⚠️ Tutti i contenuti sono a scopo culturale e narrativo

  • 🏰 Montefiascone, Il Balcone del Lago, il Regno del Vino

    Dove il vento canta tra i tetti e il vino scrive poesie: benvenuti a Montefiascone, una terrazza sospesa sulla Tuscia che profuma di storia, tramonti e Trebbiano. 🏰 Un Borgo in Bilico tra Storia e Meraviglia Montefiascone si adagia fiero a oltre 600 metri d’altitudine, come una corona di pietra sul capo della Tuscia. La sua Rocca dei Papi  domina il paesaggio con eleganza medievale: un tempo rifugio estivo per i pontefici, oggi ospita un museo dedicato all’architetto Antonio da Sangallo il Giovane e — dulcis in fundo — offre uno dei belvedere più mozzafiato  d’Italia. Passeggiare per il centro storico è come sfogliare un libro illustrato: ogni palazzo nobiliare, ogni arco di pietra, ogni fontana racconta un capitolo di un racconto che dura da mille anni. 🍷 Est! Est!! Est!!!: Una Leggenda da Degustare Chi ama le storie con lieto fine (e con buon vino) amerà questa: nel 1111, un servo in missione per un vescovo tedesco segnava con “Est!” le osterie dove il vino era buono. Arrivato qui, fu folgorato: “Est! Est!! Est!!!”. E il nome rimase, consacrando uno dei bianchi più iconici d’Italia . Fresco, profumato, con note di frutta bianca e fiori di campo, questo DOC accompagna perfettamente piatti di lago, carni leggere e primi della tradizione viterbese. 🎉 La Fiera del Vino: Tradizione in Festa Ad agosto, Montefiascone diventa il palcoscenico della Fiera del Vino , evento che trasforma il borgo in una sinfonia di sapori, storia e divertimento. Le cantine aprono le porte, le piazze si animano con cortei in costume, spettacoli e il frizzante Palio delle Botti , dove la competizione rotola – letteralmente – tra le vie acciottolate. Un’esperienza che unisce il meglio della Tuscia: il gusto, la bellezza e un pizzico di sana follia medievale. 🗺️ Oltre il Borgo: Esperienze nei Dintorni Montefiascone è anche porta ideale per esplorare il Lago di Bolsena  e i suoi pittoreschi borghi come Marta , Capodimonte , Bolsena stessa , o per perdersi tra i boschi e le necropoli etrusche dell’Alta Tuscia. Gli amanti del trekking possono seguire i passi dei pellegrini lungo la Via Francigena , immersi nella natura e nella spiritualità antica. ✨ Concludendo: Vieni a Montefiascone Montefiascone è una promessa mantenuta . Di bellezza, di sapore, di autenticità. È il posto dove il tempo si prende una pausa e la vista si allarga, libera, come un sorso fresco d’estate. 👉 Prepara la macchina fotografica, prenota una degustazione e lasciati raccontare una storia… sorso dopo sorso.

  • 🏛️ Palazzi Chigi - I due volti dei Chigi nella Tuscia

    Palazzo Chigi a Viterbo e Palazzo Chigi Albani a Soriano nel Cimino La Tuscia è una terra di palazzi nobiliari che raccontano secoli di intrecci familiari, ambizioni politiche e raffinatezze artistiche. Tra i più affascinanti spiccano Palazzo Chigi a Viterbo e Palazzo Chigi Albani a Soriano nel Cimino : due dimore diverse nello stile, ma unite dallo stesso filo dinastico, quello della potente famiglia Chigi , che da Siena giunse fino al cuore del Lazio lasciando un’eredità monumentale. 🏰 Palazzo Chigi a Viterbo 📍 Via Chigi 17 Origini Caetani : costruito nella seconda metà del Quattrocento sui resti di edifici medievali dalla famiglia Caetani , mercanti di allume che dominarono l’economia viterbese. Un Rinascimento senese in Tuscia : il palazzo fu venduto ai Chigi nel 1510. I cortili colonnati ricordano il modello di Palazzo Medici Riccardi di Firenze, simbolo di potere e modernità rinascimentale. Affreschi preziosi : all’interno si trovano opere di Antonio del Massaro (la “Madonna con Bambino”) e di Antonio Tempesta , manierista di fama legato ai Medici e ai Chigi, autore delle scenografiche “Sala di Afrodite” e “Sala di San Paolo”. Curiosità : nel cortile resiste un pozzo rinascimentale con lo stemma Chigi. Secondo la tradizione, da qui si diramavano passaggi segreti verso via San Lorenzo, utili a fughe improvvise o incontri riservati. Vita attuale : parte del palazzo ospita oggi l’ Associazione Musicale Muzio Clementi , che anima le stanze storiche con concerti e rassegne culturali. La proprietà è passata nel tempo alla famiglia Egidi. 🌊 Palazzo Chigi Albani a Soriano nel Cimino 📍 Piazza Vittorio Emanuele Se Palazzo Chigi a Viterbo profuma di Rinascimento urbano, quello di Soriano nel Cimino è un trionfo di natura e architettura barocca . Un progetto ambizioso : voluto dal cardinale Cristoforo Madruzzo a metà Cinquecento, affidato all’architetto Ottaviano Schiratti da Perugia . Nei secoli fu ampliato dagli Albani e infine ereditato dai Chigi grazie a clausole matrimoniali (1852). Fontana Papacqua 💧 : il ninfeo monumentale, scolpito nella roccia, è un inno all’acqua, simbolo di abbondanza e rinascita. Qui si intrecciano loggiati, statue mitologiche e giochi d’acqua che sorprendevano gli ospiti durante feste e ricevimenti. Aneddoti : il nome Papacqua deriva dall’abbondanza delle sorgenti considerate “miracolose”, capaci – secondo la tradizione – di curare malattie e ridare vigore ai pellegrini. Vanvitelli e il Barocco : nel Settecento, l’architetto Luigi Vanvitelli contribuì ad arricchire il complesso con elementi scenografici barocchi. Vita mondana e sacralità : il palazzo ospitò papi, sovrani e nobiltà romana. Nei giardini all’italiana si svolsero feste raffinate con fontane che zampillavano a sorpresa, giochi d’acqua destinati a stupire e divertire. Esoterismo e simboli nascosti 🔮 : tra le statue e i sotterranei si celerebbero simboli rinascimentali legati all’acqua e alla rinascita spirituale. Oggi, dopo importanti restauri curati dal Ministero della Cultura, Palazzo Chigi Albani continua a incantare con i suoi giardini e la sua architettura monumentale. 👑 Le grandi famiglie della Tuscia: Chigi, Albani e Caetani I Chigi : banchieri senesi, elevarono il loro potere fino al papato con Alessandro VII nel Seicento. A Viterbo e Soriano lasciarono il segno architettonico e simbolico. Gli Albani : famiglia albanese di origine, si intrecciò con il papato e con la Tuscia, dando vita a una stagione di splendore artistico. I Caetani : mercanti di allume, influenzarono l’economia di Viterbo nel Quattrocento, lasciando tracce in diversi palazzi cittadini. ✨ Curiosità e leggende Nel giardino di Palazzo Chigi Albani i giochi d’acqua nascosti sorprendevano gli invitati con improvvisi zampilli. Nei sotterranei si parlava di riti iniziatici e simboli esoterici legati all’acqua, forza vitale del Rinascimento. A Viterbo, il pozzo di Palazzo Chigi è rimasto nei secoli al centro di racconti popolari su fughe segrete e congiure. 🎶 Due palazzi, una sola eredità Palazzo Chigi a Viterbo e Palazzo Chigi Albani a Soriano nel Cimino non sono soltanto splendidi edifici: sono capitoli di un’unica storia , quella delle grandi famiglie che hanno intrecciato i loro destini nella Tuscia. Tra stemmi nobiliari, affreschi manieristi, ninfei barocchi e leggende popolari, questi luoghi continuano a parlarci con la voce del passato, ricordandoci che ogni pietra custodisce una memoria da ascoltare.

  • Il Bistrot di Viterbo: pesce fresco e tocchi di Francia sulla strada per La Quercia

    Da oltre vent’anni il **Bistrot di Viterbo**, in Viale Trieste 96, è un punto di riferimento per la ristorazione della Tuscia. A metà strada tra eleganza e informalità, questo locale ha saputo distinguersi con una proposta culinaria centrata sul pesce freschissimo, arricchita da raffinate incursioni nella tradizione gastronomica francese, diventando una vera “istituzione” per chi ama la buona cucina. Un’atmosfera tra bistrot parigino e giardino estivo Il ristorante si sviluppa in due sale differenti che rispecchiano lo spirito del locale: - una sala interna intima ed elegante, che richiama l’eleganza dei bistrot francesi; - una veranda coperta, chiusa da vetrate, ideale soprattutto in primavera ed estate. Durante la bella stagione, il pergolato esterno diventa lo scenario perfetto per cene romantiche o serate tra amici, mentre l’ampio **parcheggio privato** rappresenta una comodità non da poco per i clienti. La cucina: l’arte nel piatto Il cuore del Bistrot è la sua cucina, riconosciuta per la qualità e la freschezza del pesce. I piatti nascono da ricette semplici ma mai banali, capaci di esaltare i sapori del mare senza coprirli. Tra gli **antipasti più amati** troviamo: - carpacci e tartare di pesce freschissimo; - moscardini in guazzetto; - alici rosse con pane tostato e burro, ormai un must del locale; - l’*antipasto misto di mare*, ricco e generoso. I **primi signature** spiccano per equilibrio e creatività: paccheri con coda di rospo e pomodorini gialli, paccheri con seppioline e pesto di pistacchio, spaghetti alle vongole veraci, gnocchi agli scampi. Per i **secondi** il ventaglio va dalla tagliata di tonno ai semi di sesamo alla classica grigliata mista, fino alla coda di rospo all’acqua pazza o alla fritttura di mare eseguita con maestria. Le specialità francesi: un tocco raro a Viterbo Oltre al pesce, il Bistrot sorprende con proposte d’ispirazione internazionale, prima tra tutte le **escargots alla bourguignonne**: lumache cucinate secondo tradizione, con burro all’aglio e prezzemolo, servite nel piatto classico con gusci. Una vera chicca per palati curiosi ed estimatori, introvabile altrove in città. Accanto a questa rarità, non mancano foie gras, piatti di carne selezionata e reinterpretazioni raffinate di specialità viterbesi. La cantina e l’accoglienza La **carta dei vini**, ampia e ben curata, propone una selezione che abbraccia etichette viterbesi, nazionali e internazionali, con particolare attenzione alle bollicine. Il personale, come sottolineato da molte recensioni, è cordiale e preparato, attento nel consigliare abbinamenti che completano l’esperienza culinaria. Orari di apertura: - Martedì - Domenica: pranzo 11:00 - 15:00 | cena 19:30 - 22:30 - Lunedì: chiuso ☎️ **Telefono**: 0761 344018 📍 **Indirizzo**: Viale Trieste, 96 - 01100 Viterbo ### Consigli per la visita - Prenotate con anticipo, soprattutto nel weekend. - Non perdete l’occasione di provare le escargots, vera rarità viterbese. - Chiedete il pescato del giorno, spesso ci sono sorprese fuori menù. - Concludete con un dessert: il tiramisù è molto apprezzato dai clienti abituali. Perché scegliere il Bistrot Dopo oltre vent’anni, il Bistrot resta un **pilastro della ristorazione viterbese**. Unisce il meglio del mare con contaminazioni di alta cucina francese, offrendo un’esperienza unica che esce dai canoni delle osterie tradizionali. È perfetto per chi cerca un indirizzo elegante ma non formale, dove la qualità del cibo e l’attenzione al cliente restano sempre al centro. Un ristorante che non smette di confermarsi **una delle tappe gastronomiche imperdibili di Viterbo**. _A cura di Viterbolandia – Il Blog della Tuscia_ Ultimo aggiornamento: **Settembre 2025**

  • ♨️ Le Terme dei Papi: quando l’acqua incontra la storia

    A pochi passi dalle mura medievali di Viterbo, tra vapori sulfurei e leggende papali, si cela un luogo che da secoli unisce cura, spiritualità e meraviglia: le Terme dei Papi . Qui, dove l’acqua sgorga a 58°C dal cuore della terra, si intrecciano memoria etrusca, fasti romani e potere pontificio , in un racconto che ancora oggi attira viaggiatori da tutto il mondo. 📜 Origini antiche: dagli Etruschi a Dante Le sorgenti termali erano già conosciute dagli Etruschi , che le consideravano sacre, e dai Romani , che ne fecero un centro di benessere e architettura. Il Bullicame , la sorgente più celebre, non solo curava i corpi ma ispirava poeti: persino Dante Alighieri , nel XIV canto dell’ Inferno , cita le acque ribollenti paragonandole al fiume infernale del Flegetonte. Un segno che il Bullicame non è solo un luogo di salute, ma anche un simbolo universale di rigenerazione e forza. 👑 Il Bagno del Papa: lusso e spiritualità La vera svolta arrivò nel 1450 , quando papa Niccolò V fece costruire un elegante palazzo fortificato, con mura merlate e sale a volta, per curarsi con le acque di Viterbo. Quel luogo, noto come Bagno del Papa , divenne presto rifugio di pontefici e corti papali. Dopo Niccolò, anche papa Pio II ne promosse l’ampliamento, consolidando la fama di Viterbo come capitale termale della cristianità. Oggi il Bagno del Papa, con la sua architettura suggestiva, resta una testimonianza viva di come la salute e la spiritualità potessero fondersi in un unico spazio. 💧 Il potere delle acque del Bullicame Le acque ipertermali delle Terme dei Papi sono ricche di zolfo, bicarbonato e minerali alcalini , con effetti benefici riconosciuti dalla medicina moderna: leniscono reumatismi e artriti curano malattie della pelle e dell’apparato respiratorio hanno proprietà per il benessere ginecologico e gastroenterico È come se ogni goccia racchiudesse un dialogo millenario tra uomo e natura , tra fede e scienza. 🌿 Dal passato al presente Dopo secoli di splendore, le terme conobbero alterne vicende fino all’Ottocento, quando furono costruiti nuovi stabilimenti. Nel 1989 la grande rinascita: grazie a lavori di restauro e innovazione, le Terme dei Papi sono tornate ad essere uno dei complessi termali più prestigiosi d’Italia . Oggi accolgono ospiti con: una piscina monumentale all’aperto , unica nel suo genere centri wellness e percorsi spa hotel e ristorazione integrati trattamenti riconosciuti dalla medicina specialistica ✨ Viverle oggi: un’esperienza fuori dal tempo Visitare le Terme dei Papi non è soltanto immergersi in acque benefiche. È camminare nella storia , ripercorrendo i passi di etruschi, imperatori e papi. È lasciarsi avvolgere dal vapore che sale dalla terra, ascoltare il silenzio interrotto solo dal gorgogliare delle sorgenti, ritrovare un equilibrio tra corpo e spirito. 🗝️ Consiglio di Viterbolandia Se venite a Viterbo, non fermatevi solo alla città medievale : regalatevi qualche ora alle Terme dei Papi. Andateci al tramonto: la piscina monumentale illuminata dal sole calante vi farà capire perché queste acque non appartengono solo alla salute, ma anche alla bellezza e alla memoria. 👉 Le Terme dei Papi non sono semplicemente un luogo di benessere. Sono un patrimonio storico e naturale , una porta d’accesso privilegiata per comprendere la profonda unione tra Tuscia, acqua e sacralità .

  • 🏛️ La Necropoli dei Monterozzi di Tarquinia: il mondo dipinto degli Etruschi

    Nel cuore della Tuscia, su una collina che guarda il mare, si estende uno dei luoghi più misteriosi e affascinanti del Mediterraneo antico: la Necropoli dei Monterozzi di Tarquinia .Un labirinto sotterraneo di oltre 6.000 tombe , molte delle quali affrescate, che dal 2004 è Patrimonio dell’Umanità UNESCO 🌍. Qui, tra pareti dipinte e camere scavate nel tufo, si custodisce la più grande testimonianza di pittura etrusca e la voce di una civiltà raffinata, sospesa tra vita e aldilà. 📜 Storia e caratteristiche 📏 Estensione: 6 km di colline tufacee appena fuori Tarquinia. ⚰️ Oltre 6.000 sepolture , in gran parte camere ipogee coperte da tumuli ormai scomparsi. 🎨 Circa 200 tombe dipinte , risalenti dal VII al II secolo a.C. , unico corpus di pittura pre-romana così esteso in tutto il Mediterraneo. Le tombe erano veri e propri “palazzi sotterranei” , con ingressi monumentali e camere affrescate che narravano la vita e le credenze degli Etruschi. 🎨 Le tombe dipinte: vita e aldilà Gli affreschi delle tombe non sono solo arte funeraria: sono istantanee della vita quotidiana etrusca . 🍷 Banchetti e simposi : uomini e donne sdraiati sui letti conviviali. 💃 Danza e musica : figure che celebrano la vita con strumenti e movimenti ritmati. 🏹 Caccia e pesca : scene che mostrano abilità e rapporto con la natura. 🏋️ Giochi atletici : ludi e competizioni sportive. 👹 Demoni e divinità : figure dell’oltretomba che accompagnavano il defunto. Tra le tombe più celebri: 🦁 Tomba delle Leonesse 🐆 Tomba dei Leopardi 🤹 Tomba dei Giocolieri 🐟 Tomba della Caccia e Pesca ⚔️ Tomba del Guerriero 🗺️ Come visitare Tarquinia Un itinerario ideale prevede tre tappe: Necropoli dei Monterozzi (fuori dal centro storico): visita guidata alle tombe affrescate. Museo Nazionale Etrusco 🏛️, ospitato nello splendido Palazzo Vitelleschi . Centro storico medievale di Tarquinia 🏰: torri, mura, piazze e chiese romaniche come Santa Maria in Castello . 👉 Le guide locali intrecciano racconti sui riti funerari etruschi con le tracce lasciate nel borgo medievale, creando un’esperienza unica. 🏰 Tarquinia oggi: un borgo da vivere Passeggiare per Tarquinia significa attraversare duemila anni di storia .Da non perdere: ⛪ Chiesa di Santa Maria in Castello 🏛️ Palazzo Vitelleschi 🗼 Torrione di Matilde di Canossa ⛲ Piazza del Comune e fontana seicentesca Un borgo che profuma di pietra, mare e memoria. ✨ Consiglio di Viterbolandia La Necropoli dei Monterozzi non è solo un sito archeologico: è un viaggio nell’anima etrusca .Prendetevi tempo, fermatevi davanti agli affreschi, lasciatevi guidare dai colori che, dopo 2.500 anni, raccontano ancora la gioia della vita.

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