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- 👻Civita Invisibile: Storie, Spiriti e Stranezze della città che svanisce
Si dice che chi arriva a Civita di Bagnoregio, perda un pezzo di presente. Non è solo il borgo a sbriciolarsi lentamente, ma anche il tempo, la logica, la fretta. In quel silenzio sospeso si annidano voci antiche, apparizioni gentili e stranezze che nessun cartello turistico racconta. Ecco le leggende, le storie dimenticate e le curiosità più misteriose del borgo etrusco che si consuma nell’aria. 👼 Il bambino miracolato e il frate venuto dal nulla Civita è il luogo natale di San Bonaventura , ma pochi conoscono la leggenda che ruota attorno alla sua infanzia. Malato fin dalla nascita, Giovanni di Fidanza – questo il suo vero nome – fu portato a San Francesco d’Assisi, che si trovava in visita nel Lazio. “O buona ventura!” , esclamò il santo dopo aver pregato per lui. Il bambino guarì all’istante. Quel nome, Bonaventura , gli restò addosso come una profezia. Ma qui il racconto si fa più oscuro. Da secoli si narra che il frate con le stigmate sia tornato più volte , apparendo nei sogni degli abitanti per avvertirli di frane imminenti. Alcuni giurano di averlo visto camminare sul ponte, pochi istanti prima che un pezzo di rupe crollasse. 👻 La donna vestita di scuro D’estate, alle prime luci dell’alba, c’è chi racconta di una figura femminile che si aggira tra i vicoli . Porta un abito scuro dell’Ottocento, non parla, non guarda nessuno. Attraversa la piazzetta centrale e sparisce dietro una casa senza mai riapparire. Non fa paura, ma la sua presenza è tale da far gelare l’aria anche a luglio. I vecchi la chiamano la Signora della Frana . Secondo alcuni, è l’ultimo spirito di una famiglia scomparsa nel crollo del 1695, quando metà paese sprofondò nel nulla. 🏺 Il tesoro etrusco mai trovato Civita fu un’importante città etrusca. Sotto i suoi pavimenti, si snoda ancora una rete di gallerie scavate nel tufo . Molte sono chiuse, altre conducono a stanze senza uscita. Ma una leggenda, trascritta da un prete del Settecento, parla di una cripta sotterranea piena d’oro e di offerte votive , sigillata dai sacerdoti etruschi per sfuggire ai Romani. Nessuno l’ha mai trovata. Ma ogni tanto, qualche curioso giura di aver sentito un canto lieve provenire dal sottosuolo . 🎟️ Il biglietto d’ingresso che vale una maledizione (o una benedizione) Civita è l’unico borgo in Italia dove si paga per entrare. Un euro e cinquanta. Molti lo fanno con fastidio, senza sapere che… quel gesto ha un potere antico. Secondo una leggenda recente (nata nel 2009), chi varca il ponte pagando con gratitudine , riceverà un’idea brillante nei tre giorni successivi. Chi invece entra lamentandosi del biglietto , tornerà a casa con una piccola sfortuna da risolvere. Il Comune non ha mai smentito ufficialmente. 🪦 I morti che non vogliono partire Durante alcuni lavori in una cappella del borgo, furono trovate due sepolture etrusche mai aperte . Ma appena si tentò di spostare i resti, l’impalcatura crollò inspiegabilmente , e due operai si rifiutarono di continuare. Da allora, quelle tombe sono lasciate dov’erano, sotto vetro. Un cartello recita semplicemente: “Non disturbare” . Non si sa se rivolto ai visitatori… o agli spiriti. ✨ Civita è più viva di quanto sembri Chi dice che Civita di Bagnoregio è la città che muore, sbaglia di poco. È la città che cambia forma , che si nasconde sotto la pietra, che si rifugia nei racconti. È la città che parla piano, e solo a chi vuole davvero ascoltarla.
- Di tutto un po'...🚶♀️ Camminare nella Tuscia: Itinerari tra Borghi, Natura e Sapori
La Tuscia non si attraversa, si percorre con lentezza . Qui ogni sentiero è un filo che cuce insieme paesaggi antichi, borghi sospesi, tombe etrusche e trattorie che profumano di pane caldo. In questa terra la memoria si cammina , e ogni passo racconta una storia. Se ami i panorami che si guadagnano, le salite che regalano orizzonti, il pane con l’olio a fine tappa, allora questi percorsi sono per te . 🌄 Civita di Bagnoregio e la Valle dei Calanchi Sentieri: Ponte sospeso fino alla “città che muore” Anello geologico nei calanchi con scorci spettacolari Sosta consigliata: 🍷 Osteria al Forno di Agnese per una zuppa rustica e un bicchiere di rosso 🏞️ Vitorchiano – Tra pietra e panorama Sentieri: CAI 125A fino al Belvedere Circuito naturalistico tra la Valle delle Statue e il Santuario di San Michele Sosta consigliata: 🥩 Il Moai Bistrot : cucina robusta, carne alla brace, taglieri con pecorino e salumi locali 🌳 Caprarola – Dalla villa al lago Sentieri: Salita storica lungo la via Dritta fino a Villa Farnese Discesa verso il Lago di Vico e la faggeta Sosta consigliata: 🌰 Trattoria del Cimino : pici alle nocciole, funghi di stagione, dolci della tradizione 🌿 Calcata e il Parco del Treja Sentieri: Anello delle Forre Cammino fino alle cascate di Monte Gelato Sosta consigliata: 🍲 Il Graal Ristorante : bruschette con olio nuovo, primi tipici, birre artigianali 🏛️ Barbarano Romano – Nel cuore etrusco Sentieri: CAI 103 (verso Civitella Cesi) CAI 105 nella forra del Biedano Anello dei Tre Villaggi Sosta consigliata: 🧀 Bottega Marturanum : acquisti di formaggi, pane di grano duro e vini locali 🏕️ Ronciglione e il Lago di Vico Sentieri: Anello del Monte Fogliano Giro del Lago Tratto della Via Francigena Sosta consigliata: 🍝 Opificio : piatti creativi, nocciole del territorio, vini della Tuscia 🎨 Sant’Angelo – Cammino delle fiabe Sentieri: CAI 166 da Celleno Anello Sant’Angelo–Roccalvecce–Celleno Sosta consigliata: 🥪 Lo Gnomo Goloso : panino con lonza e formaggio fuso, birra fresca artigianale 🌊 Bolsena – Il lago incantato Sentieri: Giro completo del lago (50 km) Via Francigena verso Montefiascone Anello delle colline Sosta consigliata: 🐟 Trattoria da Picchietto : coregone alla bolsenese, sbroscia e Est! Est!! Est!!! 🏛️ Tuscania – Sentieri e basiliche Sentieri: Trekking urbano tra San Pietro e Santa Maria Maggiore Anello della Via Clodia (16 km tra necropoli e chiese rurali) Sosta consigliata: 🍷 La Torre di Lavello : panzanella di campagna, lombrichelli, ciambelle all’anice 🏺 Tarquinia – Passeggiate etrusche Sentieri: Necropoli Monterozzi – Pian di Civita Trekking urbano con vista sulla Maremma Sosta consigliata: 🐟 Lupo di Mare (al Lido) per un finale sul mare con calamari fritti e un bianco fresco 🏔️ Montefiascone – Il tetto del lago Sentieri: Tappa della Via Francigena Bosco di Turona Sentieri della Valle Perlata Sosta consigliata: 🍷 Enoteca Est! Est!! Est!!! : degustazione e taglieri con vista sulla valle 🛕 Pitigliano – Le Vie Cave Sentieri: Tour delle vie etrusche Anello Pitigliano–Sovana Sosta consigliata: 🍇 Locanda del Pozzo Antico : crostini ai fegatini, tagliatelle con cinghiale, vino rosso intenso 🏞️ Itinerari Bonus: Anguillara Sabazia : Lungolago e centro storico, perfetto per un tramonto con gelato o bruschetta. Blera : Forra del Biedano, sentieri archeologici. Sosta: Osteria La Torre Antica . Bassano in Teverina : Torre dell’orologio e sentieri nel verde. Merenda da La Cantina di Silvana . Acquapendente : Via Francigena + Sentiero Monaldesca. Agriturismo La Quiete : prodotti bio e cucina lenta. ✨ Conclusione Camminare nella Tuscia non è solo trekking. È toccare la storia , è farsi raccontare dal vento , è fermarsi dove profuma il pane o canta un bicchiere di vino . Ogni sentiero è un racconto. Ogni passo è un invito. Ogni sosta, una tavola apparecchiata per l’anima.
- 🍷Mangiare e Bere a Civita Castellana: dove il gusto incontra la storia
Civita Castellana, antica capitale dei Falisci, oggi è non solo un centro di arte e archeologia, ma anche una destinazione gastronomica di grande personalità . Le sue strade raccolte tra le forre, la sua tradizione artigiana e la sua vocazione ceramica si riflettono anche nella cucina: colorata, solida, genuina . Tra ristoranti eleganti , trattorie tipiche , pizzerie storiche , wine bar di charme e caffetterie dal sapore retrò , la città offre esperienze per ogni gusto. Ecco la nostra guida aggiornata per sapere dove mangiare e bere a Civita Castellana , con tutti i dettagli. 🍽️ Ristoranti di qualità: tra tradizione e creatività Beccofino – di Brunelli Sergio 📍 Via Don Minzoni 8 | ☎️ 0761 599900 Ambiente curato, cucina mediterranea con forte accento sul pesce. Perfetto per una cena speciale. Da provare: carpaccio di tonno, linguine all’astice, fritto misto. Da Erminio alla Ghiacciaia 📍 Via Gramsci 10 | ☎️ 0761 514399 Un ristorante romantico ricavato in un’antica ghiacciaia: pietra viva, atmosfera e piatti genuini. Consiglio: parmigiana di melanzane, spaghetti alle vongole, dolci artigianali. La Giaretta 📍 Via Ferretti 108 | ☎️ 0761 514542 Cucina stagionale e attenta alla qualità. Ottimo equilibrio tra piatti di terra e di mare. Proposte: ravioli al tartufo, pesce spada alla griglia, semifreddo alla nocciola. Grado – L’Oste di Fontanafica 📍 Via Fontana Fica 8 | ☎️ 0761 514727 Tradizione viterbese e materie prime locali. Ideale per chi ama piatti forti ma raffinati. Top: gnocchi al sugo di cinghiale, involtini di manzo, contorni di stagione. I Butteri 📍 Via Don Minzoni 17 | ☎️ 0761 514122 Locale rustico con cucina robusta. Ottimo per chi cerca carni alla brace e porzioni generose. Specialità: grigliata mista, abbacchio, patate al forno. 🍕 Trattorie e pizzerie: dove la semplicità vince sempre Da Bastiano – Trattoria Pizzeria 📍 Via Madonna della Neve 2 | ☎️ 0761 514857 Punto di riferimento per chi ama la cucina casereccia e la pizza romana. Piatti cult: amatriciana, saltimbocca, tiramisù della casa. Le Ghiottonerie del Moro 📍 Via del Forte 5 | ☎️ 0761 514573 Pinsa, fritti e dolci rustici in un ambiente allegro e informale. Ideale per: pranzi tra amici o serate easy. Pizzeria Primavera 📍 Via della Repubblica 14 | ☎️ 0761 599410 Pizza classica, cotta alla perfezione, anche da asporto. Servizio rapido , perfetta per famiglie e ragazzi. Gianforno 📍 Via Giovanni XXIII 9 | ☎️ 0761 514285 Una delle pizzerie più amate del centro. Ampia scelta e gusto garantito. La Piazzetta 📍 Piazza Matteotti 8 | ☎️ 0761 514353 Posizione strategica per una pizza al volo tra una visita e l’altra. 🍷 Enoteche, wine bar e bistrot per l’aperitivo Stappo Wine Bistrot 📍 Via della Tribuna 13 | ☎️ 0761 970512 Piccolo bistrot elegante, ottima selezione di vini, salumi e formaggi a km zero. Consigliato per: un aperitivo rilassato con musica jazz e un tagliere ben curato. ☕ Bar storici e caffetterie per una pausa Bar del Corso 📍 Corso Buozzi 18 | ☎️ 0761 514206 Un’istituzione a Civita Castellana. Colazioni con cornetti fragranti e cappuccini perfetti. Bar dell’Ospedale 📍 Via Ospedale 1 | ☎️ 0761 514114 Perfetto per uno spuntino o una pausa veloce tra un museo e l’altro. 🍣 Cucina internazionale e fusion Wasabi Japanese Experience 📍 Via della Repubblica 33 | ☎️ 0761 514333 Per chi cerca sushi, sashimi e un’alternativa raffinata ai sapori della tradizione. Barcollando Café 📍 Via Flaminia 42 | ☎️ 0761 599900 Hamburger gourmet, birre artigianali e ambiente giovane. Ideale per: una serata informale o una pausa diversa. ✨ Atmosfera, servizi e consigli Prenotazioni: consigliate nel weekend e nei giorni festivi. Menù adatti a tutti: molte opzioni vegetariane, senza glutine e per bambini. Servizi extra: asporto, tavoli all’aperto, parcheggio comodo. Prezzi: da 15-20 € per una pizza a 40-50 € per una cena completa con vino. 🎯 Conclusione: Civita Castellana a tavola Mangiare a Civita Castellana è un’estensione naturale della visita al borgo . È sedersi al tavolo e ritrovare i colori delle ceramiche nella presentazione dei piatti. È sentire nei sapori della carne e del pesce il legame con il Tevere e la campagna. È vivere l’ospitalità genuina che solo la Tuscia sa offrire. “A Civita Castellana si scopre che la storia non è finita: semplicemente, ha cambiato forma. E oggi la si serve a tavola, con un bicchiere pieno e il sorriso di chi la custodisce.”
- 🍒Mangiare e Bere a Roccalvecce e Sant’Angelo: dove il gusto incontra la fiaba
Nel cuore verde e silenzioso della Tuscia, tra i sentieri dei calanchi e i colori incantati del Paese delle Fiabe , Roccalvecce e la sua frazione Sant’Angelo offrono un’esperienza gastronomica semplice ma autentica. Pochi locali, ma scelti con cura, dove si mangia con calma, si beve con piacere e si viene accolti come a casa . Che tu venga a scoprire i murales di Alice , Pinocchio e Don Chisciotte , o a camminare lungo i sentieri medievali tra Roccalvecce e Celleno , sappi che una tavola calda e genuina ti aspetta, pronta a raccontarti la Tuscia con ogni piatto. 🍷 Hostaria MastroCiliegia – La tappa imperdibile del Paese delle Fiabe 📍 Via delle Fiabe, Sant’Angelo di Roccalvecce (VT) ☎️ 338 302 3699 🍽️ Osteria e vineria con cucina tipica Nata nel cuore del borgo fiabesco, MastroCiliegia è molto più di un ristorante: è un progetto di comunità. È il primo punto di ristoro nato dentro il Paese delle Fiabe , e subito diventato un punto di riferimento per famiglie, escursionisti e viaggiatori incantati dai murales. 🌿 Cosa si mangia: Antipasti rustici con bruschette, salumi e formaggi locali Lombrichelli ai funghi porcini e salsiccia (pasta tipica fatta a mano) Tagliatelle al ragù di cinghiale Salsicce alla brace , coniglio porchettato , spezzatino di cinghiale Dolci casalinghi : tiramisù, crostata, biscotti rustici Selezione vini locali , anche al calice 👨👩👧👦 Atmosfera e servizi: Arredi in legno, atmosfera fiabesca e rilassata Menù per bambini, opzioni vegetariane su richiesta Ampio spazio per famiglie, passeggini e piccoli gruppi Parcheggio a 3 minuti a piedi Prenotazione consigliata nei weekend e durante gli eventi “Un posto perfetto per fermarsi dopo una passeggiata tra Alice, Mowgli e Hansel e Gretel.” 🍽️ Dove mangiare nei dintorni: sapori a portata di fiaba Se desideri proseguire l’esperienza gastronomica anche nei borghi vicini, ecco alcuni indirizzi facilmente raggiungibili in auto. 🍖 Ristorante San Rocco – Celleno 📍 Via Roma, 1, Celleno (VT) – ☎️ 0761 780048 Ristorante tradizionale con menù viterbese e pizze cotte a legna. Da provare : Pappardelle al cinghiale, carne alla brace, pizza con porcini. 🍞 Panificio Fratelli Oddo – Graffignano 📍 Via Umberto I, 13 Perfetto per uno spuntino veloce : pane croccante, pizza al taglio, dolci caserecci. Ideale per una pausa pranzo leggera durante l’escursione nei calanchi. 🍷 Trattorie e agriturismi a Civita di Bagnoregio e Celleno In questi borghi, a 10-15 minuti di auto, si trovano diverse osterie e agriturismi che offrono cucina casereccia, ingredienti locali e menù stagionali, spesso accompagnati da vini della Tuscia e olio EVO del territorio . 🍝 Cosa assaggiare a Roccalvecce e dintorni ✔️ Lombrichelli fatti a mano ✔️ Ragù di cinghiale e sughi ai funghi ✔️ Coniglio porchettato e salsicce alla brace ✔️ Formaggi e salumi locali , accompagnati da vino rosso ✔️ Tiramisù, crostate e biscotti rustici ✔️ Confetture di ciliegie , in onore della sagra estiva di Sant’Angelo ☕ Bar, spuntini e dolcezze Sebbene non ci siano grandi bar o enoteche, la zona è ideale per: Picnic vista murales con panini del forno di Graffignano Aperitivo rustico a base di vino rosso, salumi e pane caldo Merende d’autore sotto il murale di Alice, con biscotti e crostata alla ciliegia 💡 Consigli per i viaggiatori Prenotare sempre nel weekend, specialmente all’Hostaria MastroCiliegia Verificare apertura in caso di pioggia o fuori stagione Portare contanti : alcuni locali non accettano carte In estate : da non perdere la Sagra delle Ciliegie e gli eventi legati ai murales ✨ Conclusione: a tavola tra storie, sapori e panorami Mangiare a Roccalvecce e Sant’Angelo non è solo un’esperienza gastronomica: è un viaggio nel cuore della Tuscia più vera e poetica. Tra un piatto di pasta e una parete dipinta, tra un bicchiere di vino e un murale di fiaba, scoprirai che qui la tavola è parte del racconto , e ogni sapore ha un retrogusto di storia e fantasia. “In questo borgo, anche il cinghiale sa di leggenda.”
- 🏛️Orte: la città sospesa tra il fiume e la pietra
Arroccata su un promontorio di tufo e affacciata su un’ansa del fiume Tevere , Orte è una città che incanta per la sua profondità storica, la sua eleganza nascosta e il suo cuore sotterraneo . Un crocevia naturale, strategico e culturale tra Lazio, Umbria e Toscana, che ancora oggi conserva l’anima etrusca, l’impianto medievale e lo spirito vivo delle sue tradizioni . 🗿 Le origini: da Horta agli Etruschi Le prime tracce umane a Orte risalgono all’ Età del Bronzo , ma è con gli Etruschi che nasce il nucleo urbano di Horta , città sacra e commerciale, legata a Tarquinia e Veio. Tito Livio la cita come porto fluviale sul Tevere , centro di smistamento di merci e crocevia di scambi tra l’Etruria interna e Roma. Con la romanizzazione , Orte viene attraversata dalla Via Amerina , diventando un punto nevralgico per l’Impero. Qui si costruiscono ponti, strade, acquedotti. Si produce, si commercia, si vive al ritmo del fiume. 🏰 Dal Medioevo allo Stato Pontificio Nel Medioevo Orte vive il suo massimo splendore: libero comune , sede episcopale, città di mercanti e artigiani. Difesa da mura, torri e porte monumentali, diventa centro religioso, politico e culturale . Nonostante le incursioni di Goti, Longobardi e Bizantini, riesce a conservare un’identità forte, che si rafforza con l’ingresso nello Stato Pontificio (728 d.C.), che durerà – salvo brevi interruzioni – fino al 1870. 🏛️ Il centro storico: un museo a cielo aperto Orte è una città da percorrere lentamente , con scarpe comode e occhi attenti. Ogni vicolo racconta una storia. Ogni chiesa custodisce un’opera d’arte. Ogni portone nasconde un segreto. ✨ Luoghi simbolo: Cattedrale di Santa Maria Assunta : barocca, imponente, sorge su una basilica medievale. All’interno, arredi sacri e un organo del 1721. Chiese di San Pietro, San Biagio, Santa Maria di Loreto : eleganti, silenziose, ricche di arte e devozione. Museo Diocesano : tele a fondo oro, argenti, paramenti e statue raccontano secoli di fede e bellezza. Museo delle Confraternite : un viaggio nella storia religiosa e sociale della città. Porte medievali : Porta di San Cesareo (1449), Porta Franca, Porta del Vascellaro. ⛏️ Orte Sotterranea: la città nascosta Sotto le vie del borgo si estende un vero e proprio mondo parallelo : gallerie, pozzi, cisterne, fontane e colombaie scavate nel tufo. Il percorso di Orte Sotterranea è una delle esperienze più affascinanti del centro Italia. Un tuffo nella vita quotidiana degli ortani di ieri: l’acqua, il lavoro, la spiritualità nascosta. Un viaggio emozionante tra ingegneria idraulica e mistero . 📍 Partenza dalla Fontana Ipogea di Piazza della Libertà 🌐 Info: www.visitaorte.com ⚜️ Tradizioni e folclore: la città delle confraternite Orte è custode di una delle processioni più antiche e suggestive d’Italia : la Processione del Venerdì Santo , con oltre 500 confratelli in abiti storici, croci, fiaccole e tamburi. Un rito solenne che trasforma il borgo in un palcoscenico sacro, carico di pathos e memoria. 🎉 Altri eventi da non perdere: Festa Patronale di Sant’Egidio (1° settembre): cortei, giochi medievali, palio dell’anello, taverne, musica. Ottava di Sant’Egidio : rievocazione storica con costumi, sbandieratori e cene di contrada. Sagre e fiere artigianali : durante tutto l’anno, con prodotti tipici e folklore. 🧭 Cosa fare a Orte ✔️ Visitare le terme : due piscine termali naturali immerse nel verde, ideali per relax e benessere. ✔️ Passeggiare tra i vicoli del borgo, ammirando scorci e panorami sul Tevere. ✔️ Esplorare l’area archeologica di Seripola , porto commerciale etrusco-romano. ✔️ Assaggiare i piatti della tradizione : gnocchi al ferro, spezzatini, ciambelline al vino. ✔️ Fare base per visitare Roma, l’Umbria e la Tuscia più segreta. 🧩 Curiosità su Orte Il nome “Orte” deriva forse da hortus , “giardino” in latino. I suoi abitanti sono detti ortani . La città è uno snodo ferroviario e stradale strategico : da qui si raggiungono Roma, Viterbo, Perugia e Firenze in meno di due ore. È chiamata la perla della Tuscia , e a buon diritto: bellezza, storia e autenticità la rendono un gioiello ancora poco conosciuto . ✨ Conclusione: Orte, la città verticale del tempo Orte è una città da vivere con rispetto e meraviglia . Ogni suo angolo svela un frammento di civiltà antica, ogni evento un legame tra passato e presente, ogni sotterraneo un racconto profondo. “A Orte si entra in punta di piedi, ma si esce con gli occhi pieni di stupore e la mente colma di storia.”
- 🍽️Mangiare e Bere a Marta: sapori di lago, tavole di tradizione
Affacciata sul Lago di Bolsena , Marta è molto più di un borgo di pescatori: è un piccolo tempio del gusto lacustre , dove ogni piatto racconta una storia antica, ogni tavola è una finestra sull’acqua e ogni pasto diventa un’esperienza sensoriale. Tra ristoranti storici, trattorie genuine, griglierie di pesce e pizzerie sul lungolago, la cucina martana resta fedele a sé stessa: semplice, autentica e profondamente legata al territorio . 🌅 Dove sedersi a tavola: i migliori ristoranti e trattorie di Marta 🐟 Ristorante Il Pirata 📍 Via della Spiaggia, 3 – ☎️ 0761 871515 Con la sua veranda sul lago e un menù dominato dal pescato fresco, Il Pirata è un punto di riferimento per chi cerca piatti tradizionali rivisitati con gusto . Il servizio è cortese, l’ambiente curato e la carta dei vini valorizza al meglio i prodotti locali. Piatti da provare: Coregone alla griglia Frittura di latterini Antipasti di lago Anguilla in umido 🐟 Ristorante Da Otello 📍 Via Laertina, 5 – ☎️ 0761 871627 – 🌐 www.daotello.com Una storica trattoria familiare dal 1958, simbolo della tradizione gastronomica martana. Qui si respira l’anima del borgo: dalle ceramiche rustiche alla sbroscia che bolle in cucina. L’atmosfera è calorosa, il servizio attento. Imperdibili: Sbroscia (zuppa di pane e coregone) Pasta fatta in casa Anguilla alla cacciatora Dolci caserecci 🔥 Griglieria Sant’Egidio 📍 Via Garibaldi, 80 – ☎️ 0761 871543 Perfetto per chi ama i sapori decisi e le porzioni generose. Offre un’ampia scelta tra pesce e carne alla brace, sempre accompagnata da contorni freschi e pane locale. Specialità: Grigliate miste Coregone alla piastra Antipasti caldi di lago ⚓ La Rimessa dei Pescatori 📍 Via della Spiaggia – ☎️ 338 1720118 Una vera esperienza popolare e autentica , con tavoli vista lago e piatti preparati secondo tradizione. Gestita da chi conosce il lago da generazioni. Consigliatissimi: Coregone e anguilla freschissimi Lattarini fritti Antipasto del giorno “dal porto” 🍕 Pizzerie, bistrot e locali per tutte le occasioni Nome Locale Dove si trova Cosa offre Al Girasole Loc. Ceraso Cucina italiana, pesce, pizze Ristorante Italia Piazza Umberto I° Classici della Tuscia e vista lago La Pineta Via Elmo Chiatti, 2 Pizza e piatti di lago Chicco di Grano Via Tuscania, 2 Trattoria e pizzeria Biancaneve Risto/Pizzeria Via Tuscania, 7 Per famiglie e gruppi, menu vario Chiatti Alessio Pizzeria Via Tuscania, 17 Pizza a taglio e da asporto 🐟 I piatti da non perdere a Marta Sbroscia : la regina delle tavole martane – zuppa contadina con pane, pomodoro e coregone Coregone alla griglia : semplice, saporito, essenziale Lattarini fritti : perfetti per iniziare o condividere Anguilla alla cacciatora : sapore deciso, ricetta antica Pasta fresca : spesso con sughi di pesce di lago o verdure stagionali Dolci tipici : tozzetti, fregnacce, crostate di marmellata ☕ Bar, gelaterie e pause vista lago Bar del Turista 📍 Piazza Umberto I° Per una colazione panoramica o un gelato dopo cena Gelateria Green Bar 📍 Via Laertina Ottimi gelati artigianali, granite rinfrescanti 🍷 Consigli utili Prenotare con anticipo nei weekend, soprattutto nei locali sul lungolago I menù cambiano secondo il pescato del giorno e la stagionalità I vini consigliati? Aleatico , Grechetto , Orvieto classico e rossi della Tuscia ✨ Conclusione: sapori d’acqua, accenti di terra Mangiare a Marta è molto più che sedersi a tavola: è un’esperienza sensoriale completa . Dal profumo della brace al riflesso del lago nel bicchiere, ogni dettaglio racconta una cultura millenaria fatta di lavoro, tradizione e accoglienza. “A Marta si mangia come si vive: con semplicità, con cuore, e sempre con un occhio rivolto all’orizzonte dell’acqua.”
- 🌊Marta: il borgo dei pescatori dove il tempo ha il sapore dell’acqua dolce
Affacciato sulla sponda meridionale del Lago di Bolsena , Marta è un piccolo incanto che conserva l’anima del pescatore, il passo lento del pellegrino e il sorriso quieto dell’accoglienza. È un luogo dove la pietra si specchia nell’acqua , dove i vicoli profumano di storia e la riva canta ogni mattina con le barche che rientrano dal lago. 🏺 Storia d’acqua e di tufo Le origini di Marta risalgono all’epoca etrusca, ma è nel Medioevo che il borgo prende forma e forza. Conteso da Orsini e Farnese , Marta diventa crocevia di scambi, pesca e spiritualità. La sua Torre dell’Orologio , risalente al XII secolo, ancora oggi svetta fiera tra le case e regala una delle viste più poetiche di tutta la Tuscia : il lago, le barche, i tetti, e all’orizzonte le isole Martana e Bisentina. 🛶 Il borgo: la Rocca, la riva e l’anima Il cuore di Marta è la Rocca , il quartiere più antico, con le sue scalinate di peperino , gli archi fioriti e un labirinto di vicoli che sembrano costruiti per rallentare i pensieri. Ogni angolo è un quadro. E quando si arriva sul lungolago, lo sguardo si apre: il porticciolo, i pescatori, le reti stese al sole, i ristoranti che profumano di coregone alla griglia e sbroscia . 🎉 Tradizioni che resistono al tempo Tra le manifestazioni popolari della Tuscia, poche possono competere con la Barabbata di Marta , la spettacolare processione del 14 maggio dedicata alla Madonna del Monte . Un corteo colorato e devoto attraversa il paese, con pescatori, pastori, contadini e artigiani in abiti tradizionali, che salgono al santuario tra canti, offerte e commozione. E poi: Sagra del Lattarino , tra fritti di lago e musica Carnevale Martano , allegro e coinvolgente Piccoli mercatini artigianali e feste religiose che scandiscono l’anno ⛪ Luoghi da scoprire Torre dell’Orologio – salendo i suoi gradini, si domina tutto il lago Chiesa di Santa Marta – barocca, elegante, con opere d’arte pregevoli Santuario della Madonna del Monte – immerso nel verde, meta di fede e fotografia Museo della Pesca – piccolo ma prezioso, conserva la memoria del mestiere più antico del paese 🍽️ I sapori del lago La cucina martana è povera solo nel nome , ricchissima invece di gusto, autenticità e legame col territorio. Da non perdere: Sbroscia : zuppa calda di pane e coregone, simbolo della cucina locale Anguilla alla cacciatora , speziata e intensa Lattarini fritti , piccoli, croccanti, irresistibili Coregone alla griglia , servito semplice per esaltarne la delicatezza Fregnacce e tozzetti , i dolci della festa Ristoranti e trattorie sul lungolago offrono menù stagionali, pesce fresco e vini della Tuscia , spesso con tavoli all’aperto vista tramonto. 🌅 Natura e quiete Marta è il luogo perfetto per: Escursioni in barca verso le isole Martana e Bisentina Passeggiate a piedi o in bici lungo il lago Trekking collinari tra ulivi, noccioli e sentieri panoramici Giornate lente tra erba, sole e acqua dolce ✨ Conclusione: Marta, la carezza del lago Marta non si visita: si abita. Anche solo per un giorno. Si ascolta nel silenzio del mattino, nel vociare dei pescatori, nel profumo di un piatto semplice. È un borgo gentile, che non ostenta ma sorprende. Che non corre, ma accompagna. “Marta è quel tipo di luogo che non dimentichi. Perché ha il potere raro di farti ricordare chi sei, mentre ti perdi tra le sue vie e le sue acque.”
- 🍷Dove mangiare a Farnese: sapori autentici tra storia, boschi e campagna
Nel cuore della Tuscia, Farnese è più di un borgo: è un racconto che si serve caldo, con piatti fumanti che parlano di terra, memoria e convivialità . La cucina di questo antico paese – un tempo dominio dell’illustre casata Farnese – è oggi l’anima più sincera della Maremma laziale , capace di coniugare tradizione contadina, prodotti stagionali e accoglienza autentica. Ecco una selezione dei migliori ristoranti, osterie e agriturismi di Farnese, con tutti i dettagli per scegliere dove fermarsi a gustare un pranzo che lascia il segno. ☀️ Osteria Piazzetta del Sole 📍 Via XX Settembre 129 – ☎️ 0761 458606 / 392 9893879 Incastonata nel centro storico, questa osteria elegante e accogliente è una delle più apprezzate del borgo. Mobili d’epoca, luce calda e un’atmosfera che ricorda una grande sala da pranzo di casa, dove ci si siede non solo per mangiare, ma per condividere. 🌿 Piatti imperdibili: Lasagna fatta in casa di Antonella “Biche” ai porcini (pasta tipica farnesiana) Fettuccine di grano arso con finferli e salsiccia Spezzatino maremmano alla cacciatora Dolci artigianali, mousse alla cannella e torta alle nocciole 📝 Filosofia : filiera corta, stagionalità e materie prime locali come l’olio del Frantoio Mezzabarba e le verdure dell’ Orto delle Fate . 💰 Prezzo medio : 35–40 € 📅 Chiuso il lunedì 🦄 Osteria Unicorno – Il Podere di Marfisa 📍 Strada Prov.le 47 km 7 – Loc. Le Sparme – ☎️ 331 146 4128 Immersa tra ulivi e vigne , questa osteria è perfetta per una cena romantica o una degustazione all’aperto con vista sulla campagna della Tuscia. Il menù è raffinato, creativo, con opzioni vegetariane e stagionali. 🍇 Piatti da provare: Tagliolini all’ortica con scaglie di caprino Filetto su crema di topinambur Dessert a base di nocciole e rosmarino Vini biologici della tenuta 📅 Chiuso il martedì 💰 Prezzo medio : 35–45 € 💡 Disponibile anche per colazioni, brunch e aperitivi 🌾 Agriturismo Poggio Torreano 📍 Località Poggio Torreano snc – ☎️ 339 537 2648 Qui si mangia dove si coltiva , tra campi, orti e animali da cortile. L’agriturismo è autentico, rustico, familiare. Ideale per gruppi, famiglie e chi cerca una cucina schietta e sincera. 🥘 In tavola: Pasta tirata a mano Grigliate miste e arrosti di maiale Frittate con erbe spontanee Dolci casalinghi 💰 Prezzo medio : 25–35 € 🧒 Attenzione speciale anche per i più piccoli 🎉 Eat Drink & Fun 📍 Via XX Settembre 108 – ☎️ 0761 458398 Un locale fresco e dinamico, perfetto per un pranzo informale o un aperitivo tra amici. Gestito da uno staff femminile brillante, è amato per la cortesia e il clima vivace. 🍔 Cosa gustare: Pici all’amatriciana Tagliere misto con bruschette Tagliata di carne con rucola e grana Panna cotta alla vaniglia 💰 Prezzo medio : 15–25 € 📌 Ottimo anche per vegetariani 🍕 Altre proposte e pizzerie Ristorante dell’Ostello Ortensi – cucina semplice, anche pesce, menù stagionali, adatto a gruppi Pizzerie e bar del borgo – pizze a legna, panini rustici, dolci artigianali ✨ Conclusione: a tavola con il borgo A Farnese si mangia bene perché si vive bene . I ristoranti e le osterie non sono solo luoghi per nutrirsi, ma spazi di comunità , di racconto e di memoria. Ogni piatto ha una storia, ogni ricetta è un pezzo d’identità, ogni ingrediente è legato alla terra. “Sedersi a tavola a Farnese è un modo per viaggiare nel tempo, senza muoversi da una sedia.” 📌 Consiglio : prenotare sempre nei weekend e durante le sagre locali.
- 🏰Farnese: il borgo dove la storia si specchia nel tufo
Nel cuore dell’Alto Lazio, tra le pieghe della Tuscia segreta , c’è un borgo che ha dato il nome a una delle dinastie più potenti d’Europa. Farnese , incastonato su una rupe di tufo e avvolto dal verde, è molto più di un paese: è un documento di pietra che racconta epopee familiari, antichi mestieri e civiltà perdute. Camminare tra i suoi vicoli è come sfogliare un libro rilegato dal tempo. 🌳 Le origini: dal bosco di querce alla corte dei Farnese Il nome “Farnese” affonda le radici nella parola farneto , che indica un luogo ricco di querce farnia , alberi sacri agli antichi abitanti di queste terre. Ma i primi passi dell’uomo a Farnese risalgono molto più indietro: nell’Età del Bronzo Finale , come attestano i ritrovamenti delle Sorgenti della Nova , uno dei siti preistorici più affascinanti della zona. Nel Medioevo, Farnese fu possesso degli Aldobrandeschi e poi conteso da varie famiglie nobiliari. Ma è nel Quattrocento che il borgo entra nella leggenda, legando indissolubilmente il proprio destino a quello della famiglia Farnese , originaria di Orvieto ma ben presto protagonista della scena europea. 👑 La famiglia Farnese: papi, regine e mecenati Nel Rinascimento, i Farnese diventano una potenza. Con l’ascesa al soglio pontificio di Papa Paolo III (Alessandro Farnese), la famiglia consolida i suoi possedimenti e accresce il prestigio. Tra i personaggi più celebri: il cardinale Alessandro Farnese , grande mecenate, e la regina Elisabetta Farnese , moglie del re di Spagna. Farnese, il borgo, diventa così simbolo e rifugio . Viene ampliato, arricchito, protetto. Il castello rinascimentale diventa il cuore del paese, emblema di forza e bellezza . 🧱 Il borgo oggi: pietra viva e memoria profonda Farnese conserva ancora oggi il suo impianto medievale , con case addossate, stradine strette e scorci mozzafiato sulla campagna. Il borgo è costruito sul tufo , come molti centri della Tuscia, e cela nei suoi sotterranei una rete di pozzi da butto , antiche cisterne usate nei secoli per acqua, cereali e – a volte – come vere e proprie discariche: oggi sono veri forzieri archeologici. Da non perdere: Il castello rinascimentale , simbolo della potenza farnesiana. Il museo civico , dove sono esposti reperti archeologici e ceramiche decorate con lo stemma della famiglia Farnese . I vicoli e le piazze , che conservano l’atmosfera di un tempo senza tempo. 🌄 Un territorio che parla: natura, archeologia e identità Oltre al centro abitato, Farnese offre un territorio di straordinaria ricchezza naturalistica e archeologica . Le Sorgenti della Nova , oggi area di grande interesse scientifico e turistico, raccontano la vita dei primi abitanti della Tuscia, con resti di capanne preistoriche , fossati, utensili. Il paesaggio che circonda Farnese è ondulato, selvaggio e gentile : ideale per camminatori, fotografi e chiunque cerchi una bellezza sobria e non urlata . 🎭 Un borgo che protegge la sua anima Farnese oggi è un borgo che resiste , che rinasce. Le tradizioni popolari, l’artigianato locale, le feste religiose, i progetti di tutela e promozione ne fanno un modello di custodia identitaria . Qui modernità e memoria convivono con equilibrio raro. ✨ Perché visitare Farnese Perché è un luogo che parla a chi sa ascoltare . Un borgo che non ha bisogno di attrazioni artificiali: la sua anima è l’attrazione . ✔️ Per la storia millenaria ✔️ Per il legame diretto con una delle famiglie più influenti del Rinascimento ✔️ Per la natura intatta e i panorami ✔️ Per l’autenticità che si respira in ogni pietra “Farnese è un racconto che si legge con i piedi, camminando, e si ricorda con il cuore, tornando.”
- 🏰Fabrica di Roma: il borgo che unisce Tuscia, falisci e meraviglia
Nel cuore dell’Agro Falisco, tra i profumi del bosco, i tuoni lontani dei Monti Cimini e la quiete operosa delle colline viterbesi, sorge Fabrica di Roma , un borgo dove la storia si respira nei vicoli e l’arte sboccia tra castelli, chiese e tradizioni antiche. Poco distante dal Lago di Vico, questo centro di oltre 8.000 abitanti conserva un’anima autentica e sorprendente, in cui convivono l’eredità dei Falisci, le architetture medievali e la passione instancabile dei suoi abitanti. 🏺 Origini millenarie e spirito falisco Fabrica di Roma ha radici profondissime. I Falisci , popolo raffinato e autonomo, furono tra i primi a colonizzare la zona. Ancora oggi, località come Le Molelle, Ponte Sodo e Materano restituiscono grotte, tombe e reperti che parlano di un passato vivo, di riti antichi e commerci lontani. Il sito archeologico di Faleri Novi , a pochi chilometri dal centro, rappresenta una delle più affascinanti testimonianze della romanizzazione: una cinta muraria imponente , un foro ancora leggibile , e soprattutto la splendida chiesa romanica di Santa Maria in Falleri , immersa in un silenzio che tocca. 🏰 Un borgo scolpito nel peperino Il centro storico di Fabrica di Roma è un piccolo capolavoro di architettura medievale , disegnato dal peperino e dalla pietra locale. I luoghi simbolo: Castello Farnese (La Rocca) : costruito nel XIII secolo, fu rinnovato da Pier Luigi Farnese nel 1539. Oggi è il cuore nobile del borgo. Palazzo Cencelli : sede del Municipio, esempio elegante di architettura rinascimentale . Chiesa Collegiata di San Silvestro Papa : il “Duomo”, che custodisce affreschi spettacolari dei fratelli Torresani , tra cui una delicatissima Ultima Cena. Chiesa di Santa Maria della Pietà : a pianta ottagonale, è un piccolo scrigno d’arte tra tardo gotico e rinascimento. Ogni scorcio del borgo racconta storie antiche, rintocchi di campane e vite silenziose. ⛰️ Natura e paesaggio: l’anima verde del borgo A 296 metri d’altitudine, Fabrica di Roma è circondata da colline vulcaniche, boschi fitti e campi coltivati . Il terreno è fertile, il clima gentile, e i sentieri che portano verso il Lago di Vico o il Parco Falisco offrono esperienze immersive nella natura. Ideale per chi ama camminare, esplorare e respirare. 🍽️ Tradizioni, sagre e cucina del territorio Il cuore della comunità pulsa forte nelle feste popolari e nei piatti serviti in trattorie e osterie. Qui il cibo è ancora legame con la terra e identità collettiva . Eventi da non perdere: Sagra del Fagiolo Carne (novembre): un legume unico, antico, presidio della Tuscia. Sagra della Pecora (luglio): transumanza, arrosti e convivialità autentica. FDB Festival (agosto): birra, musica e giovani che animano il centro. Festa di San Matteo (21 settembre): il patrono, la devozione, la festa. Tra le specialità: cazzotti fabrichesi , pasta fatta in casa , porchetta , funghi porcini , vino locale e tozzetti alle nocciole . Da provare la Trattoria Antonella , per un pranzo che sa di casa e memoria. 📖 Curiosità e leggende Il nome “Fabrica” viene dalla laboriosità dei suoi abitanti, da sempre artigiani, contadini e costruttori. Una leggenda racconta che la contesa su Faleri Novi fu decisa dalla scelta di una vacca , che puntò verso Fabrica, assegnandole così la vittoria. 🧭 Cosa vedere nei dintorni Fabrica è punto di partenza ideale per esplorare: Faleri Novi Il Lago di Vico La frazione di Faleri Il Parco Falisco I boschi dei Monti Cimini Tutto a pochi chilometri, tutto ricco di meraviglia . ✨ Conclusione: il segreto della Tuscia si chiama Fabrica Fabrica di Roma è un borgo che non urla, ma affascina. Non cerca la ribalta, ma offre bellezza, autenticità e profondità. È un viaggio tra epoche , un abbraccio tra storia e natura, un’esperienza che sa di pane caldo, pietra antica e occhi sorridenti.
- 🍽️Mangiare a Civitella d’Agliano: sapori autentici tra storia, natura e ospitalità
In un borgo dove il tempo ha scelto di camminare lento, anche il cibo si adegua ai ritmi della terra. Civitella d’Agliano , con i suoi silenzi di pietra e i suoi paesaggi morbidi, regala un’esperienza gastronomica autentica, lontana dalle mode e vicina alle radici. Tra locande immerse nel verde , trattorie familiari e ristoranti che esaltano la tradizione locale , la proposta culinaria di questo angolo di Tuscia è un invito a sedersi, assaporare e lasciarsi raccontare una storia – quella della terra, delle stagioni, della memoria. 🌿 Locanda Monte Pimpio: l’essenza della campagna Immersa nella natura, alle porte del borgo, la Locanda Monte Pimpio è un luogo dove la cucina incontra l’agricoltura biologica . Pasta fatta in casa, carni alla brace, verdure dell’orto, pane fragrante e una location panoramica che vale il viaggio. Aperta solo nei weekend , è il rifugio perfetto per chi vuole abbinare gusto, quiete e autenticità. Da provare anche per una cena sotto le stelle o un soggiorno rurale. 🧱 La Quercia: tradizione in tavola A pochi minuti dal centro, La Quercia accoglie con un’atmosfera rustica e sincera . I piatti sono quelli della cucina casalinga della Tuscia: primi generosi, secondi saporiti, dolci come una volta. Una tappa ideale per famiglie e gruppi, con un ottimo rapporto qualità-prezzo. 🍷 Sapori dei Calanchi: genuinità e semplicità Nel cuore del borgo, questo locale è perfetto per chi cerca piatti locali cucinati con passione e senza fronzoli. Pasta fresca, ortaggi di stagione e un servizio gentile fanno di Sapori dei Calanchi una scelta intima e autentica. 🍝 Mola Solis: quiete e tradizione Un ristorante nascosto nel verde, dove la cucina semplice diventa ricordo . L’ambiente è rilassato, i prezzi onesti, il menù legato alle stagioni. Ideale per una pausa tranquilla fuori dal tempo. 🥂 QuandoPosso: il gusto leggero dell’enoteca Perfetto per un aperitivo o una cena informale, QuandoPosso propone vini locali , piatti veloci e un’atmosfera conviviale nel cuore del borgo. Ideale anche per chi vuole fare una degustazione o comprare una bottiglia del territorio. 🍇 Altri indirizzi consigliati La Tana dell’Istrice – Sergio Mottura : cucina tipica, vasta carta dei vini, ambientazione elegante nel centro storico. Pizzeria L’Antica : ideale per una cena veloce o da asporto, con pizze cotte a puntino e focacce fragranti. 🌾 Cosa aspettarsi dalla cucina di Civitella d’Agliano Piatti tipici : pappardelle al sugo di cinghiale, carni alla brace, zuppe contadine, crostate e dolci secchi della tradizione. Prodotti del territorio : vino Grechetto IGT, olio extravergine, legumi e verdure a km zero. Atmosfera : rustica, accogliente, genuina. Dove il tempo rallenta e l’ospitalità è una forma di cultura. 📌 Consigli pratici Prenotare è consigliato , soprattutto nei fine settimana e durante le sagre e i festival del borgo. Molti locali sono a gestione familiare : aspettatevi calore umano, tempi lenti, piatti cucinati al momento. Alcune locande offrono anche camere per il pernottamento , perfette per un weekend slow. “Mangiare a Civitella d’Agliano è come varcare una soglia invisibile: quella che separa il cibo dal nutrimento dell’anima.”
- 🏰Civitella d’Agliano: dove il medioevo incontra l’arte tra le colline della Tuscia
Incastonato su un colle di tufo che guarda la valle del Tevere, Civitella d’Agliano è uno di quei luoghi dove il tempo si è fermato non per dimenticanza, ma per rispetto. Qui, tra vicoli di pietra, torri antiche e scorci verdi sospesi sul confine tra Lazio e Umbria, l’anima della Tuscia più autentica si conserva intatta, discreta, quasi segreta. Un borgo che parla con voce doppia: quella millenaria della storia e quella, più recente, dell’ arte contemporanea immersa nella natura . 🏛️ Le origini: dagli Etruschi ai Monaldeschi Il territorio di Civitella fu abitato già in epoca etrusca e romana, ma è nel medioevo che il borgo assume l’aspetto che oggi lo caratterizza. Attorno all’XI secolo, i Conti di Bagnoregio costruirono la rocca, passata poi ai Monaldeschi della Cervara , che dominarono l’area fino all’ingresso nello Stato Pontificio. I secoli che seguirono furono segnati da assedi, guerre di fazione, incendi e rinascite. Ma il cuore del borgo resistette sempre, custodito tra le mura medievali e le case in tufo , addossate l’una all’altra come per proteggersi dal tempo. 🧱 Il borgo: silenzio, pietra e meraviglia Passeggiare per il centro storico di Civitella è un’esperienza da fare lentamente, come si fa con le cose preziose. I vicoli, che si aprono a raggiera dalla piazza centrale, sembrano disegnati per chi ama la bellezza senza clamore . Da non perdere: La Rocca Monaldeschi e la sua torre panoramica , da cui si apre una vista che abbraccia la valle del Tevere fino a Orvieto. Oggi spesso sede di eventi culturali. La Chiesa dei Santi Pietro e Callisto , romanica, sobria, intensa. Qui riposa San Coronato Martire , e le tele di Naldini e Mazzanti impreziosiscono le navate. La Madonna delle Grazie , fuori dalle rotte turistiche, accoglie in un silenzio sacro e protettivo. Il bastione medievale , residuo imponente delle antiche difese, oggi luogo di fascino e contemplazione. 🎨 La Serpara: dove la natura diventa scultura A pochi passi dal borgo, La Serpara è un luogo unico nel panorama italiano: un giardino d’arte contemporanea immerso nel verde, creato dallo scultore svizzero Paul Wiedmer . Qui la pietra, il ferro, il legno e il vetro dialogano con gli alberi, i ruscelli, il vento. Oltre trenta installazioni che non si limitano a essere guardate: si attraversano, si sentono, si vivono. Un parco che unisce spiritualità e creatività , visitabile su prenotazione, ideale per chi ama lasciarsi sorprendere. 🍷 Sapori antichi e feste vere Civitella è anche terra di vignaioli e uliveti , di pane fragrante e piatti contadini, di sagre sincere dove il paese si raccoglie e si offre. Da segnare in agenda: “Nelle Terre del Grechetto” – luglio: degustazioni itineranti, musica, profumi d’estate. Sagra della Birra e della Pizza – agosto: popolare, allegra, gustosissima. Festival del Vino e della Musica – settembre: vino locale, concerti, atmosfere poetiche. Festa di San Gorgonio – 9 settembre: celebrazioni religiose e rievocazioni. Mercatini di Natale – dicembre: artigianato, dolci e luci nel borgo incantato. 🚶 Cosa fare nei dintorni Il territorio è perfetto per escursioni lente e panoramiche: Trekking verso Castel Sozio e il sito longobardo. Passeggiate fino a San Michele in Teverina e Castel di Piero . Visita ai calanchi e agli affacci naturali più suggestivi della Teverina. 🌟 Perché visitare Civitella d’Agliano Perché non ha bisogno di effetti speciali . È un borgo che si dona a chi ha occhi per guardare davvero. ✔️ Per chi ama l’ autenticità ✔️ Per chi cerca arte e silenzio ✔️ Per chi desidera camminare nella storia ✔️ Per chi vuole assaggiare il vino del contadino , non quello industriale ✔️ Per chi cerca luoghi non urlati , ma pieni di bellezza “Civitella d’Agliano è come una poesia incisa nella pietra. Non la si legge di fretta: si ascolta con il cuore, si percorre coi sensi, si porta via con gratitudine.” Se vuoi, posso generare: Una foto del borgo all’alba o al tramonto Un carosello per Instagram con i punti salienti Una mappa dei luoghi da vedere Una scheda degustazione dedicata al Grechetto